Arrow 2×18 – DeathstrokeTEMPO DI LETTURA 5 min

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Ci sono voluti ben due anni e per la precisione ventotto puntate, per raccontarci la sua storia e forgiare Deathstroke, ed il risultato, signore e signori, è da tanto di cappello per gli autori. Continua imperterrito il trend positivo che caratterizza questa seconda stagione di Arrow e, specialmente in questa puntata, il proficuo trio Berlanti – Guggenhein – Kreisberg pesca a grandi mani nella trama principale e sparpaglia abbondantemente qua e la svariati input. L’importanza di questo gesto sta nello scopo complementare che essi svolgeranno nei confronti della trama stessa, creando una fitta rete di sottotrame che porterà Oliver, tornato un po’ più protagonista del solito, a confronto con i personaggi che lo circondano.
Tornando a Slade A.K.A. Deathstroke, le vicende si fanno più interessanti e l’evolversi continuo portato avanti nello scorrere delle puntate porta alla luce il piano, sempre più articolato e studiato nei piccoli dettagli, di Slade. Vendetta e insanità mentale, manifestata attraverso le visioni di Slade, rendono questo personaggio folle, al limite della cattiveria e al massimo della lucidità. Non tutti conoscono la controparte fumettistica di Deathstorke, e quindi è interessante scoprire qualcosa in più sulle possibili somiglianze o differenze:

  1. Nella versione fumettistica Slade Wilson vorrebbe fare il militare ma in realtà non riesce a realizzare il suo desiderio e quindi il passaggio è diretto: da personaggio normale a mercenario e poi a supercriminale;
  2. Per l’Universo Dc è un uomo sposato e che si trova a dover fare la scelta di ammazzare uno dei due figli assorbendone la coscienza. Ovviamente nella trasposizione telefilmica questa componente si trasforma nella sua ossessione per la morte di Shado. Slade è perseguitato dal fantasma di questa donna di cui verosimilmente è innamorato. Ricordiamo che la donzella per cui mette in atto questa vendetta era legata in qualche modo ad Oliver, questo dettaglio non da poco denota ancora di più quanto sia lucido e al tempo stesso folle.
  3. Nel fumetto perde l’occhio per colpa di un colpo d’arma da fuoco fatto partire da Adeline, la moglie. Quindi non viene trafitto da una freccia di Arrow, cosa che ci è stata fatta capire chiaramente.
  4. Per quanto riguarda il potenziamento delle sue capacità fisiche, nel fumetto viene fatto risalire ad un esperimento a cui egli si è sottoposto volontariamente. Al contrario nella versione telefilmica Slade è stato contaminato dal Mirakuru che verosimilmente è il corrispettivo televisivo delle famose pozze che cercava disperatamente Ra’s Al Ghul.

Dopo esserci sbizzarriti con qualche curiosità torniamo sulla panoramica generale della puntata. Come sempre i tempi, i ritmi, le battaglie e il copione vengono magistralmente studiati e realizzati. A volte si perde davvero la cognizione del fatto di essere su The CW, soprattutto perché si analizza la psicologia del personaggio e le sue relazioni, ma senza diventare stomachevole o da romanzetto rosa. Le verità vengono svelate poco alla volta, anche se in questo caso viene buttata parecchia carne al fuoco, e gli autori ne fanno tre su tre:

  1. Thea odia Oliver per averle nascosto la verità;
  2. Quella viscida di Isabel Rochev si è impadronita dell’azienda di famiglia;
  3. Quel bel tipo di Slade ha ben pensato di rivelare l’identità di Arrow a Laurel.

Vorrei soffermarmi su questo ultimo punto. In particolare perché forse più degli altri due questo è quello che avrà ripercussioni maggiori. Il fatto che Laurel venga resa nuovamente attiva nella trama principale può essere un segnale di pericolo. Perché se da una parte Laurel non è un personaggio che buca lo schermo, costruito anche male in partenza, dall’altro viene spontaneo dubitare sul suo destino. Infatti, quelli che hanno saputo del segreto di Oliver hanno o preso parte alla “vita da Arrow-Caverna” oppure sono morti. I dubbi sono per lo più legati al fatto di scoprire quale delle due opzioni sia la migliore/peggiore per Laurel che ha decisamente bisogno di dare un senso alla sua esistenza su schermo ma di mantenere anche una certa coerenza.
Il piano studiato al dettaglio da Slade continua in un susseguirsi di eventi e di reazioni che sono una la conseguenza dell’altra. Ovviamente per distruggere Oliver Queen lo si deve fare colpendolo nelle varie aree della sua vita, quindi famigliare (Thea), lavorativa (Isabel Rochev) e sentimentale (Laurel). Per fare ciò Slade si avvale di alcuni aiuti esterni che però sembrano essere molto più legati a lui di quanto si potrebbe pensare, infatti le parole di Isabel riecheggiano tonanti nelle nostre orecchie “The sins of the fathers descends on their sons“. Che sia veramente lei la figlia di Slade? Le quotazioni dei bookmaker sembrano suggerire questa opzione.
In tutta questa parapiglia di eventi, la squadra di Oliver si trova in disaccordo, o meglio, Roy è al limite e furioso più che mai, così decide di tirare fuori il suo carattere e contestare Oliver. La cosa importante non è tanto il gesto in sè di Roy (che tra l’altro sembra aver lasciato la città), ma viene fatto capire al telespettatore che si, sono tutti li con Oliver, ma in realtà il vero cuore della Arrow-Caverna sono lui, Diggle e Felicity.
Insomma, siamo proprio ad una manciata di puntate dal finale e il passo avanti fatto dalla trama orizzontale è decisamente notevole. Gli autori aggrovigliano ancora un po’ le trame già abbastanza complicate facendoci presupporre che le prossime puntate saranno movimentate e rivelatrici, il faccia a faccia più atteso è ovviamente quello tra la Lance e Oliver, nonostante Laurel sia un personaggio inetto ne vedremo delle belle.

PRO:

  • Gli autori pescano a piene mai dalla trama principale e creano una rete di sottotrame interessanti
  • Slade: ci sono voluti due anni, ma ne è valsa la pena!
  • Deathstroke, anche se questa volta viene visto poco in azione. Infatti è proprio il personaggio in se che ha gli attributi
  • Manu Bennet
  • Le doti recitative di alcuni membri del cast
  • Piccolo riavvicinamento tra Moira e Oliver. Durerà?
CONTRO:
  • La descrizione che fa Slade di come è riuscito a fuggire dall’isola, è parsa leggermente troppo fantasiosa, un po’ alla Jack Sparrow con le sue tartarughe marine
  • Oliver che si fa fregare da Isabel Rochev
Arrow continua a dimostrarsi una serie tv che merita davvero di essere seguita. Questa seconda stagione è stata segnata davvero da un livello più alto della precedente e soprattutto costante. Se le prossime puntate saranno come questa per poi arrivare al picco massimo nel season finale, cosa che credo fortemente, allora i nostri 5 emmy potrebbero non bastare. Speriamo.

 

Birds Of Prey 2×17 2.57 milioni – 0.9 rating
Deathstroke 2×18 2.32 milioni – 0.8 rating

 

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