L’imperativo categorico è un concetto filosofico centrale nel pensiero di uno dei più grandi intellettuali della storia, Immanuel Kant. Senza volerci addentrare eccessivamente nel dibattito teorico, si può riassumere il concetto come fatto da Jon Elster, professore alla Columbia University di New York: l’imperativo categorico è il precetto secondo cui un agente deve compiere l’azione che sarebbe la migliore, se tutti gli altri si comportassero allo stesso modo.
Sin da questa breve definizione, si colgono chiaramente le basi cosmopolite di Kant; inoltre, va sottolineato come questo imperativo si concentri molto sulle conseguenze collettive, e poco su quelle individuali. Questo punto è stato ripreso da Elster, il quale ha sottolineato varie volte come, se una persona dovesse applicare il precetto, ma gli altri no, gli effetti per questa persona potrebbero essere incredibilmente negativi. Per un esempio concreto, si pensi a cosa sarebbe successo se solo una tra Stati Uniti e Unione Sovietica avesse deciso di smantellare il proprio arsenale balistico, e l’altro non l’avesse fatto. In Counterpart, invece, si può pensare senza problemi a gran parte delle azioni compiute da Howard Alpha dal pilot ad oggi.
Howard Alpha: “Marcel. I knew you on my side. We were colleagues”
Marcel Prime: “Fuck you”
Howard Alpha: “A few years ago, you invited my wife and me to a holiday party. And we had a-a really nice chat with your sister, Noor, and her boyfriend. Marcel, you were kind to me. Over there”
Marcel Prime: “Did she really have a boyfriend?”
Howard Alpha: “Yes. Uh, Victor. Although I-I don’t know how long it lasted. My wife said that, uh, your sister deserved better. I know what it’s like to be taken out of your life and to know that-that someone is living their life without you”
Marcel Prime: “What do you want?”
Howard Alpha: “I want first of all, to apologize for what my other did to you. I’m sorry”
Il dialogo riportato qui sopra esemplifica al meglio il personaggio di Howard Alpha, ossia un uomo che cerca sempre di comportarsi nel modo migliore possibile e di vedere sempre del buono in ogni persona. Sia chiaro: dal punto di vista morale non si può che lodare questa attitudine; tuttavia, il mondo reale, come è ben noto, difficilmente rende possibile un simile ottimismo e l’universo di Counterpart lo rende del tutto inappropriato. Inoltre, questo comportamento sta diventando, col passare delle puntate, non solo abbastanza ridondante, ma anche problematico dal punto di vista della sceneggiatura, perché si sta passando da un uomo buono che viene coinvolto in una questione molto più grande di lui e popolata da loschi figuri ad un uomo totalmente incapace di comprendere la situazione in cui si trova, ai limiti dell’irrazionalità.
La speranza è che gli autori, nella seconda parte di questa stagione, decidano di far evolvere il personaggio, per evitare il perpetuarsi della solita bontà stucchevole e anacronistica, che non potrà che condannarlo ad un futuro sempre più buio e ad un ruolo sempre più marginale all’interno dello show, che ha personaggi coinvolti in situazioni ben più interessanti della sua (sebbene Yanek e il suo lavoro siano senza dubbio fonte d’interesse, dato che cerca di comprendere cosa possa determinare dei cambiamenti radicali nell’esistenza di due versioni della stessa persona).
Inoltre, sempre parlando del mondo Prime, non si possono non sottolineare delle perplessità scaturite dall’uccisione di Moritz e dalla questione della valigetta. Non si capisce, infatti, come Ian, una volta essere venuto a conoscenza del contenuto della valigia, abbia potuto pensare che fosse sicuro lasciare Moritz da solo. Inoltre, non è chiaro come Osman sia riuscito a scoprire la localizzazione della valigia. Ha seguito Ian? La valigia ha un meccanismo di localizzazione (il che renderebbe ancora più illogica la scelta di Ian)? La sensazione, in questo caso, è di essere di fronte ad un buco di sceneggiatura.
Va sottolineata, infine, l’utilità della trama di Emily Prime (nonostante i flashback abbastanza inutili, i quali hanno il solo effetto di rallentare ulteriormente una puntata molto lunga e dal ritmo abbastanza compassato), la quale è sulle tracce di Osman e, di conseguenza, di Mira. Probabilmente, ciò potrà dare la scossa di cui questa serie di storyline hanno bisogno.
Dall’altra parte del tunnel, la situazione è stata decisamente più movimentata, data la caccia all’uomo nei confronti di Claude Lambert. Anche in questo caso, però, si può sottolineare una situazione controversa, che può essere interpretata sia come errore di sceneggiatura per far progredire la trama o come un atteggiamento esageratamente ottimista da parte di un personaggio. Ci si sta riferendo, in questo caso, alla scelta di Howard Prime di far uccidere Lambert a Baldwin. Fino a questo punto, il ragionamento quadra perfettamente; il problema sorge nel momento in cui egli raccomanda a Baldwin di non toccare i suoi amici e si stupisce quando scopre che, in realtà, essi sono stati uccisi. Era abbastanza inevitabile, infatti, che uno dei tre membri del team si sarebbe accorto, in un modo o nell’altro, dell’uccisione di Lambert, con le inevitabili conseguenze. Molto più positivo, invece, il segmento dedicato al rapporto di coppia tra Howard Prime e Emily Alpha, sia perché lei inizia finalmente ad avere un ruolo nella trama, sia perché gli autori stanno mostrando in modo calibrato ma, al tempo stesso efficace, le crescenti difficoltà di Howard di comportarsi come l’altro se stesso, il che potrebbe far saltare la sua copertura.
Se si parla di rischi per la copertura, inoltre, non si può che citare la scena finale, con la comparsa dell’altro Claude Lambert, pronto a scombussolare tutte le carte in tavola. Sarà da vedere come Quayle ed Howard riusciranno (se ci riusciranno) a scampare il pericolo; in tutto questo, non va sottovalutato quello che è forse un momento importante tanto quanto la comparsa di Lambert, ai fini del proseguimento della storia, ossia la scoperta di Clare sulla sorte dei suoi genitori. Passata quasi in sordina, questa nuova rivelazione può aprire tutto un nuovo filone nella lotta contro Indigo.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Something Borrowed 2×03 | 0.18 milioni – 0.1 rating |
Point Of Departure 2×04 | 0.18 milioni – 0.1 rating |
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Romano, studente di scienze politiche, appassionato di serie tv crime. Più il mistero è intricato, meglio è. Cerco di dimenticare di essere anche tifoso della Roma.