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L’antagonismo tra Bobby e Chuck, elemento imprescindibile delle prime due stagioni e di buona parte della terza, rappresenta il veleno che lentamente sta uccidendo, passo dopo passo, ogni altro personaggio in scena. L’inimicizia tra i due personaggi principali ha spinto Connerty tra le braccia di Jock così come Taylor lontana dalle confortevoli (ma anguste) mura di casa Axelrod.
Dopo aver abbandonato il campo lavorativo, questo veleno ha iniziato a disperdersi in quello famigliare-sentimentale, attaccando prima Lara (l’ex moglie scomparsa in maniera si può dire definitiva di scena) e, solo in questa stagione molto più seriamente, Wendy. Ma anche la nuova fiamma di Bobby, Rebecca, sembrerebbe in procinto di essere raggiunta da questo veleno.
Nonostante Billions sia riuscito a trasformare l’antagonismo in silenziosa (a volte nemmeno troppo) collaborazione, allora perché il veleno continua a mietere vittime?
Si potrebbe fare menzione di causa ed effetto, ma la vera motivazione di questa progressiva ed interminabile moria è l’incapacità di Bobby e Chuck di rimanere per lungo tempo senza un nemico contro il quale combattere, un qualcosa che li spinge sempre a mettersi in gioco. Il più delle volte mettendo a rischio anche le persone a loro vicine.
Con un solo episodio dalla conclusione, Billions cerca di movimentare ancora un po’ le acque, ma senza convincere troppo.
Una critica che deve essere fatta a questa stagione è sicuramente indirizzata al desiderio della produzione-trama di affiancare a Bobby una nuova figura femminile dal carattere forte, intraprendente e, ancora una volta, con il passato fatto di povertà e miseria (per Billions sembra che un personaggio per poter risultare credibile debba avere alle spalle una vita di stenti). Rebecca era davvero necessaria all’intero della serie? Il suo personaggio ha al momento senso solo in presenza di Bobby, essendo legata proprio al miliardario a doppio filo. La donna doveva rappresentare un aiuto-sostentamento per lo stesso Bobby, messo alle strette sia da Grigor, sia da Taylor.
Tuttavia, dopo pochissimi episodi la situazione si è ben presto ribaltata: da salvatrice è diventata persona che necessitava di essere salvata, rappresentando di fatti non più un elemento in surplus, ma un vero e proprio deficit per Bobby. Considerato ciò, e valutando il finale di “Lamster”, si potrebbe supporre che quest’ultimo finirà coinvolto in un’ulteriore battaglia con Taylor in cui sarà costretto a sacrificare sul campo proprio Rebecca (e, conseguentemente, anche la loro relazione da poco nata) per poter colpire in maniera brutale e diretta il suo ex pupillo.
Il resto della puntata si concentra sui Rhoades: da una parte Rhoades Sr finisce tra le mani di Jock, ancora privo di una vera leva per poter mettere padre e figlio contro; dall’altra Rhoades Jr che sembra fallire nel suo tentativo di dare la definitiva (e ben orchestrata) spallata proprio a Jock.
Considerato il tira e molla tra Chuck e Jock, però, sarebbe preferibile che il tutto trovi conclusione già nel prossimo episodio (qualche strascico nella futura quinta stagione sarebbe comunque ben accetto), dal momento che, se così non fosse, ci si ritroverebbe ad una trama che dopo oltre due anni ancora sembra non aver trovato una vera e propria risoluzione. Solitamente si appunta che il gioco è bello quando dura poco, infatti.
Ancora indecifrabile il futuro per Kate e per Connerty: per la prima non si riesce a capire l’esatto schieramento (escludendo quello del tornaconto personale) nel quale sembra essersi inserita; per quanto riguarda l’ex primo collaboratore di Chuck, continua a delinearsi una inesorabile caduta nel vuoto totale dal momento che non sembra in grado di rendersi appetibile agli occhi di Jock (cosa che invece riesce senza problemi a Kate), ma che è soprattutto ormai troppo distante da Chuck per tentare di riappacificare i rapporti.
