Dark 2×08 – Enden und Anfänge – Endings and BeginningsTEMPO DI LETTURA 11 min

/
0
(0)
Dark-2x08Dark porta in maniera definitiva la propria narrazione su di un altro livello, sancendo l’impossibilità da parte della produzione di ritornare sui propri passi: non si tratta più solo di coerenza narrativa tra passato, presente e futuro bensì di coerenza narrativa su più universi narrativi. Un salto dello squalo o lungimiranza di sceneggiatura? Sarà la terza ed ultima stagione di Dark a dipanare ogni dubbio.
Rispetto alla prima stagione, in cui l’elemento viaggi temporali risultava essere ascritto ad un gruppo ristretto di personaggi, c’è grande abbondanza di spostamenti temporali e “viaggiatori”: Magnus, Franziska, Martha, Bartosz, Elisabeth, Hannah e Katarina sperimentano ciò che Jonas e Claudia avevano già provato sulla loro pelle. Un così ampio utilizzo dell’espediente del viaggio temporale da un lato concede ad un maggior numero di personaggi di sovrapporsi con la narrazione temporale, tuttavia, dall’altro depotenzia un elemento fondamentale (considerata la narrativa di Dark) rendendolo a tratti scontato e prevedibile.
Il tutto, però, acquisisce senso proprio con questo finale: il viaggio temporale è ormai diventato d’uso comune, fatica a suscitare interesse in alcuni punti, perché quindi non sfoderare l’asso nella manica introducendo degli universi paralleli (cosa che potrebbe anche aiutare la narrazione a spiegare come e quando i loop vengono interrotti)? Il colpo di scena finale acuisce l’interesse e, sotto determinati aspetti, cancella alcune delle principali problematiche che questa seconda stagione ha avuto difficoltà a nascondere durante le sue otto puntate.
Cercando di esporre quanto accaduto durante il primo finale di stagione, decidemmo di suddividere la nostra recensione in tanti paragrafi quante erano le linee temporali chiamate in causa. Valutando, però, che 1921-1954-1987-2020 collaborano unitamente, questa volta prenderemo come punto di riferimento il trittico di identità che scaturisce dal singolo personaggio di Jonas: Jonas (per l’appunto), Lo Straniero e Adam.

 

Jonas


Jonas, che nella precedente puntata è entrato in contatto con Claudia (ancora scossa per l’omicidio di Egon), torna nel 2020 desideroso di fermare il piano di Adam, impedendo al ciclo di eventi di avvenire nuovamente. Il giovane si reca nelle grotte di Winden ed azionando la macchina sblocca il passaggio in precedenza da lui stesso interrotto. Tornato a casa per ritrovare sua madre (rimasta nel 1954) e successivamente andare a cercare Martha, Jonas ritrova solo quest’ultima. La scena della loro reunion è silenziosa, romantica ed evocativa. I due ragazzi si abbracciano e si baciano dimenticandosi, per alcuni istanti, del paradosso temporale di cui si ritrovano essere vittime lasciando fluire in scena il semplice sentimento dell’amore che sconvolge le loro esistenze. Martha restituisce a Jonas il favore con la frase “noi siamo perfetti insieme, non pensare mai il contrario”: nonostante la scena si pieghi ad un ritrovo molto fortunato tra i due, il tutto appare essenzialmente ben presentato e dovuto visto e considerato che Martha e Jonas rappresentano, a conti fatti, i protagonisti della serie.
La gioia dell’essersi finalmente ricongiunti dura poco perché ad entrare in scena, in arrivo direttamente dal 1921, altri non è che Adam giunto come un fantasma dal passato per permettere al nuovo ciclo di avere inizio (“Ciò che sarà creato oggi è il principio della fine” afferma con una certa altezzosità nell’ennesimo dialogo-monologo a dir poco perfetto).
L’irruzione di Adam ha un solo scopo: uccidere Martha e lasciare inebetito Jonas dandogli la possibilità di fare un’ultima, dolorosa, scelta (lasciare morire Martha oppure inseguirlo).
Già in passato si era appuntato come Dark amasse crogiolarsi in piccoli dettagli di scena in grado di ricollegarsi, dopo svariate puntate, ad un’altra scena spesso e volentieri a sé stante. In questo finale, Dark si supera: nella prima puntata di questa seconda stagione, quando Lo Straniero torna a casa venendo accolto da Hannah, il suo sguardo sembra perdersi nel vuoto, fisso su di un punto preciso del pavimento. La telecamera si sofferma su questo dettaglio, ma sembra più intenzionata a voler cogliere il fare spaesato dell’ormai adulto Jonas che altro. Consci di quanto avvenuto in questo finale, invece, la motivazione di questa sua paralisi è presto trovata: il punto del pavimento fissato dallo Straniero è quello preciso in cui Martha, ferita all’addome dallo sparo di Adam (con la pistola nascosta da Hannah e proveniente da Aleksander), muore tra le braccia di Jonas da ragazzo.
Il cerchio si chiude.

