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La diatriba su quanto i teen drama rispecchino effettivamente la realtà e viceversa è diventato un argomento comune tra gli appassionati di show televisivi. Se da una parte, le serie di Netflix sembrano più orientate ad accontentare un pubblico abituato ad un mondo più vicino ad internet (e quindi aperto a tutte le enormi possibilità che la società del web concentra sulla polemica quotidiana), una compagnia come HBO, più tendente a rappresentare il realismo crudo di ogni situazione, ha certamente la possibilità di far vedere una più sfumata versione dei fatti, concentrata come al solito sull’enorme quantità di elementi vicini ad una presentazione più autentica possibile.
C’è stata, infatti, una più profonda concentrazione sulla sfera sessuale all’interno di Euphoria, accompagnata anche da un excursus sulla vita parecchio complicata della protagonista Rue Bennett (interpretata da Zendaya), immersa nel complicato tunnel della droga dal quale fatica tremendamente ad uscire. Il lato tecnico dello show, di livello veramente molto alto, ha visto nel terzo episodio uno step ancor più in avanti, finalizzato ad evolvere ulteriormente la narrazione, inserendo quella parte dedicata al texting che ogni persona, specialmente giovane, si trova a dover affrontare quotidianamente in situazioni sempre più complesse ed articolate di volta in volta.
Altra peculiarità che Euphoria si porta dietro e che emerge nell’episodio è quella del cazzo, letteralmente parlando. Se da una parte Game Of Thrones è stata una serie simbolo di come il corpo femminile può essere messo sullo schermo, dall’altra il nuovo Teen Drama HBO sta esplorando l’altra faccia della medaglia in maniera molto insistente e senza particolari timori.
In particolar modo, la parte di Ruth concilia il nichilismo della serie con una realtà ormai priva di particolari scrupoli, la ragazza fa capire bene come non ci sia più un confine o un rispetto per l’interlocutore sul Web: se non sei preparata a ricevere dickpics certe situazioni non fanno decisamente per te. Un approccio molto in your face che si rivela per certi tratti anche divertente e fin troppo crudo in una realtà che può scombussolare lo spettatore meno abituato ad una presentazione scenica del genere e ad una libertà web e sessuale meno spiccata. Il discorso di Rue, tra l’altro, si cala in un contesto decisamente poco adeguato in quanto Jules ha ricevuto la foto da un probabile predatore sessuale come Nate che ha già affermato negli scorsi episodi di essere capace di una brutalità fuori da ogni cognizione umana.
Per quanto fosse stata già molto di impatto la scena delle dickpics, Euphoria ha deciso di raddoppiare la posta in gioco per questo episodio. Lo shock value dato dalla scena di @Johnny_Unite_USA, uomo con un fetish particolare ed un micropene, è probabilmente quella che conferma di più la crudezza dello show e soprattutto l’inflazione da parte del genere teen drama nei confronti del twist che faccia rimanere a bocca aperta lo spettatore.
Quello che HBO sta implementando è però un linguaggio più evoluto e una narrativa cinica all’interno di questa tipologia di show. Non si tratta tanto delle difficoltà quanto della mente dei ragazzi che esplorano la sessualità e in questo caso non pensano minimamente alle conseguenze delle proprie azioni: come Rue, che impone all’amica una visione aut aut del discorso sulle foto, Kat nella scena in cui @Johnny_Unite_USA pratica autoerotismo facendosi insultare da lei non pensa minimamente al fatto di avere soltanto sedici anni e a cosa potrebbe andare incontro nel caso in cui la legge o i genitori dovessero trovare le sue sessioni da cam girl. Cerca, piuttosto, di capitalizzare sulla propria sessualità, avendo capito di poterlo fare dopo aver visto il suo sex tape, rilasciato senza consenso, ottenere un discreto successo.
Interessante, e allo stesso tempo inquietante, che attraverso due azioni come un video leakato ed un uomo di mezza età che si masturba sui suoi piedi, Kat abbia preso atto della propria sessualità e l’abbia abbracciata del tutto.
