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Arrow 2×11 – Blind SpotTEMPO DI LETTURA 4 min

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In una puntata dedicata quasi completamente a Laurel Lance, Roy Harper incomincia in suo percorso per diventare un supereroe e lo fa con il migliore dei mentori che sarebbe potuto capitargli: Arrow. La squadra di supereroi comincia ad arricchirsi e se da un lato i due personaggi sono in contrapposizione dall’altro hanno entrambi un obiettivo comune. Oliver dispone di
mezzi più all’avanguardia e della sua sola forza fisica, e agisce contro un nemico di un certo calibro; Roy invece è un eroe più da strada, non nasconde il volto e nelle sue mani c’è una grande forza donatagli dal Mirakuru, e la sua lotta è rivolta ai criminali comuni che abitano le strade del Glades. Pur essendo agli antipodi entrambi desiderano proteggere Starling City. In questa puntata Roy si trova davanti alla consapevolezza che qualcosa gli è accaduto e da oggi in poi non possiamo che aspettarci il meglio nell’evoluzione del personaggio che sembra destinato a diventare il braccio destro sul campo dell’arciere.
Questa seconda stagione di Arrow fino ad ora si sta caratterizzando per una trama forte ed avvincente, oltre che per la scelta degli autori di farci conoscere meglio gli altri protagonisti della serie, perché Starling non è abitata solo da Oliver Queen. E così questa volta tocca a Laurel che difatti dopo ben dieci puntate (se non di più) di staticità e inutilità interviene sulla trama diventando realmente utile allo svolgimento di essa. Ovviamente non bastano le intenzioni, e terminata questa puntata, salvo qualche colpo di scena, si torna al punto di partenza con l’identità di Sebastian Blood al sicuro ma con un omicidio a sangue semifreddo in più sulla coscienza della signorina Lance. “Blind Spot” sgretola il personaggio di Katie Cassidy e lo fa dopo averlo finalmente innalzato sopra il livello di “bitch of the next door” a cui eravamo abituati. Per una volta che il suo personaggio poteva risultare utile ai fini della trama in meno di 40 minuti passa dalle stelle alle stalle sbarre e ritirando la carta “psycho” dal via. Giunti alla seconda stagione, non è ancora chiaro quale sia realmente il vero problema di questo personaggio. Certamente penalizzato anche dalla costruzione del suo profilo ad opera degli autori, Laurel soffre anche dell’interpretazione di Katie Cassidy che, come ripetiamo ormai da tanto tempo, non riesce a dare profondità al personaggio. E siamo di nuovo punto e a capo.
Altro volto che dopo qualche puntata di assenza torna a prendersi il suo spazio è quello di Slade che, nei panni del nuovo Deathstroke, minaccia Blood gettando ancora più dubbi sul tipo di rapporto che li lega.
In quel dell’isola, invece, per questa puntata le situazioni rimangono pressoché inalterate, tranne per il fatto che Ivo dichiara vendetta alla ragazza. In pratica bisogna ancora capire se sull’isola Sarah Lance è all’altezza come sostituita di Shado.
Nel complesso “Blind Spot” risulta leggermente migliore della scorsa puntata, anche perché gli autori continuano a gettar benzina sul fuoco progettando colpi di scena in ogni puntata. Uno dei punti forti di Arrow è Stephen Amell che offre una prestazione naturale e convincente, e oltre a fare un buon lavoro sul set si dimostra genuino anche nella chimica instaurata con tutti gli altri membri del cast e chiunque reciti insieme a lui ne giova. Si anche Laurel. Insomma, giunti all’undicesima puntata Arrow continua a rivelarsi un prodotto ben riuscito sia per il lavoro degli autori sia per quello svolto dal protagonista stesso e dai comprimari. E siamo solo a metà stagione.

 

PRO:

  • Roy ha trovato un mentore e, si spera, che ora anche lui acquisti profondità
  • Sebastian Blood è uno psicopatico, e con lui ci ritroviamo nuovamente in manicomio
  • Slade nei panni di Deathstroke
  • Laurel fallisce la sua missione di smascheramento del nemico, ma gli eventi di questa puntata hanno fatto vedere qualcosa in più di quello che è il rapporto che lega Blood a Wilson, anche se è ancora tutto ambiguo e misterioso
  • Sin e Roy che collaborano, tra l’altro con in mezzo Thea ne esce anche una battuta divertente
CONTRO:
  • Dopo aver visto una puntata Diggle-centrica (“Keep Your Enemies Closer“), Dig è stato messo un po’ troppo da parte
  • Ma visto che Laurel possedeva il tesserino per l’archivio non poteva andare di giorno a recuperare il fascicolo?
  • Nonostante Laurel si sia trovata vicino alla verità se l’è fatta scappare rapidamente
“Blind Spot” conferma il successo di questa serie tv che raccoglie consensi oltre oceano così come in Italia. La CW ha una serie tv che funziona bene ed offre ogni volta un buon spettacolo e la speranza è che continui così senza strafalcioni.

 

Blast Radius 2×10 2.52 milioni – 0.9 rating
Blind Spot 2×11 2.49 milioni – 0.9 rating

 

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

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