BrainDead 1×09 – Taking On Water: How Leaks In D.C. Are Discovered And PatchedTEMPO DI LETTURA 3 min

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Nell’apparente orizzontalità di questa gustosa serie estiva, siamo riusciti a scovare tracce di verticalità, nascoste alla luce del sole anche nei titoli. BrainDead non è quindi solo insetti alieni, non è solo love story Red/Ella Laurel/Gareth, è una serie costituita anche da tematiche politiche auto-conclusive (non ce ne eravamo accorti subito, distratti da aspetti ben più particolari). L’originalità di questa proposta di trame verticali sta proprio nel fatto che non siano immediatamente percepibili. Esattamente al contrario di come avviene nei normali procedurali dove la trama orizzontale è dosata con il contagocce, quando vediamo i protagonisti in momenti cruciali delle loro vite, pronti a scoprire un misteriosissimo segreto del loro passato, dando poi però la precedenza ad un anonimo caso del giorno, giusto per riempire i 40 minuti di episodio. BrainDead, anche per i suoi – pochi – 10 episodi, non può permettersi un discorso del genere. Le trame verticali allora fungono esclusivamente da contorno, una sfumatura che a malapena cattura la nostra attenzione, protesa esclusivamente alla guerra contro gli insetti e alle simpatiche trovate di Gustav (grande assente in questo 1×09).
A proposito di 10 episodi, siamo vicini alla fine e si vede. La proverbiale calma prima della tempesta si manifesta in un episodio presente quasi esclusivamente in ambenti chiusi: gli uffici, casa di Laurel, la misteriosa stanza di Red. I dialoghi la fanno da padroni, la strategia politica idem. Ma è ormai una strategia politica completamente viziata dall’invasione, lontano ormai il parallelismo politica/insetti dei primi episodi.
La maggiore omogeneità interna all’episodio permette di apprezzare (positivamente o negativamente) i picchi interni, caratterizzati da ciò che finora era sì presente ma mai in maniera così prepotente: l’assurdo. Rispetto a tante altre bizzarre scene nei precedenti 8 episodi, possiamo porre la lente di ingrandimento in tre diversi momenti che segnano un punto di non ritorno in BrainDead, caratterizzando anche i difetti e i pregi di questo episodio. Un po’ meno The Good Wife, un po’ più Mel Brooks.

Previously on my life  Pensavate di scampare dal commento sull’intro cantato? Pensavate male. Ci eravamo quasi rimasti male la scorsa settimana sul “previously on strano” (come citato nei thumbs down) e questa volta abbiamo tutto quello che avremmo potuto desiderare. L’intro dell’intro contiene pochi versi caratterizzati da un mix di meta-televisivo e follia pura. Nient’altro da aggiungere.
Applausi scroscianti per il virtuosismo che segue, costituito da strofe rapidissime.

Bang Finora l’assurdo si era manifestato grazie ad un trash-splatter fatto di cervelli fuori dalle orecchie, teste esplose off screen con schizzi di sangue on screen e insetti che si ammucchiavano. Oggi l’antagonismo di Red sale di un altro gradino grazie al geniale colpo di pistola che taglia con l’accetta l’indagine di Bloch. Esilarante quando, nel confronto con Luke, il repubblicano sembra ripetere la stessa azione, salvo poi prelevare dal cassetto una cannuccia per uno dei suoi frullati. Doppiamente esilarante che i cadaveri scaricati tra la spazzatura fossero due, aggiungendo un’altra vittima nello staff di Wheatus. Inutile sottolineare ulteriormente la bravura di Tony Shalhoub.

Michele Muro Se proprio volessimo storcere un po’ il naso, potremmo farlo nella ridondanza del minutaggio riservato, questa volta, alle vicende amorose di Laurel e Gareth. L’espressione di quest’ultimo alla scoperta che la ragazza potesse essere mai stata con Michael Moore è stata una trovata assolutamente brillante. Tanto brillante da non rendere necessari i pur esilaranti flash di una notte di passione tra Laurel e il celebre regista di film-inchiesta.
Niente di cui scandalizzarsi, ma autori così raffinati come i King si trovano sempre a viaggiare in un confine labilissimo tra ironico e non. BrainDead, come impostazione, naturalmente è già di poco oltre questo confine. Rischioso, forse, avventurarsi ulteriormente più in là.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Red che spara
  • Previously on my life
  • Il tizio dell’ufficio misterioso faceva ridere
  • Forse qualche Michael Moore in meno…

 

Ripetiamo tutti inseme, come un enorme mantra, che il prossimo sarà solo un season finale. Vorremmo stare qui a commentare il series finale almeno nel 2019.

 

The Path To War Part One: The Gathering Political Storm 1×08 1.78 milioni – 0.3 rating
Taking On Water: How Leaks In D.C. Are Discovered And Patched 1×09 1.99 milioni – 0.3 rating

 

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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.

2 Comments

  1. la serie però prevede tredici episodi, non dieci. quindi ancora quattro puntate da godere.

  2. Hai ragione! Solo ora così risulta nei principali siti, ed effettivamente così sapevo in principio. Poi le varie applicazioni hanno riportato (e continuano a riportare) solo 10 episodi.
    Farò comunque una rettifica enorme nella prossima recensione!

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