Blindspot 1×10 – Evil Handmade InstrumentTEMPO DI LETTURA 4 min

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L’ultimo episodio del 2015, per Blindspot, inizia esattamente dove era finito il precedente: con le conseguenze della morte di David e di Saul Guerrero. Soprattutto in seguito alla prima si scatena un’indagine che occupa circa 30 minuti dei 40-45 di durata totale, trattati in modo scorrevole e con grande ritmo. Dopo aver spesso attinto alla più stretta attualità, stavolta gli sceneggiatori optano per un sapore di vecchi tempi, tirando in ballo agenti segreti russi dormienti e le tecniche spionistiche della Guerra Fredda. Davvero gli statunitensi sembrano avere grande nostalgia dei tempi in cui erano in conflitto con l’allora Unione Sovietica, almeno stando a quanto si vede nei loro film e telefilm. Un effetto di riflusso in luce romantica come quando, dopo la Rivoluzione russa e l’eliminazione della famiglia dello Zar, tutti vedevano la granduchessa Anastasia in ogni dove? O più semplicemente l’affidabilità di restare su strade ben battute e un tocco di pigrizia? Comunque, il tutto funziona e l’insieme è decisamente potabile. Lo scontro decisivo è inoltre impreziosito dall’ambientazione al porto di New York, sulla portaerei Intrepid trasformata in museo.
Abbiamo poi le battute conclusive, con l’interrogatorio-tortura della protagonista, dopo un suo inspiegabile rapimento (ma non aveva le guardie del corpo?) e la prevedibilissima eliminazione del direttore della Cia, Carter. C’è poi l’arrivo, per salvare la donzella in pericolo, dell’Uomo dei sogni, che ora ha un nome (se vi piace, chiamatelo Oscar), ma soprattutto il colpo di scena finale. Si è tenuta fede al titolo, o meglio ad un suo possibile anagramma (perché ogni titolo di puntata si può anagrammare) “And unveil the mastermind”, “Scopri l’eminenza grigia”, ovviamente quella dietro all’invio di Jane e ai suoi tatuaggi.
Come apostrofo rosa tra le due parti, di lunghezza e valore disuguale, c’è il bacio fra Kurt e Jane: momento simpatico, partito per iniziativa di lei, a cui però non si può e non si potrà dare spazio più di tanto perché questa non è una commedia romantica. A garantire che la cosa non si allarghi oltre il dovuto c’è poi sempre quel piccolo chaperon del nipotino dell’agente Weller. Inoltre, ben altre saranno le questioni sul piatto nelle nuove puntate, per le quali bisognerà aspettare la bellezza di tre mesi: come verrà giustificata la grande rivelazione sull’identità del mandante di Jane? Perché, buttata lì così, suona molto bene, ma spiegata nel modo sbagliato potrebbe rovinare tutto quanto.
Come si spiega la dissonanza fra i test del Dna condotti sulla protagonista? In ogni caso, che ne è stato di Taylor Shaw? Il padre di Weller è colpevole? Ma la suora, o comunque la donna vestita come tale, che Jane ricorda di avere ucciso in chiesa e mai più vista né nominata? Ora sappiamo che effettivamente la ragazza faceva parte delle forze armate e che “Orion” è il nome di un programma relativo, molto probabilmente, a questioni belliche o di intelligence. Facile pronosticare che, dietro di esso, si troveranno “personaggi molto patriottici”.
Il punto, però, starà anche qui nei dettagli, proprio dove Blindspot ha così spesso dimostrato scarsa cura: chi, come, dove, quando e soprattutto perché? Speriamo, intanto, di non perdere per strada l’agente Zapata, ragazza simpatica, con una coscienza nonostante tutto, capace di regalare momenti pregevoli come la battuta “e ti pareva che non parlassi russo”, rivolta all’amica tatuata. Se proprio si dovesse sfoltire la squadra F.B.I. o sostituire un suo membro, meglio forse optare per l’agente Reade, del quale, al momento, non ci sono stati mostrati dettagli riguardanti famiglia, storia personale o altro.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Ritmo scorrevole
  • David è vendicato
  • Un bacio? Ci sta, facciamo l’amore e non la guerra
  • Importanti rivelazioni finali
  • Bimbetto malefico sempre tra i piedi…
  • Scena del rapimento di Jane messa lì a casaccio…
  • …giusto per introdurre tutto il materiale veramente interessante, compresso negli ultimi minuti
  • Episodio diviso in due parti sconnesse

 

Blindspot si è messo in gioco scoprendo carte importanti al momento giusto, al di là del bisogno di tirare agli spettatori un’esca valida sino alla fine di febbraio. Al ritorno dello show, nel 2016, sapremo subito, dalla continuazione del dialogo fra Jane e Oscar, se varrà la pena continuare a seguirlo lungo la seconda parte di questa prima stagione e magari anche per la seconda, visto che è già stato formalmente rinnovato.

 

Authentic Flirt 1×09 8.19 milioni – 2.3 rating
Evil Handmade Instrument 1×10 7.03 milioni – 1.9 rating

 

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

2 Comments

  1. Per quanto riguarda la sua scorta e del perché non ci sia mentre viene rapita, in realtà è Jane stessa a spiegare a Kurt che è fuggita di casa di nascosto senza farsi vedere dalla scorta, per poi baciarlo ed essere interrotti dal nipote rompiballe 🙂

  2. Potrei dire che l'ho fatto apposta per vedere se qualcuno se ne accorgeva, ma mentirei. Mi sono proprio persa il dettaglio. Grazie della segnalazione. :p

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