 

Lo Straniero


Consapevole di quanto sta per consumarsi in casa Kahnwald, Lo Straniero cerca di preservare la vita di Martha costringendola con la forza (armato della stessa pistola che successivamente giustizierà proprio la ragazza) a dirigersi verso il bunker, l’unica zona effettivamente sicura di Winden. Sarà l’irruzione di Peter nella struttura a permettere a Martha di fuggire e successivamente andare incontro al proprio destino dopo aver riabbracciato Jonas. Lo Straniero nel mentre entra in contatto con il giovane Noah, che è approdato dal 1921, che gli porta all’attenzione una lettera che dice essere stata scritta da Martha. Il contenuto rimane al momento segreto, ma sicuramente sarà un elemento che troverà maggiore spazio ed attenzione nella terza stagione, considerato il suo importante ruolo nel cambiamento di obbiettivi dello Straniero che dopo averla ricevuta corre verso casa Nielsen per trarre in salvo Magnus, Bartosz e Franziska. Si vanno così a definire due precisi gruppi di personaggi: da una parte i superstiti del bunker, dall’altra il gruppo di ragazzi tratti in salvo dallo Straniero.
Tutto è collegato.

 

Adam


Al personaggio di Adam vengono riservate alcune delle scene più importanti della puntata. Come detto in precedenza, infatti, l’uomo fa ritorno dal 1921 e, ferendo a morte Martha da il là alla ripartenza del ciclo. E’ lui quindi il fantomatico innesco che indurrà Jonas a diventare, in un percorso esperienziale che ancora deve avere luogo, proprio Adam. Difficile però ora indovinare in quale esatto momento della sua vita Jonas deciderà di svestire i panni del pacifico ragazzo per indossare quelli di Adam, il capo della setta Sic Mundus.
Sempre Adam si ritrova come protagonista all’interno di un’altra scena riguardante una dipartita importante: Noah, consapevole di essere stato ingannato, decide di vendicarsi tentando di togliere la vita ad Adam. In una sequenza ad alto contenuto di pathos (elemento rarefatto in altri momenti dell’episodio), però, il piano di Noah non va a buon fine perché per stessa ammissione di Adam “non è morire in quest’occasione il mio destino”. Quello di Noah evidentemente sì, visto che poco dopo sarà la stessa Agnes ad uccidere il prete. Da annotare, poi, un altro dettaglio: la pistola con cui Lo Straniero minaccia Martha e di cui in precedenza si era fatta menzione è la stessa con cui Adam uccide la giovane ragazza.
Il principio è la fine e la fine è il principio.

