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Non ho mai avuto una buona impressione dei prodotti via cavo americani che ambivano a replicare racconti di vita europea in epoca rinascimentale o simile e francamente questo mio pregiudizio mi ha sempre trattenuto dal guardare serial come The Tudors, The Borgias o anche Rome. Ho fatto male o ho fatto bene non lo so, quello che so è che ho concesso un’opportunità a Da Vinci’s Demons e me ne pento. Premesso questo e premesso che mi sono approcciato con un’apertura mentale priva di pregiudizi e preconcetti, vi spiego perchè questo Da Vinci’s Demons è in realtà un insulto alla nostra/vostra intelligenza.
Innanzitutto parliamo del canale su cui viene trasmesso: Starz. Rimasto orfano proprio in questi giorni di Sparacus, Da Vinci’s Demons ha il difficile compito di attirare su di sè le attenzioni dei fan che amavano il gladiatore o se non altro di far scalpore per attrarre nuovo pubblico. Se in comune con il “predecessore” non c’è quasi nulla. se non qualche scena di nudo, almeno riesce nel compito di attirare su di sè una notevole attenzione e con essa una gran quantità di spettatori (2.4 milioni se contiamo anche le repliche) incuriositi da questo serial alquanto atipico visto che prima d’ora nessuno si era mai cimentato nell’impresa rischiosa di romanzare la vita di Leonardo Da Vinci. Ed il problema sta proprio qua, in questa storia troppo irreale e fragile per poter essere presa con l’adeguata serietà.
La trama si basa tutta su un Leonardo (che secondo Wikipedia ha 25 anni ma che in realtà ne dimostra ben di più) arrogante, avvezzo alle droghe e amante delle belle donne che si trova invischiato in una lotta di potere gestita da una misteriosa setta che ha occhi e orecchie un po’ ovunque presso i ducati d’Italia e che muove le fila dei regnanti come se fossero burattini nel suo palco. La setta di nome “I Figli di Mitra” è il motore narrante della storia che Goyer vuole raccontare in quanto sono i soli che lavorano nell’ombra e apparentemente gli unici che si possono vantare di avere un’etichetta di “bad boys” tra tutti i personaggi visti finora. L’unica variabile impazzita ed apparentemente ingovernabile per i mitriani è ovviamente Leonardo Da Vinci che si trova volente o nolente nel mezzo di questa cospirazione dai sapori vagamente esoterici visto che il suo mantra personale alla fine della puntata è “trovare il libro delle foglie”. Dico apparentemente ingovernabile perchè il potere della figa signorina Lucrezia Donati, che in realtà è una spia de “I Figli di Mitra” che ricopre il ruolo di amante di Lorenzo de’ Medici, è quello di far cadere ai suoi piedi chiunque, compreso Leonardo che la “conquista” già a fine puntata.
E se questa trama alquanto scialba non vi ha ancora convinto ad abbandonare il prodotto allora ci penseranno le lunghe e più che mai fastidiose riprese in CGI della città di Firenze che servono solo a dimostrare il massimo livello qualitativo di effetti speciali che un canale via cavo di basso profilo come Starz può permettersi. Parlo delle inquadrature dall’alto che poi vanno a focalizzarsi sui personaggi perchè per quanto riguarda il rallenty dove vengono liberati gli uccelli dalle gabbie o il volo del piccione meccanico che ha costruito sono impeccabili. Parlando proprio di quest’ultimo non si può non mettersi le mani nei capelli vedendo Goyer che si arroga il diritto di far credere che Leonardo abbia inventato realmente un uccello meccanico che eseguisse i suoi ordini. Chiaramente questa è una distorsione dei fatti realmente accaduta per romanzare e rendere più spettacolare il tutto, peccato che la realtà riguardo gli studi di Leonardo sia tutta raccolta nel “Codice Sul Volo Degli Uccelli” attualmente conservato nella Biblioteca Reale di Torino e non vi è alcuna traccia di piccioni meccanici o simili. A voi gli insulti.