Dopo aver abbandonato il campo lavorativo, questo veleno ha iniziato a disperdersi in quello famigliare-sentimentale, attaccando prima Lara (l’ex moglie scomparsa in maniera si può dire definitiva di scena) e, solo in questa stagione molto più seriamente, Wendy. Ma anche la nuova fiamma di Bobby, Rebecca, sembrerebbe in procinto di essere raggiunta da questo veleno.
Nonostante Billions sia riuscito a trasformare l’antagonismo in silenziosa (a volte nemmeno troppo) collaborazione, allora perché il veleno continua a mietere vittime?
Si potrebbe fare menzione di causa ed effetto, ma la vera motivazione di questa progressiva ed interminabile moria è l’incapacità di Bobby e Chuck di rimanere per lungo tempo senza un nemico contro il quale combattere, un qualcosa che li spinge sempre a mettersi in gioco. Il più delle volte mettendo a rischio anche le persone a loro vicine.
Con un solo episodio dalla conclusione, Billions cerca di movimentare ancora un po’ le acque, ma senza convincere troppo.
Una critica che deve essere fatta a questa stagione è sicuramente indirizzata al desiderio della produzione-trama di affiancare a Bobby una nuova figura femminile dal carattere forte, intraprendente e, ancora una volta, con il passato fatto di povertà e miseria (per Billions sembra che un personaggio per poter risultare credibile debba avere alle spalle una vita di stenti). Rebecca era davvero necessaria all’intero della serie? Il suo personaggio ha al momento senso solo in presenza di Bobby, essendo legata proprio al miliardario a doppio filo. La donna doveva rappresentare un aiuto-sostentamento per lo stesso Bobby, messo alle strette sia da Grigor, sia da Taylor.
Tuttavia, dopo pochissimi episodi la situazione si è ben presto ribaltata: da salvatrice è diventata persona che necessitava di essere salvata, rappresentando di fatti non più un elemento in surplus, ma un vero e proprio deficit per Bobby. Considerato ciò, e valutando il finale di “Lamster”, si potrebbe supporre che quest’ultimo finirà coinvolto in un’ulteriore battaglia con Taylor in cui sarà costretto a sacrificare sul campo proprio Rebecca (e, conseguentemente, anche la loro relazione da poco nata) per poter colpire in maniera brutale e diretta il suo ex pupillo.
Il resto della puntata si concentra sui Rhoades: da una parte Rhoades Sr finisce tra le mani di Jock, ancora privo di una vera leva per poter mettere padre e figlio contro; dall’altra Rhoades Jr che sembra fallire nel suo tentativo di dare la definitiva (e ben orchestrata) spallata proprio a Jock.
Considerato il tira e molla tra Chuck e Jock, però, sarebbe preferibile che il tutto trovi conclusione già nel prossimo episodio (qualche strascico nella futura quinta stagione sarebbe comunque ben accetto), dal momento che, se così non fosse, ci si ritroverebbe ad una trama che dopo oltre due anni ancora sembra non aver trovato una vera e propria risoluzione. Solitamente si appunta che il gioco è bello quando dura poco, infatti.
Ancora indecifrabile il futuro per Kate e per Connerty: per la prima non si riesce a capire l’esatto schieramento (escludendo quello del tornaconto personale) nel quale sembra essersi inserita; per quanto riguarda l’ex primo collaboratore di Chuck, continua a delinearsi una inesorabile caduta nel vuoto totale dal momento che non sembra in grado di rendersi appetibile agli occhi di Jock (cosa che invece riesce senza problemi a Kate), ma che è soprattutto ormai troppo distante da Chuck per tentare di riappacificare i rapporti.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Un episodio alla fine di una stagione sicuramente non convincente ma che è stata capace di reinventarsi attorno a nuovi funzionamenti sociali tra i singoli personaggi riuscendo a fare a meno di quello schema Chuck vs Bobby che aveva caratterizzato le precedenti tre stagioni. Una prova di coraggio che è sicuramente da lodare.
New Year’s Day 4×10 | 0.73 milioni – 0.1 rating |
Lamster 4×11 | 0.78 milioni – 0.1 rating |
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.