 

Gruppo Bunker e Gruppo Macchina del tempo


A seguito dell’esplosione vengono a crearsi due distinti gruppi di personaggi (tre per la precisione, ma per Jonas bisognerà fare un discorso a parte).
Nel bunker si trovano Peter, Elisabeth, Claudia, Regina ed il piccolo Noah; con la macchina del tempo invece si salvano Lo Straniero, Bartosz, Franziska e Magnus.
Valutate le scena ed i personaggi ancora in gioco nelle altre linee temporali fin qui apparse, si potrebbe presupporre che i superstiti del bunker si troveranno a dover affrontare un inferno post apocalittico nella cittadina di Winden. Per quanto concerne il gruppo della macchina del tempo, invece, resta in piedi la possibilità di un loro spostamento in un’ulteriore linea temporale forse non ancora esplorata. Sappiamo, per quanto visto questa stagione, che Magnus, Franziska ed Adam (ossia Jonas) si sono stabilizzati nella linea temporale del 1921. Ma il decadimento strutturale del corpo di Adam e le sue affermazioni fanno presupporre di un largo utilizzo della macchina del tempo, quindi risulta difficile poter fare deduzioni.
Sarà inoltre da capire, considerato il collegamento a doppio filo (madre-figlia-madre-figlia) tra Charlotte e Elisabeth come questa sottotrama generazionale possa essere gestita senza essere portata agli estremi della logica.

 

La scena conclusiva e la fantaserialità


Necessita di un paragrafo a parte la scena con cui si conclude questo ottavo episodio di questa seconda stagione di Dark. Ancora scosso dalla morte della giovane amata e rammaricato per la sua incapacità nel porre fine al piano di Adam, Jonas si ritrova faccia a faccia con una ragazza identica a Martha: la ragazza però afferma di non essere la persona che lui crede. Chi potrebbe essere quindi questo misterioso nuovo personaggio?
Ecco quindi che tornano in campo le teorie.
Come appuntato in questa recensione, Jonas ad un certo punto della sua esistenza si è autonominato (oppure lo hanno fatto altri?) come Adam. E’ quindi possibile che in un universo parallelo, perché è qui che Dark sta accompagnando il proprio spettatore, sia presente una Eva? Per logica, se così fosse, dovrebbe essere la versione anziana di Martha, così da continuare la narrazione a due livelli riguardante i due protagonisti principali. Inoltre, è possibile che in questo universo le parti siano invertite, ossia che Jonas si ritrovi ad essere vittima. Questo spiegherebbe parte di un dialogo tra Jonas e Claudia in cui la donna afferma di aver visto “the world without him” ed è un qualcosa che quest’ultima vorrebbe evitare di ricreare.
Oltre a questo punto si sforerebbe nella fantaserialità quindi meglio fermarsi.
Peculiare, però, la scelta dello strumento con cui la figura femminile simile a Martha trae in salvo Jonas: una sorta di sfera da cui fuoriescono i pistoni della macchina creata da Tannhaus.
La scelta risulta interessante se si considera l’opera teatrale di Martha (relativa al mito di Arianna) e la storia da cui prende ispirazione, nonché il collegamento dello Straniero (che nella camera dell’hotel in cui soggiorna affigge alla parete un’immagine evocativa proprio dello spettacolo).
Il mito narra che Arianna, innamoratasi dell’eroe venuto per salvarla (Teseo), decide di correre in suo soccorso con una palla di filo permettendogli di ritrovare la via d’uscita del labirinto in cui altrimenti sarebbe rimasto bloccato fino al sopraggiungere della morte.
Allo stesso modo, quindi, Jonas potrebbe essere stato salvato dall’ennesima ripartenza del loop. Oppure tutto sta accadendo come è sempre accaduto negli altri cicli: in questo caso sappiamo che a salvare Jonas dall’esplosione della centrale è stata proprio la losca figura da poco apparsa, ma nel ciclo precedente riguardante lo Straniero cosa era accaduto?
Cerchiamo di spiegare meglio: lo Straniero ha vissuto, da giovane, lo stesso shock vissuto ora da Jonas, vedendo morire Martha tra le proprie braccia. Se l’intervento da un universo parallelo è da considerare un’eccezione di questo ciclo, quindi, come ha fatto a salvarsi lo Straniero (che sappiamo diventare Adam con il passare del tempo)?
Le domande sono tante ed il pericolo che Dark non riesca a reggere la mole di narrativa smossa con l’introduzione di questa nuova possibilità temporale sono tante.
Eppure, considerato quanto visto in questi diciotto episodi, la serie sembra essersi meritata senza troppi patemi una riguardevole dose di fiducia. L’importante è non sprecarla.

