Dopo l’introduzione al mondo post-apocalittico di Anna, ecco arrivare il vero punto di svolta di tutta la vicenda.
Il “rapimento” di Astor è il plot twist che permette ad Anna di intraprendere il suo “percorso di formazione” e alla serie di entrare nel vivo della storia. E come ogni buon percorso che si rispetti, non mancano certo i dubbi e le difficoltà da superare step by step.
I GEMELLI MICHELINI
La prima difficoltà corrisponde al nome di due personaggi veramente particolari: i gemelli Mario e Paolo Michelini. Si tratta di due character molto attesi da parte di chi ha letto il romanzo di Ammaniti, soprattutto per l’importanza che avranno, da qui in poi, per la stessa Anna.
Il loro arco narrativo viene sviscerato nel corso di tutto l’episodio ed è incredibile il lavoro svolto dagli sceneggiatori nel rendere comprensibile il loro background e delineare i differenti caratteri attraverso pochi e brevi dialoghi. Si scopre che i due hanno “ereditato” il supermercato del padre dopo la scomparsa di questo (dovuto sempre alla famosa Rossa). Il supermercato viene così usato sia come casa che come magazzino in cui scambiano la loro merce con oggetti portati dai “clienti”, secondo l’unica logica comprensibile in un mondo dominato da bambini: quella del baratto. Tra le caratteristiche dei gemelli che più emerge poi, vi è soprattutto la differenza che vede uno “buono” e l’altro “cattivo”. Dal momento che entrambi hanno già raggiunto l’adolescenza, uno dei due ha contratto la Rossa. I dialoghi lasciano intuire che a contrarre la malattia sia il “cattivo” dei due, ma il cliffhanger finale, e il fatto che siano entrambi abbastanza psicolabili, lascia qualche dubbio al riguardo.
UN MONDO VIOLENTO
D’altra parte, tutto il mondo di Anna è caratterizzato da una certa violenza. Non tanto fisica (anche quella ovviamente) ma soprattutto psicologica. Una violenza anarchica che caratterizza un mondo in cui non vi sono regole, se non quelle della sopravvivenza a tutti i costi.
Ed è interessante notare come questo mondo sia in realtà il perfetto corrispettivo di quello adulto “pre-epidemia”. Nel lungo flashback iniziale viene fatto intuire come questi sintomi di isteria collettiva fossero presenti anche prima della malattia, come dimostra la morte della maestra. Una sequenza che serve inoltre a mostrare il profondo legame che lega, da sempre, Anna e Astor.
In un certo senso, l’epidemia funge quasi da “punizione biblica” per un mondo che dimostra tutta la sua indifferenza nei confronti dei più deboli e, in particolare, dei bambini. La stessa madre di Anna e il suo compagno sono “olpevoli di averli dimenticati a scuola, e per questo anch’essi puniti.
UN BRUTTO TRIP PSICHEDELICO
Così, in un mondo che per contrappasso dantesco ora è dominato solo da bambini, le regole (a prima vista barbare) seguono una logica ben precisa, quella del “gioco” e delle “necessità basilari”.
La scena del rapimento di Astor è emblematica in questo senso. L’entrata in scena dei Blu dimostra come le regole della sorella siano inadeguate a proteggerlo dal mondo che lo circonda, tanto che Astor sembra quasi accettare passivamente di seguirli dopo aver perso al gioco “guardie e ladri”.
Sarà interessante vedere come evolverà, a questo punto, lo stesso Astor in loro compagnia, soprattutto dopo aver scoperto le menzogne raccontate dalla sorella.
Per quanto riguarda Anna, la serie decide di operare un cambio psicologico significativo rispetto al romanzo. La protagonista della serie è una sorta di Alice nel Paese delle Meraviglie (in effetti i due Michelini sembrano una versione aggiornata di Pinco Panco e Panco Pinco) che non lesina di fare nuove esperienze, anche se queste spesso si dimostrano deleterie per lei, per esempio l’uso di medicinali come sostanze psichedeliche. A tal proposito è da notare come, in questo mondo “specchio di quello adulto”, i bambini di Ammaniti non si facciano troppi problemi nel consumare alcool e sostanze di tutti i tipi, emblema anch’esso del “sonno della ragione”.
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Dopo l’episodio introduttivo, Anna entra nel vivo del racconto. Vengono esplorati nuovi personaggi e viene delineato meglio il mondo in cui si trovano a vivere i due fratelli protagonisti. Un mondo di violenza, sostanze psicotrope e gang di bambini colorati. Ma ha anche dei difetti.
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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!