La serie live-action Cowboy Bebop, ispirata all’omonimo anime del 1998, è idealmente rivolta tanto ai nostalgici fan dell’opera originale quanto agli spettatori dell’ultima ora.
Se “Cowboy Gospel” poteva considerarsi una visione piacevole in entrambi i casi, “Venus Pop” al contrario fallisce la consegna e si rivela superficiale nei confronti del materiale originale e tedioso anche come opera a sé stante.
BALLAD OF FALLEN ANGELS
Prima di tutto è bene chiarire quale sia l’ispirazione per “Venus Pop”. L’episodio infatti si rifà a “Balld Of Fallen Angels”, quinta puntata dell’originale serie anime di Cowboy Bebop.
L’adattamento di Netflix si prende tuttavia svariate libertà creative e narrative. Una scelta ovviamente legittima, ma che purtroppo risulta in questo caso fallace sotto diversi punti di vista.
“Ballad Of Fallen Angels” mostrava allo spettatore un primo scorcio sul drammatico passato di Spike, evidenziando i suoi legami con l’organizzazione Red Dragon e il misterioso Vicious. L’episodio era abbastanza lento e poco dinamico, mettendo al fuoco il grosso della carne solo nella seconda metà con lo scontro tra Spike e Vicious e, appunto, i primi frammenti di passato del protagonista.
“Venus Pop” eredita tale lentezza e carenza di avvenimenti, andando però in aggiunta ad annullare quegli elementi che invece rendevano memorabile il materiale d’ispirazione.
Lo spettatore infatti qui ha passato troppo poco tempo in compagnia di Spike per poter interessarsi al suo misterioso passato. Manca dunque l’investimento emotivo nella scoperta, dato che le informazioni vengono lanciate ancor prima di potersi effettivamente affezionare al personaggio.
Un’ulteriore pecca è costituita dal rapporto tra Spike e Jet, ormai paragonabile in entrambi gli episodi a quello di una litigiosa coppia sposata, sminuendo così il loro effettivo legame.
Il difetto più grande è però costituito dai personaggi di Vicious e Julia, totalmente stravolti e resi in maniera pessima.
VICIOUS…?
Nella serie originale Vicious appariva come un antagonista carismatico e dotato di un fascino misterioso particolarmente suggestivo per lo spettatore. Freddo, solitario e arrivista, Vicious era un uomo temuto dai suoi stessi alleati, sia perché in grado di pugnalare alle spalle chiunque per il proprio tornaconto, sia perché inarrestabile una volta postosi un obiettivo.
Il Vicious dell’adattamento Netflix appare invece come un blando tentativo malriuscito di replicare tale personaggio. Con l’intento di renderlo più umano, gli sceneggiatori André Nemec e Christopher Yost umiliano il personaggio, andando a rimuovere tutte le caratteristiche che invece lo rendevano interessante.
“Venus Pop” dovrebbe presentare Vicious in grande stile e invece lo continua a sottoporre a scene di patetismo puro, tanto di fronte ai leader del Red Dragon quanto in compagnia di Julia.
Anche il personaggio di Julia appare come frivolo e insulso, per nulla interessante nella sua caratterizzazione ma anzi ridotta a mera moglie-trofeo nelle mani di un uomo dalla mascolinità tossica.
VENUS TOP
Nonostante “Venus Pop” abbia senza dubbio un gran numero di difetti, non mancano dettagli, scene e personaggi comunque apprezzabili.
In primis l’episodio ha il pregio di introdurre una coppia iconica che ha segnato l’intera serie animata di Cowboy Bebop: Punch e Judy.
“Venus Pop” si apre infatti proprio con il celebre Big Shot, un fittizio programma dedicato ai cacciatori di taglie intergalattici e presentato proprio dagli esuberanti Punch e Judy. Per quanto forse la serie Netflix spinga troppo sulla comicità teatrale e finisca per rendere troppo sopra le righe la scenetta, in realtà essa si rivela piacevole e divertente.
Anche la fotografia e gli effetti speciali meritano una menzione onorevole, arricchendo la puntata con inquadrature quasi artistiche e sequenze sci-fi degne di questo nome.
Infine un personaggio subisce il processo inverso a quanto avvenuto con Vicious: ovvero Ana, interpretata da una splendida Tamara Tunie.
Il live action di Cowboy Bebop si è dimostrato in questo caso in grado di trasformare un personaggio minore dell’opera originale in uno molto interessante e approfondito, che si prospetta come cruciale per il resto della serie. Anche il locale della donna diviene incredibilmente suggestivo e auspicabilmente un setting ricorrente per gli episodi a venire.
Nonostante questi traguardi, “Venus Pop” però rimane da bocciare. Troppi sono infatti gli elementi stravolti e rovinati da questo adattamento e anche la porzione di storia originale non risulta in alcun modo interessante. Nonostante si possa sperare in un’eventuale ripresa nei prossimi episodi, purtroppo almeno i personaggi cruciali di Vicious e Julia ne escono irrimediabilmente compromessi.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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“Venus Pop” delude le aspettative dopo un pilot invece promettente. Sarà dura riprendersi dopo certi tracolli ma la speranza è sempre l’ultima a morire.
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.