“Il vecchio mondo la perseguitava come un fantasma che in sogno le sussurrava come erigere il nuovo mondo, mattone su mattone. Da allora, so che nulla cambia. Che ogni cosa resta come era prima. Il filatoio ruota, gira e rigira in un cerchio. Ogni destino attorcigliato al successivo. Un filo, rosso come il sangue, che intreccia ogni nostra azione. Non se ne possono sbrogliare i nodi.
Ma si possono tagliare. Lui ha tagliato i nostri… con la lama più affilata. Eppure resta qualcosa che non si può tagliare. Un nastro invisibile.” (Dark 1×05)

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il collegamento tra Elisabeth e Charlotte
  • I vari collegamenti tra le singole puntate: la pistola ed il pavimento, per citarne alcuni
  • La creazione della materia che diventerà il portale tra le varie linee temporali
  • Da viaggi nel tempo a viaggi attraverso universi paralleli: salto dello squalo?
  • Creazione di distinti gruppi di personaggi (bunker, macchina del tempo, Jonas, e Ulrich ed Hannah bloccati nel 1954)
  • La morte di Noah
  • I dialoghi e la musicalità di alcune scene
  • Il mito di Arianna
  • Jonas e Martha nuovamente riuniti
  • La morte di Martha
  • Il finale di puntata e Dark che si presta alla fantaserialità
  • Da viaggi nel tempo a viaggi attraverso universi paralleli: salto dello squalo?
  • Viaggi temporali alla mercé di tutti
  • Puntata convincente, ma che risente di un episodio che la precede decisamente troppo attendista
  • La sottotrama di Aleksander ancora senza una vera destinazione
  • Bartosz
  • Bisognerà trovare il modo di spiegare se il salvataggio di Jonas è un’eccezione di questo ciclo oppure se ne fa parte: grande scoglio che dovrà essere superato

 

Valutato quanto visto in questo finale di stagione è presumibile che la prima puntata della terza si apra in maniera anticlimatica, magari presentando questo presumibile universo parallelo agli spettatori. Ma c’è tempo.
Dark convince con una seconda stagione decisamente più complessa della precedente, per stessa ammissione di Baran bo Odar, ma che riesce a non perdersi troppo in inutili fraseggi narrativi o sottotrame di dubbia utilità. Le pecche ci sono, sarebbe sciocco ammettere il contrario, ma il prodotto tedesco di casa Netflix continua a convincere e a farsi apprezzare. Quello che veramente conta è che l’elemento dei viaggi non rimanga un elemento abusato, ma torni ad essere dosato con il contagocce (e magari appannaggio di pochi).

 

Der weiße Teufel 2×07 ND milioni – ND rating
Enden und Anfänge 2×08 ND milioni – ND rating

 

Quanto ti è piaciuta la puntata?

0

Nessun voto per ora

Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

7 Comments

  1. Nel penultimo “pollice su” credo volessi scrivere “La morte di Martha” non di Hannah

  2. Precisamente. Questo è quello che accade quando ci si ostina a scrivere le recensioni alle due di notte. Grazie per la segnalazione, Andrea!

  3. Salve. Io non ho capito una cosa. Perche’ si dice che evitando il suicidio di Michael, il giovane Mikkel non sarebbe scomparso e, quindi, Jonas non sarebbe nato? Non vedo attinenza tra i due fatti…
    Grazie.

  4. Ciao Fabrizio, se Michael non si suicidasse non verrebbe dato inizio al ciclo (anche se nel finale viene appurato che l’inizio-fine del ciclo è rappresentato dalla decisione di Jonas e non da altro). Se Michael non dovesse suicidarsi, come abbiamo appreso questa stagione, Jonas non accompagnerebbe il piccolo Mikkel nella caverna per farlo approdare in un altro periodo temporale. Allo stesso tempo, se Mikkel non dovesse tornare nel passato non potrebbe in alcun modo avvicinarsi ad Hannah ed avere con la ragazza un futuro. Troncando in questo modo il suo futuro, quindi, non esisterebbe Jonas (e di conseguenza anche Adam, l’obbiettivo che doveva essere eliminato dall’equazione).
    Ciò che unisce il suicidio di Michael e la scomparsa di Mikkel è ciò che viene raccontato/scoperto in questa stagione (per la precisione nella 2×06).