C’è stata, infatti, una più profonda concentrazione sulla sfera sessuale all’interno di Euphoria, accompagnata anche da un excursus sulla vita parecchio complicata della protagonista Rue Bennett (interpretata da Zendaya), immersa nel complicato tunnel della droga dal quale fatica tremendamente ad uscire. Il lato tecnico dello show, di livello veramente molto alto, ha visto nel terzo episodio uno step ancor più in avanti, finalizzato ad evolvere ulteriormente la narrazione, inserendo quella parte dedicata al texting che ogni persona, specialmente giovane, si trova a dover affrontare quotidianamente in situazioni sempre più complesse ed articolate di volta in volta.
Altra peculiarità che Euphoria si porta dietro e che emerge nell’episodio è quella del cazzo, letteralmente parlando. Se da una parte Game Of Thrones è stata una serie simbolo di come il corpo femminile può essere messo sullo schermo, dall’altra il nuovo Teen Drama HBO sta esplorando l’altra faccia della medaglia in maniera molto insistente e senza particolari timori.
In particolar modo, la parte di Ruth concilia il nichilismo della serie con una realtà ormai priva di particolari scrupoli, la ragazza fa capire bene come non ci sia più un confine o un rispetto per l’interlocutore sul Web: se non sei preparata a ricevere dickpics certe situazioni non fanno decisamente per te. Un approccio molto in your face che si rivela per certi tratti anche divertente e fin troppo crudo in una realtà che può scombussolare lo spettatore meno abituato ad una presentazione scenica del genere e ad una libertà web e sessuale meno spiccata. Il discorso di Rue, tra l’altro, si cala in un contesto decisamente poco adeguato in quanto Jules ha ricevuto la foto da un probabile predatore sessuale come Nate che ha già affermato negli scorsi episodi di essere capace di una brutalità fuori da ogni cognizione umana.
Per quanto fosse stata già molto di impatto la scena delle dickpics, Euphoria ha deciso di raddoppiare la posta in gioco per questo episodio. Lo shock value dato dalla scena di @Johnny_Unite_USA, uomo con un fetish particolare ed un micropene, è probabilmente quella che conferma di più la crudezza dello show e soprattutto l’inflazione da parte del genere teen drama nei confronti del twist che faccia rimanere a bocca aperta lo spettatore.
Quello che HBO sta implementando è però un linguaggio più evoluto e una narrativa cinica all’interno di questa tipologia di show. Non si tratta tanto delle difficoltà quanto della mente dei ragazzi che esplorano la sessualità e in questo caso non pensano minimamente alle conseguenze delle proprie azioni: come Rue, che impone all’amica una visione aut aut del discorso sulle foto, Kat nella scena in cui @Johnny_Unite_USA pratica autoerotismo facendosi insultare da lei non pensa minimamente al fatto di avere soltanto sedici anni e a cosa potrebbe andare incontro nel caso in cui la legge o i genitori dovessero trovare le sue sessioni da cam girl. Cerca, piuttosto, di capitalizzare sulla propria sessualità, avendo capito di poterlo fare dopo aver visto il suo sex tape, rilasciato senza consenso, ottenere un discreto successo.
Interessante, e allo stesso tempo inquietante, che attraverso due azioni come un video leakato ed un uomo di mezza età che si masturba sui suoi piedi, Kat abbia preso atto della propria sessualità e l’abbia abbracciata del tutto.
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Euphoria si sta confermando uno show sulla sessualità incentrato sulla parte più orrenda di essere giovani all’interno di un’America che aliena in maniera particolare e stressante i propri ragazzi, sempre più cinici e chiusi in una realtà cruda e d’impatto. Una premessa che rende molto difficile empatizzare il dolore dei personaggi ed entrare in contatto con la loro personalità. Senza dubbio un teen drama molto impersonale che sbatte in faccia allo spettatore un pesante stato delle cose. Ad oggi, nonostante le già viste cadute di stile del genere, Euphoria presenta un livello tecnico eccellente e degli interessanti spunti di riflessione pur non essendo lo show più semplice da guardare tra quelli in onda attualmente.
Stuntin’ Like My Daddy 1×02 | 0.20 milioni – 0.57 rating |
Made You Look 1×03 | 0.19 milioni – 0.49 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.
Io lo trovo di una banalità imbarazzante, tutto votato solo allo stupire a tutti i costi. Mah… ben lontano dal capolavoro che mi era stato dipinto…