Cobra Kai 4×08 – Party TimeTEMPO DI LETTURA 5 min

/
0
(0)

Recensione Cobra Kai 4x08Finalmente, dopo una stagione dai toni – se non calanti – piatti, Cobra Kai regala al proprio pubblico una puntata degna della fama che negli anni la serie è riuscita a guadagnarsi. Questo ottavo capitolo arriva in un momento in cui si sentivano tremendamente la nostalgia della trama teen, dei combattimenti e del tema del legame allievo-sensei, colmando in un solo colpo tutti i vuoti che si rischiava di trascinarsi dietro.

IL RITORNO DI MIGUEL


La serie riesce nuovamente a sorprendere risovvertendo gli equilibri tra le coppie di karate kids, in maniera meno banale di quanto possa sembrare a prima lettura, portando lo spettatore a rivalutare anche quanto visto negli episodi precedenti. Se finora i ritmi della narrazione erano risultati un po’ lenti e le dinamiche tra teenager quasi noiose, adesso ci si rende meglio conto del lavoro di preparazione fatto per arrivare a questa puntata e, specialmente, per riportare in primo piano uno dei primi protagonisti della serie: Miguel.
La crisi di Miguel, che sembrava essere diventato uno dei personaggi più insignificanti, arriva in un momento in cui la sua alienazione è massima, essendosi fatto totalmente trascinare dagli eventi di questa stagione per inseguire Sam e una figura paterna che gli è sempre mancata.
La rottura con Sam fa crollare l’universo di cristallo che Miguel si stava creando e rappresenterà per lui un fattore assolutamente destabilizzante. Le parole di Johnny sul finale della puntata, poi, riportano Miguel brutalmente alla realtà: quella di una vita difficile, molto lontana dalla comodità e dalla serenità della famiglia La Russo, con la quale però dovrà necessariamente imparare a fare i conti da solo.
Questo momento cruciale nello sviluppo del personaggio darà senz’altro luogo ad una trasformazione, ad una crescita, che potrebbe però essere controproducente per l’imminente torneo della All Valley nel quale il Cobra Kai sembra partire decisamente avvantaggiato.

SAM “LA PUSSO”


A giudicare dalle altalene ormonali della giovane La Russo, forse sarebbe più lei a meritare l’appellativo dispregiativo dato al suo fratellino Anthony. Sembra essere colpa della tenuta da principessina del ballo ma, a voler essere più attenti, l’antipatia nei confronti del personaggio di Sam è stata sapientemente coltivata durante tutta la stagione.
La svolta del personaggio era assolutamente dovuta, dopo tre stagioni in cui gioca il ruolo da crocerossina, e la scelta di introdurla ad una fase di ribellione adolescenziale nei confronti dei propri genitori è stata sicuramente saggia. Eppure, se si riflette su quanto visto nei nuovi episodi, quello di Sam non viene proposto come un cambiamento positivo. Mentre tutti gli altri suoi coetanei stanno crescendo, Sam ha tirato fuori più volte una dialettica da ragazzina viziata, con sua madre, con suo padre, con Tory, per sino con Johnny che avrebbe potuto essere la sua nuova guida.
In questa puntata, Sam viene apertamente mostrata come la classica ragazza bisognosa di attenzioni: non sa nemmeno lei ciò che vuole ma tutti devono essere pronti a darglielo quando ne ha bisogno. La sofferenza per Robby sembra solo essere una scusa per attaccare Tory e per chiudere la serata con Miguel, sfociando in uno sfogo a 360 gradi su tutti quelli che le capitano a tiro.
Per quanto il personaggio sia diventato “denigrabile”, però, lo stesso non si può dire per la scelta narrativa. Lo sviluppo di Sam è stato meno scontato di quanto si potesse pensare ad inizio stagione e potrebbe essere lei a sorprendere nel torneo della All Valley, imparando a canalizzare tutta la sua rabbia e a sfruttare questa riserva esplosiva di energie nel karate.

IL RISCATTO IN VISTA DEL FINALE


La serie è tornata a dare prova di qualità, salvandosi in calcio d’angolo sul finale di stagione e preparando il pubblico agli ultimi due episodi.
Anzitutto, Cobra Kai dimostra tutta la sua maturità stilistica riproponendo ben per la terza volta un ballo e riuscendo a non risultare per niente banale. Dopo la festa di Halloween della 1×03 “Esqueleto” e la festa della 2×08 “Glory Of Love”, questa puntata mette in scena un classico delle serie tv, il ballo della scuola, invertendo nuovamente le coppie ed aggiungendovi un attesissimo scontro che riesce dare sazio agli spettatori. Macchine, vestiti, punch e finale con tuffo in piscina, cliché che vanno mixati bene per sortire come risultato una puntata memorabile. Sembra proprio che Cobra Kai abbia vinto questa sfida.
Infine, una nota di merito va data al momento drammatico di fine puntata, decisamente il più alto dell’intera serie sinora. Gli ultimi 5 minuti dell’episodio si piantano nello stomaco grazie ad una prova inaspettata di William Zabka e Xolo Maridueña, che tirano fuori una sinergia pazzesca e delle doti attoriali sorprendenti. Johnny e Miguel, ciascuno alle prese con i propri drammi, si aggrappano disperatamente l’uno all’altro ma finiscono per fare emergere la dura verità: Miguel è ormai cresciuto senza un padre e questo rimarrà un vuoto incolmabile, mentre Johnny si è perso l’infanzia di suo figlio Robby e il loro rapporto rimarrà per sempre segnato.
Con la giusta dose di azione e sentimentalismo, Cobra Kai ha finalmente rimboccato la retta via ed è tornata ai livelli di sempre, regalando al proprio pubblico una puntata memorabile. Si spera che la riserva di sorprese non si sia ancora esaurita per gli ultimi due episodi.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Robby e Tory coattissimi al ballo
  • Il combattimento al ballo
  • La rottura tra Sam e Miguel
  • I 5 minuti di gloria di Wiiliam Zabka
  • Terry Silver cattivissimo
  • Il papillon fucsia di Miguel
  • La gag di Ray è un po’ troppo caricaturale

 

Dopo un momento di down pericolosamente lungo, Cobra Kai risveglia il pubblico con una puntata decisamente sorprendete!

 

Quanto ti è piaciuta la puntata?

0

Nessun voto per ora

Precedente

The Book Of Boba Fett 1×03 – Chapter 3: The Streets Of Mos Espa

Prossima

Cobra Kai 4×09 – The Fall

error: Nice try :) Abbiamo disabilitato il tasto destro e la copiatura per proteggere il frutto del nostro duro lavoro.