  5. Ciao Aldo, ti faccio i miei complimenti perché le tue recensioni sono davvero appaganti. Sto leggendo molto su Dark in questi giorni e non avevo trovato niente che mi avesse soddisfatto. Tu invece, analizzando un episodio alla volta, hai colto sia l’essenza di questa meravigliosa serie, sia i suoi dettagli.
    Mi piacerebbe condividere qui tante riflessioni ma approfitto del quesito di Fabrizio. Anche io non ho molto chiaro il perché il suicidio di Michael/Mikkel rappresenti l’elemento che dà via al tutto, e perché evitare che ciò accada possa impedire che Mikkel torni indietro nel tempo. Non sappiamo quale sia lo Jonas che conduce Mikkel nelle grotte il 4 novembre 2019, perché questa scena non è stata rappresentata (speriamo che avvenga nella prossima stagione) ma, andando a naso, credo che sia stato lo Jonas (giovane ovviamente) che ha trascorso tanto tempo con Claudia anziana e che è stato istruito da lei. Sono sicuro che tu abbia notato che dopo l’episodio in cui Jonas non riesce a sventare il suicidio di suo padre (provocandolo addirittura), lo rivediamo con i capelli più lunghi e questo mi fa pensare che sia passato del tempo. Tempo in cui credo sia stato addestrato da Claudia (lui stesso in un’occasione fa riferimento a qualcosa del genere).
    Molto sinceramente credo che questa storia del suicidio di Micheal come causa scatenante degli eventi sia solo una scusa impiegata da Adam per spingere Jonas a fare quel tentativo che contribuirà a garantire la continuità del ciclo. In effetti le parole pronunciate da Adam nel finale (io sono l’innesco, siamo tutti l’innesco), coerentemente con la spiegazione del paradosso espressa da tannhaus, mi portano a credere che non sia possibile individuare quale sia l’evento da cui tutto trae origine.

  6. Approfitto poi per chiederti un’altra cosa. Trovi anche tu che volutamente la serie non faccia capire quale siano le vere intenzioni di Adam e Claudia? Inizialmente sembra che Adam voglia cambiare il corso degli eventi, sia per le istruzione che dà a Jonas, sia per le promesse fatte a Noah, e poi emerge che questi ultimi due non sono stati altro che delle pedine nelle sue mani. Si parla di un nuovo ciclo ma che significa? Un nuovo ciclo di eventi o il far ripartire dall’inizio il ciclo di 100 anni che sta andando ad esaurirsi? Poi nelle scene finali (morte di Martha) parla della fine del mondo.
    Claudia, che sembra al contrario sostenitrice del “tutto deve andare come è già andato”, in alcune circostanze non sembra coerente con questo scopo.
    Sono io a non aver colto con chiarezza? O c’è un’incoerenza di fondo? E in questo ultimo caso è qualcosa di voluto dagli autori, o qualcosa che non sono riusciti a gestire (almeno per il momento)? Grazie

  7. Ciao Renato, prima di tutto grazie mille per i complimenti. Leggere “appaganti” in relazione alle mie recensioni (trattandosi di una serie come Dark, oltretutto) mi fa davvero molto piacere.