Dulcis in fundo non si può non menzionare la doverosa necessità di rendere il protagonista affetto da una difficile ed in parte incomprensibile (per via dell’abbandono o presunta morte della madre) situazione familiare, giusto per renderlo più umano e appetibile al grande pubblico amante dei melodrammi.
Avete preso bene tutti gli appunti per la bocciatura di questo pilot? Si? Bene, a quelli aggiungete anche il fatto che dura 1 ora interminabile ed avrete il mix perfetto per non guardare il resto della serie.
Innanzitutto parliamo del canale su cui viene trasmesso: Starz. Rimasto orfano proprio in questi giorni di Sparacus, Da Vinci’s Demons ha il difficile compito di attirare su di sè le attenzioni dei fan che amavano il gladiatore o se non altro di far scalpore per attrarre nuovo pubblico. Se in comune con il “predecessore” non c’è quasi nulla. se non qualche scena di nudo, almeno riesce nel compito di attirare su di sè una notevole attenzione e con essa una gran quantità di spettatori (2.4 milioni se contiamo anche le repliche) incuriositi da questo serial alquanto atipico visto che prima d’ora nessuno si era mai cimentato nell’impresa rischiosa di romanzare la vita di Leonardo Da Vinci. Ed il problema sta proprio qua, in questa storia troppo irreale e fragile per poter essere presa con l’adeguata serietà.
La trama si basa tutta su un Leonardo (che secondo Wikipedia ha 25 anni ma che in realtà ne dimostra ben di più) arrogante, avvezzo alle droghe e amante delle belle donne che si trova invischiato in una lotta di potere gestita da una misteriosa setta che ha occhi e orecchie un po’ ovunque presso i ducati d’Italia e che muove le fila dei regnanti come se fossero burattini nel suo palco. La setta di nome “I Figli di Mitra” è il motore narrante della storia che Goyer vuole raccontare in quanto sono i soli che lavorano nell’ombra e apparentemente gli unici che si possono vantare di avere un’etichetta di “bad boys” tra tutti i personaggi visti finora. L’unica variabile impazzita ed apparentemente ingovernabile per i mitriani è ovviamente Leonardo Da Vinci che si trova volente o nolente nel mezzo di questa cospirazione dai sapori vagamente esoterici visto che il suo mantra personale alla fine della puntata è “trovare il libro delle foglie”. Dico apparentemente ingovernabile perchè il potere della figa signorina Lucrezia Donati, che in realtà è una spia de “I Figli di Mitra” che ricopre il ruolo di amante di Lorenzo de’ Medici, è quello di far cadere ai suoi piedi chiunque, compreso Leonardo che la “conquista” già a fine puntata.
E se questa trama alquanto scialba non vi ha ancora convinto ad abbandonare il prodotto allora ci penseranno le lunghe e più che mai fastidiose riprese in CGI della città di Firenze che servono solo a dimostrare il massimo livello qualitativo di effetti speciali che un canale via cavo di basso profilo come Starz può permettersi. Parlo delle inquadrature dall’alto che poi vanno a focalizzarsi sui personaggi perchè per quanto riguarda il rallenty dove vengono liberati gli uccelli dalle gabbie o il volo del piccione meccanico che ha costruito sono impeccabili. Parlando proprio di quest’ultimo non si può non mettersi le mani nei capelli vedendo Goyer che si arroga il diritto di far credere che Leonardo abbia inventato realmente un uccello meccanico che eseguisse i suoi ordini. Chiaramente questa è una distorsione dei fatti realmente accaduta per romanzare e rendere più spettacolare il tutto, peccato che la realtà riguardo gli studi di Leonardo sia tutta raccolta nel “Codice Sul Volo Degli Uccelli” attualmente conservato nella Biblioteca Reale di Torino e non vi è alcuna traccia di piccioni meccanici o simili. A voi gli insulti.
Dulcis in fundo non si può non menzionare la doverosa necessità di rendere il protagonista affetto da una difficile ed in parte incomprensibile (per via dell’abbandono o presunta morte della madre) situazione familiare, giusto per renderlo più umano e appetibile al grande pubblico amante dei melodrammi.
