Dopesick è il nuovo show Hulu, basato sul libro Dopesick: Dealers, Doctors and the Drug Company that Addicted America di Beth Macy, che può contare su un cast eccezionale: Michael Keaton, Peter Sarsgaard, Michael Stuhlbarg, Will Poulter, Kaitlyn Dever e Rosario Dawson.
Ma Dopesick è anche un interessante (nonché agghiacciante) spaccato sociale sull’esponenziale crescita della dipendenza dall’oppio e dall’eroina di una fetta sempre più numerosa di statunitensi.
Lo show parte dalle origini, presentandone gli elementi principali, romanzando dove necessario e riuscendo a colpire nel segno con la tragicità del problema.
Unica nota negativa, forse, è la consueta necessità per prodotti simili di saltare tra diverse linee temporali per presentare i fatti narrati.
UNA DOVEROSA SERIE DI PREMESSE
L’arrivo sul mercato dell’Oxycontin prodotto dalla Purdue Pharma nel 1996 rappresentò di fatto l’ultimo fattore necessario per dare il là ad un processo catastrofico.
A cavallo tra anni ’80 e ’90 i medici e gli ospedali venivano spesso e volentieri criticati (anche con servizi giornalistici ad hoc) del loro poco interesse nei confronti della gestione del dolore dei pazienti, spesso e volentieri lasciati doloranti piuttosto che aiutati sopprimere e contenere i loro patimenti.
Dolori, questi, essenzialmente cronici: in quegli anni, infatti, raggiungeva la mezza età la generazione definita come quella dei baby boomers che nel Dopoguerra, lavorando alacremente, aveva costruito un lunghissimo periodo di espansione economica per gli Stati Uniti.
Dottori più inclini a gestire il dolore; una generazione che si appresta a dover affrontare i propri dolori cronici avendo raggiunto la mezz’età; un nuovo medicinale che pare non crei dipendenza.
Un problema ben circoscritto attorno ad una classe sociale, inoltre: le persone che hanno iniziato a fare uso di eroina prima del 1980 erano per il 50% nere e per il 50% bianche; le persone che hanno iniziato a fare uso di eroina dopo il 1980 sono per il 90% bianche.
Da non sottovalutare inoltre tutto ciò che una crisi di questo tipo ha portato con sé: con il crescere della dipendenza sono aumentati i crimini, gli spacciatori di eroina portando ad un progressivo impoverimento e degradamento del tessuto sociale di piccole e grandi comunità.
DIVERSI SCENARI, MA ACCOMUNATI DALL’OXYCONTIN E DAL DUBBIO
Dopesick parte, come si diceva, dalle origini presentando quella che doveva essere un’idea rivoluzionaria da parte della Purdue Pharma, tramutatasi poi in una vera e propria debacle farmaceutica. Stuhlbarg interpreta Richard Sackler, imprenditore a capo della Purdue Pharma ed ideatore dell’Oxycontin.
Parallelamente alla porzione di trama riguardante Sackler, lo show prende in esame altri tre distinti scenari.
Il primo è quello di una piccola cittadina americana dove Keaton interpreta Samuel Finnix, medico di paese dove l’occupazione principale è la vicina miniera, mansione che dà lavoro al dottore visto che si trova spesso e volentieri a dover gestire dolori cronici dei vari minatori (tra cui Kaitlyn Dever).
Il secondo vede coinvolto il giurista Rick Mountcastle (Peter Sarsgaard) che inizia progressivamente a portare alla luce il problema della dipendenza da Oxycontin, sostenuto sia politicamente, sia dal precedente lavoro di un’agente della DEA (Rosario Dawson).
Il terzo scenario, direttamente collegato alla Purdue Pharma, vede coinvolto Bill Cutler (Will Poulter) che è uno dei rappresentanti assunto per girare le varie comunità come quella dove vive il dottor Finnix per riuscire a vendere l’Oxycontin e lanciarlo definitivamente sul mercato.
Tutti i vari personaggi sono accomunati da una iniziale reticenza nei confronti dell’Oxycontin prodotto dalla Purdue Pharma, salvo poi giungere alle proprie personali conclusioni (positive e negative) vedendolo in azione.
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“First Bottle” è un ottimo primo episodio che introduce lo spettatore alla crisi più grave degli Stati Uniti di cui, raramente, si sente parlare. Prodotti come Dopesick ed il recente Crisis aiutano a fare luce su un problema a cui ancora oggi non si è stati in grado di trovare una soluzione. Una crisi che sta mettendo in ginocchio sia le persone che hanno questa dipendenza dagli oppiacei, sia i parenti, sia intere comunità.
Francesco Costa, Questa è l’America: “Soltanto nel 2017 i morti (negli USA) da overdose sono stati 70.237, dieci volte il numero totale dei soldati caduti in Iraq e in Afghanistan dal 2001 a oggi, più di tutti i soldati morti in Vietnam, Iraq e Afghanistan messi insieme”.
Questa è la silenziosa crisi che attanaglia una classe sociale statunitense intera e che ancora oggi fatica ad essere presa in considerazione.
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.