Qualcosa forse sta cambiando con il terzo episodio di Extant, “Wish You Were Here”, forse stiamo facendo un passo avanti nella storia, forse il ritmo e la suspence stanno crescendo. Non si può dire che i problemi di Extant siano scomparsi, anzi, ma in “Wish You Were Here” almeno succede qualcosa rispetto agli avvenimenti triti e ritriti degli episodi precedenti. Avvertiamo sfumature in più nel rapporto di Molly e John – ci avevano promesso che Extant sarebbe stata anche una serie sulla famiglia -, loro si amano, questo è certo, il racconto della loro relazione acquista spessore.
Scopriamo che il motivo per cui Molly è partita per lo spazio era fuggire da una mancata gravidanza, scopriamo che John, per riempire il vuoto, aveva proposto alla moglie di “adottare” l’androide Ethan, crescerlo come figlio loro; finalmente è chiara l’origine di due dei nodi più importanti della serie.
Con queste poche sequenze marito e moglie vengono raccontati sotto una luce più umana, più vitale, che mancava fino ad ora: Molly, disperata e toccata nel suo essere donna, dice, “forse non siamo fatti per avere un figlio insieme”, ma l’uomo le risponde “la famiglia è ciò che ci circonda”, come a dire che sarebbero stati un nucleo familiare comunque. È stato subito chiaro, anche negli episodi precedenti, che John e Molly hanno una visione del mondo diversa, sia per quanto riguarda il concetto di Famiglia, che per quanto riguarda Ethan e la sua crescita. Mentre l’uomo è convinto della bontà del “figlio”, del suo progetto e che di fatto Ethan sia il loro bambino, la donna invece si mostra diffidente, o meglio non totalmente serena riguardo il piccolo robot dalle sembianze e dalle emozioni umane, che nonostante tutto resta suo figlio.
Questa digressione ci avvicina a Molly e John, l’idea che i due abbiano un passato, dei dolori nascosti, delle resistenze celate li rende più vicini a noi. “Wish You Were Here” si concentra sul primo giorno di scuola di Ethan, giornata importante per tutti i bambini, ancor di più per un androide che deve “immergersi” in tanta “carnalità”, ma anche sulla questione della gravidanza inattesa di Molly e su chi riporre la propria fiducia.
Se Extant ci mostra Ethan che si guarda intorno, prende le misure del mondo per scoprirlo, come fanno tutti i suoi coetanei, anche andando contro alle regole imposte dai genitori – a farci temere è tutta una letteratura e una filmografia fantascientifica in cui la Macchina ci è nemica e si ribella a noi -, dall’altra parte tesse intorno alla psiche tormentata di Molly una fitta ragnatela di angoscie, paure e allucinazioni (è convinta di aver visto Tim, il fratello di Marcus, il suo ex fidanzato) che la turbano. Funziona un po’ meglio questo episodio, forse perchè da una parte racconta un po’ di più, dall’altra infittisce i misteri – Cosa succede al corpo di Molly? Perché sotto la sua pelle qualcosa si muove? Dovrebbe fidarsi di Sparks? -, e costringe a porci delle domande, ci preoccupiamo per i personaggi a cui, da un momento all’altro, potrebbe capitare qualcosa di brutto.
PRO:
- La vicenda familiare di Molly e John
- Il piccolo Ethan che sta crescendo
- Sam che cerca di portare nel suo studio medico le analisi di Molly, mentre quest’ultima sembra affidarsi a Sparks
- Ancora molto è immerso nella nebbia
“Wish You Were Here” prende un po’ di più, molto è ancora poco chiaro e confuso, non in maniera affascinante e coinvolgente, Extant resta ancora per molti versi freddo e asettico.
Extinct 1×02 | 7.96 milioni – 1.5 rating |
Wish You Were Here 1×03 | 6.43 milioni -1.1 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.