Biohackers 2×03 – Partner – PartnersTEMPO DI LETTURA 3 min

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Biohackers-2x03Arrivati alla fatidica boa di mezzo percorso, Biohackers decide di svelare le proprie carte, anche se solo in parte. Che i genitori (o quanto meno il padre) di Lotta fossero compiacenti rispetto a quanto accaduto a Mia è stato reso noto nel precedente finale. Tuttavia, era una informazione fornita dalla professoressa Tanja Lorenz e quindi doveva essere verificata nella sua interezza visto e considerato che Mia e la professoressa si trovano in aperto scontro.

POCO BIO, MOLTO HACKER


Eppure l’informazione si dimostra vera: il barone von Fürstenberg (nome che sembra uscito dai migliori sketch di Aldo, Giovanni e Giacomo) è non solo interessato allo stato di Mia, ma sembra puntare al suo totale controllo. Anche per vie traverse, quali per esempio gli appunti recuperati dalla terapista.
Difficile però pensare che Tanja abbia effettivamente fornito tutte le informazioni di cui è a conoscenza a Mia: nelle precedenti puntate la donna era stata ripresa mentre, preoccupata, sembrava sul punto di interessarsi su quanto avvenuto a Mia durante il rapimento, conscia che effettivamente qualcosa le fosse stato somministrato e/o testato sul suo corpo. Eppure, rimane vaga e poco propensa alla condivisione puntando, evidentemente, a giocarsi qualche carta più avanti.
La puntata si basa a conti fatti su eventi semplici e non strettamente correlati alla tipologia di racconto di Biohackers, avvicinandosi piuttosto al campo thriller-poliziesco: Mia, decisa a provare la colpevolezza del barone ed aiutata da Jasper, si intrufola nello studio privato del primo durante una festa in cerca di informazioni.
L’episodio, a conti fatti, ruota blandamente su questo avvenimento a cui viene fatto precedere una sorta di perlustrazione informativa da parte di Mia che sfrutta l’infatuazione del fratello di Lotta.
Il resto della puntata, fatta eccezione per la sequenza conclusiva, presenta solamente sequenze strettamente correlate alla ricerca di informazioni e all’ennesima crisi psicologica di Mia che sembra stia progressivamente perdendo la propria memoria, ancora di salvezza per una persona che in maniera così brusca e inaspettata si era ritrovata nella scorsa stagione davanti alla verità sul suo passato e sulle molteplici menzogne che le erano state raccontate.

NIENTE SOTTOTRAME, GRAZIE


La sequenza finale vede Mia ricostruire l’ennesimo pezzo del puzzle riguardante il proprio rapimento quando scorge, indaffarato in una discussione, il giornalista Andreas Winter che sappiamo essere la persona che ha “venduto” la ragazza e le informazioni da lei reperite riguardo la Lorenz.
Una puntata rapida, l’ennesima sotto i quaranta minuti di durata, ma che si concentra attorno all’elemento centrale di cui intendeva parlare e non si infarcisce di inutili sequenze o sottotrame che avrebbero rischiato di sviare la storia. Interessante, inoltre, la scelta di giocare già ora della “terza fazione” in conflitto, oltretutto dandogli un volto, un nome, un ruolo ed una posizione sociale ben specifica. Sarà chiaramente da valutare quanto di quello apprese sia effettivamente attendibile e quanto, invece, un elemento di pura casualità o ancora volutamente fraintendibile.
I rapporti della terapista ottenuti dal barone potrebbero essere stati ottenuti per proteggere Mia e cercare una soluzione al problema che sembra affliggerla: della dottoressa Lorenz, considerato il personaggio, meglio non dare nulla per scontato o certo.
La possibile “cattura” in conclusione di puntata rendono i prossimi tre episodi carichi di maggior interesse e aumentano le speranze di veder decollare una stagione fin qui sì di intrattenimento, ma che sembra denotare una forte mancanza di pathos e di una chiara meta da raggiungere.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Puntata senza fronzoli
  • Alleanza tra Lorenz e Mia?
  • Informazioni credibili quelle recuperate a casa del Barone oppure no?
  • Il giornalista e la…cattura
  • Ritmo e verve si notano nelle scene di simil-spionaggio, ma forzatamente lontani dai cardini narrativi di questo show
  • Nuovi personaggi secondari molto piatti: il barone sembra voler essere rappresentato come Hap (Jason Isaacs) in The OA

 

Puntata che sembra propensa ad aumentare il ritmo rispetto ai due precedenti episodi. Eppure continua a mancare qualcosa…

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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