Dopo gli eventi introduttivi di “The Bullet Blondes“, questo episodio di DC’s Legends Of Tomorrow riprende la linea orizzontale tracciata aggiungendo ulteriori informazioni riguardo le minacce che incombono sulle Leggende.
Una puntata dal ritmo estremamente frenetico, forse un po’ troppo, anche se è comprensibile considerando l’esiguità di episodi in questa settima stagione (solamente 13 di cui 7 per questa prima parte).
Una velocità di avvenimenti e plot twist che rischia di creare confusione nello spettatore (soprattutto considerando le pseudo-spiegazioni scientifiche con cui si cerca di giustificare i numerosi misteri presenti) e far apparire il tutto fin troppo surreale e forzato.
FENOMENOLOGIA DI J. EDGAR HOOVER
Per fortuna ci pensano sempre i numerosi easter eggs storici presenti a rendere la narrazione sempre interessante. Oltre, ovviamente, al comparto costumi e scenografia che riesce a ricostruire, in maniera forse un po’ troppo fumettistica ma comunque efficace, i “ruggenti anni ’20” americani.
Unica pecca risultano forse i dialoghi esplicativi. Questi sono indispensabili per lo spettatore medio, il quale magari non conosce a menadito vita e opere di J. Edgar Hoover, per cui certi riferimenti colti potrebbero risultare sconosciuti se non fossero esplicati ogni volta da Nate/Acciaio (Nick Zano), anche se l’effetto “spiegone” è sempre dietro l’angolo. Proprio quest’ultimo personaggio ritrova, in questa stagione, un ruolo predominante per le sorti delle Leggende (dal momento che è grazie a lui se questi possono sopravvivere nel 1925) che mancava da tempo, nonché una grande versatilità di carattere e un percorso di formazione incredibile. Ottimo anche l’attore che impersona il “vero” Hoover (Giacomo Baessato), soprattutto per il plot twist finale con la sua interpretazione in stile Terminator.
AMY PEMBERTON AKA GIDEON
Altra interpretazione degna di nota è quella dell’attrice e doppiatrice Amy Pemberton che qui dà corpo (oltre che voce) a Gideon. A questo personaggio il compito di offrire una prima risposta al mistero relativo alla comparsa della “nuova Waverider” che ha costretto le Leggende a rimanere ancorate in questo passato.
Il modo con cui questa storyline verticale si sviluppa non è affatto male in quanto permette, anche ad Astra e Spooner, di avere un ruolo attivo all’interno della narrazione, facendo crescere ulteriormente i propri characters e creando maggiore empatia con essi. Rimane sempre però una traccia di eccessiva stucchevolezza nei dialoghi fra Spooner e la madre che rischiano di appesantire eccessivamente la narrazione. Rimangono inoltre parecchi buchi di trama che non è detto saranno colmati nelle prossime puntate.
PLOT TWIST, PLOT TWIST E… ANCORA PLOT TWIST
L’eccesso e il surrealismo d’altronde sono ormai la cifra stilistica di DC’s Legends Of Tomorrow, la quale si basa sempre di più sull’eccessiva parodizzazione dei propri personaggi protagonisti. Questa a volte funziona (la coppia Berhad-Gary, ad esempio, è ottima come linea comica dello show) altre volte no, come la pessima gestione di Zari resa ancora più irritante dalla “luna di miele” (in piena situazione di pericolo) di Sara e Ava.
Una parentesi che poteva benissimo essere risparmiata, soprattutto perché molto forzata allo scopo di imbastire il discorso sui “multiversi” (che verrà sicuramente ripreso nei prossimi episodi). Così come tutta la storyline verticale del “rapimento di Hoover” da parte di Al Capone con conseguente “scontro finale” che risulta abbastanza ridondante e prevedibile. Arrivato a questo punto, il pubblico non vede l’ora di arrivare alla fine per assistere al prossimo episodio (il 100°, diretto da Caity Lotz).
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Episodio di raccordo utile per imbastire ulteriormente trame e sottotrame orizzontali. Peccato che la continua ricerca di plot twist d’effetto e gli spiegoni irritanti rendano il tutto insopportabile. Puntata da vedere solo in attesa del 100° episodio.
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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!