Avete preso bene tutti gli appunti per la bocciatura di questo pilot? Si? Bene, a quelli aggiungete anche il fatto che dura 1 ora interminabile ed avrete il mix perfetto per non guardare il resto della serie.
PRO:
- Studio del volo degli uccelli tramite il rallenty
- Il Turco potrebbe essere l’unico valore aggiunto in questa storia
CONTRO:
- “The Book Of Leaves” sà tanto di stronzata esoterica
- Ci sono più scene omosessuali/pedofile che seni in bella vista, cosa che un canale via cavo non dovrebbe mai far mancare per il suo target di riferimento
- Storia tutta troppo romanzata e poco credibile
- Il piccione meccanico: seriously?
- Il carattere di Leonardo ed il modo in cui è stato trattato sono innegabilmente una scopiazzatura dei ben più noti Dr. House e Sherlock Holmes targato Robert Downey Jr. e francamente il mondo televisivo potrebbe farne tranquillamente a meno.
Più scrivevo la recensione e più abbassavo il voto finale che nell’ordine è passato da una misera sufficienza ad un’insufficienza poco grave ad una bocciatura piena. Non me ne vogliano gli amanti della serie ma si poteva e si doveva fare di meglio. Ennesimo flop della stagione 2012/2013.
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.
Io salvo le scene,gli attori e la rappresentazione (più o meno)storica.La trama è una ciofeca non sono riusciti a discostarsi dalla dimensione esoterica di questi anni data a Da Vinci che viene dipinto a metà tra Sherlock e un mercenario, ma dai..
Caspita questa serie tv è stata bocciata a priori… Beh allora mi sa che non inizierò a vederla.
Ho iniziato a vedere questa serie solo ieri sera, e al contrario di molti di voi, la trovo molto bella. Penso che il fatto che il telefilm non rispecchi veramente la storia di Leonardo sia un fatto comune a tutti i telefilm, che per renderli più interessanti ci buttano dentro i classici intrighi, tradimenti e misteri sul passato del protagonista!
Perchè dubito seriamente che sia interessante vedere un telefilm che parla di come il tranquillo Leonardo restava nel suo studio tutto il giorno a cercare di capire a come far volare il suo acquilone! Inoltre se avessero fatto una cosa del genere avrebbe avuto come titolo Da Vince's Life o qualcosa del genere.
L'unica pecca come avete detto voi, è appunto la durata, dura troppo e questo non è un bene. Il bello di una puntata di un telefilm e che dura poco quindi ti lascia con il fiato sospeso, questo in Da vinci's demon tende a perdersi ma comunque la puntata è scorrevole.
Mi piace molto il personaggio di Leonardo, essendo un genio deve avere un carattere particolare. In tutti i film o telefilm i geni vengono descritte come persone strane, con qualche vizio o pecca quindi che male c'è se qui il nostro Leonardo è un po' arrogante e che fa uso di droghe perchè lo aiutano a pensare di meno? Non troveremo mai un libro o film che descriva alla perfezione Leonardo, nessuno lo conosce quindi gli autori tendono a dare una particolarità al proprio personaggio.
Stesso discorso per la colombina, anche se negli scritti di Da Vinci non si faccia accenno a una colombina dobbiamo anche pensare che quell'uomo ha fatto chissa quante invezioni e chi ci assicura che non abbi ma disegnato o costruito una colombina? Ma non è questo il punto nel telefilm al nostro Leonardo serviva un qualcosa per mettersi in luce agli occhi dei Medici e con quello c'è riuscito anche se poi è stato aiutato da Lucrezia.
Detto questo credo che dobbiate vedervi questo telefilm non pensando troppo a cosa sia vero e cosa no, dovete semplicemente godervi la puntata cercando di capire cosa siano i vari quesisti che il telefim pone e che lo stesso leonardo si fa…cos'è questo libro delle foglie, perchè è collegato a lui? Insomma farsi le solite domande che ci si pone quando si guarda un qualunche telefilm.