Un’altra stagione di Billions volge al termine e, come nella migliore delle tradizioni, la ragnatela intricatissima imbastita nel dietro le quinte dagli sceneggiatori viene finalmente rivelata e tutti i personaggi di Billions vengono presi nel mezzo, nessuno escluso. Ed è un piacere per gli occhi constatare come, dall’inizio alla fine di questa stagione, si sia guardato il tutto praticamente con un occhio chiuso ed uno aperto, di fatto forzatamente traviati a guardare la storia da una sola prospettiva, pur sempre onnisciente ma volutamente piena di lacune, ed alla fine ritrovarsi piacevolmente sorpresi di non aver mai colto il grande disegno generale.
Dominatrice: “So you don’t think you’ve earned your punishment yet? Fine. Don’t come back until you have.”
Chuck: “Now, I’m ready. I’ve earned it. String me up.”
Per capire questa stagione, soprattutto alla luce di questo season finale (perché la serie è comunque già stata rinnovata per una 5° stagione che profuma di ultima) bisogna però fare un salto indietro allo scorso season finale quando i due protagonisti della serie, pesantemente bastonati dalle recenti vicende, avevano deciso di coalizzarsi con l’aiuto di Wendy per avere vendetta. E di vendetta si è trattata, per tutta la stagione, fino a qui. Perché, a conti fatti, questi sono stati 12 episodi che hanno preso Billions e l’hanno messo di fatto in pausa per una stagione che in qualche modo si può definire filler. Lo diciamo con il sorriso in volto perché la scelta di cambiare radicalmente le dinamiche dello show (quindi lo scontro perpetuo tra Chuck ed Axe) è stata audace e ha pure funzionato in qualche momento, salvo poi comunque enfatizzare la bontà dello scontro che si è visto nelle scorse tre stagioni e di conseguenza la necessità di un ritorno alle origini. Cosa che accadrà nella prossima stagione, almeno a giudicare dalle “buone” intenzioni di Chuck, Axe e pure Taylor.
Guardando “Extreme Sandbox” (titolo che trae spunto dal parco giochi a base di gru e distruzione gratuita per ricchi grandi e piccini ed effettivamente nato recentemente in televisione da un programma ABC chiamato Shark Tank), oltre a godere in svariati momenti, si può constatare l’esistenza di un’unica trama sia per Chuck che Axe, il che rende le storyline dei personaggi identiche anche se diverse per circostanze e personaggi che ne fanno parte. Il punto di partenza è uguale (vendetta per il colpo inflitto dai rispettivi avversari, Jock e Taylor); il proseguo è più o meno simile con una rivincita che diventa compulsivamente l’unico obiettivo di entrambi a discapito di tutto e di tutti (Wendy in primis e poi anche Rebecca Cantu); il finale vede i due protagonisti uscire vincitori e soddisfatti sulle rispettive prede a discapito delle controparti amorose ed infine annunciare il ritorno dello scontro tra i due. Insomma, un grande girotondo che alla fine ha riportato più o meno tutti allo status quo iniziale senza ulteriori perdite di tempo in plot secondari.
La perdita di Wendy sembra essere un prezzo accettabile per Chuck che, già in “Overton Window“, aveva fatto capire quale fosse la sua scala di valori, tuttavia qui la sensazione che si possa mettere la parola fine al matrimonio sembra essere ormai certa. Il prezzo da pagare per riavere indietro Taylor è invece la relazione con Rebecca Cantu, un prezzo che Axe paga volentieri per riavere indietro la sua pupilla. Quindi i due uomini sono soli nelle loro torri d’avorio senza consiglieri e da qui bisognerà ripartire.
Rhoades Sr. : “Once I tell you who he is, Ira, we can’t go back. It’s a real mindblower.”
Chuck: “We should all brace ourselves for what’s coming. Yes. Well. Do it, Dad. Say the name.”
Rhoades Sr. : “Well, I mean, at this point it’s gotta be clear, right? The idiot in question is Bryan Connerty.”
Chuck: “If Connerty is listening right now, it means he’s crossed all legal and ethical bounds and our little plan is about to bear fruit. But, uh, you’re not listening, are you, Bryan? ‘Cause you don’t break the law. But, if he is “headphones on” right now, it means he’s gone completely over the line and committed all manner of crimes that led to this, and his arrest is, uh, moments away.”
Rhoades Sr. : “Which is why we dubbed the man ‘the idiot’. Should’ve called him the fucking idiot.“
Quando parliamo di stagione filler sappiamo di utilizzare un termine abbastanza arrogante perché, in fin dei conti, non si riparte totalmente dagli stessi blocchi di partenza ma ci sono stati alcuni cambiamenti che si sono consolidati in questo season finale. Uno su tutti, l’addio di Bryan e Jock.
Se Jock ha rappresentato l’antagonista di Chuck nelle ultime due stagioni, Bryan è stato invece il figliol prodigo che però non è mai ritornato a casa chiedendo pietà, anzi, ha ostentato un atteggiamento di odio e poca professionalità che alla fine lo ha traviato completamente. Il paragone con Kate, per quanto riguarda il livello di acume politico, è impari ed è stato dimostrato ulteriormente, quasi ad enfatizzare la differenze e la giustificata caduta dal ruolo di U.S. Attorney for the Southern District of New York. Una caduta che comunque fa male al cuore (soprattutto per il pubblico che ha visto Connerty crescere e poi cadere) ma era necessaria per segnare l’evoluzione (o involuzione) di un character rispettabilissimo che è passato al lato oscuro. Speriamo sia solo un arrivederci e non un addio.
Chiudiamo la recensione con quella che è più un’ipotesi sul possibile sviluppo della trama piuttosto che un vero e proprio commento: sul finire della puntata, una Wendy totalmente distrutta viene ospitata a casa Axelrod e, un silenzio imbarazzante di troppo tra i due, fa pensare immediatamente allo scoccare di una scintilla, scintilla che però non si tramuta in fuoco ma che potrebbe serenamente essere riaccesa la prossima stagione, magari anche grazie ad intenzioni più vicine alla vendetta che al vero amore. Ma queste sono solo speculazioni, per ora.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Lamster 4×11 | 0.78 milioni – 0.1 rating |
Extreme Sandbox 4×12 | 0.78 milioni – 0.1 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.