    Cercherò di andare con ordine e di spiegarmi al meglio, ma la materia non è semplice e nel caso fossi poco chiaro fammi pure sapere!
    In realtà quale Jonas accompagni Mikkel verso la grotta viene mostrato in scena. Durante il sesto episodio (a circa 16 minuti dalla conclusione della puntata) viene mostrato proprio lo scambio di Jonas che Michael stava raccontando al figlio tornato per impedire il suo suicidio.
    La scena non viene mostrata mentre sta avvenendo, bensì la si preferisce raccontare (e mostrare) tramite la voce di Michael protagonista in scena da bambino. E le immagini fanno dedurre come si sia svolto il tutto.
    Jonas, dopo aver ricevuto la visita di Claudia a casa sua ed aver conseguentemente lasciato il padre in preda del proprio destino, si dirige verso il bosco e da lì porta a compimento il passaggio di Mikkel dal 2019 al 1986.
    Quindi diciamo che rispetto a quanto da te detto avviene prima.
    Il Jonas che visita casa di Claudia l’imprenditrice (quello con i capelli più lunghi per intenderci), invece, potrebbe presumibilmente essere quello che effettivamente si è addestrato con Claudia la viaggiatrice.
    La logica dietro l’importanza del rapimento/suicidio di Mikkel/Michael risiede nel fatto che non avvenendo, Jonas (e quindi anche Adam) non sarebbero mai potuti esistere perché Michael ed Hannah non si sarebbero mai conosciuti. Ma si tratta questo di un paradosso temporale indistricabile ed è uno dei rischi in cui incorre Dark, ossia intricare talmente tanto la matassa da rendere ogni collegamento un paradosso che porta ad un cul-de-sac narrativo. Questo, ahimé, è uno di quelli.
    Come correttamente dici, e condivido, dubito fortemente che esista un unico evento che abbia innescato il tutto. Come per ogni cosa si tratta di una concatezione di avvenimenti: ognuno a suo modo incide, ma la serie avrà l’obbligo nell’ultima stagione di esporli tutti in modo coerente. Io almeno mi aspetto che avvenga questo.
    Nella recensione io mi sono esposto additando la scena scatenante (il fatidico innesto) nel momento in cui Jonas si trova a dover decidere se inseguire Adam o cercare di salvare e rimanere con Martha fino alla morte. Il vero inghippo non è tanto trovare l’elemento scatenante, ma cercare di capire dove è iniziato tutto. Se si riuscisse a comprendere questo, la deduzione sarebbe più semplice. Ma d’altra parte “il principio è la fine e la fine è il principio”, no?

    Sì, Adam e Claudia vengono mantenuti come personaggi criptici e a fasi alterne posti come antieroi (o addirittura villain) della narrazione. Probabilmente nessuno dei due ha veramente intenzione di fare il bene (in senso assoluto). L’obbiettivo di Claudia è quello di salvare Regina e di farla vivere a lungo; Adam si maschera dietro grandi parole ma da quello che si presume da alcune intro evocative agli episodi punta alla riconciliazione d’amore con Martha (e quindi di non doversi separare da lei).
    Se una cosa dovesse escludere l’altra? Nel senso, se la visione del mondo di Claudia fosse irrealizzabile senza la distruzione del desiderio di Adam (e viceversa), sarebbero per forza di cose nemici, corretto? Ma questi sono enigmi veramente molto campati in aria per ora e senza un preciso punto di partenza all’interno della serie risulta difficile poter navigare con il cervello riuscendo a centrare l’obbiettivo. E bisogna capire anche cosa esattamente si intenda per ciclo e se effettivamente siamo riusciti a vederlo per intero in scena: ossia se tutto è iniziato con Mikkel e finito con la morte di Martha e l’esplosione alla centrale nucleare. Ma tutto dipende, come detto nella recensione, se l’intromissione da un universo parallelo sia effettivamente una eccezione di questo ciclo oppure no (con relativi quesiti se così fosse).
    La confusione che i personaggi creano, a mio avviso, è determinato dal fatto che il salto generazionale (Jonas-Straniero-Adam e lo stesso per Claudia) ha fatto sì che ognuno di essi realizzasse in maniera differente una soluzione alla particolare situazione in cui si trovano. Ma riuscire a capire chi effettivamente ha ragione è davvero complicato. Bisogna solo sperare che la terza stagione renda più “digeribile” questo lato della narrazione e soprattutto eviti di perdersi attorno a possibili paradossi.
    Dovessi essermi perso alcune domande o dovessi averne altre, fammi pure sapere!

Precedente

Euphoria 1×03 – Made You Look

Prossima

Stranger Things 3×02 – Chapter Two: The Mall Rats