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Fargo, essendo una serie antologica, si presenta ogni anno con nuovi personaggi e nuove storie, quasi del tutto staccate dalle annate precedenti ma mantenendo fisso, ovviamente, il luogo dove il tutto si svolge. La grande novità della terza stagione è che, apparentemente, manca totalmente un aggancio con le stagioni precedenti e con il film da cui è tratta la serie. Se la prima stagione era collegata al film e la seconda era collegata alla prima attraverso i personaggi della famiglia Solverson, questa terza stagione si preannuncia completamente distaccata dalle altre e ciò dimostra come questa abbia il potenziale per essere l’annata più libera e con meno limitazioni narrative.
Va però fatta una doverosa premessa vista la recente intervista (da cui prendiamo un estratto) rilasciata dallo stesso Hawley: “There are going to be connections, the way the first year was connected to the movie and the second year was connected to the first“. Anche se (al momento) non ci sono collegamenti tra i personaggi delle precedenti stagioni di Fargo, le ambientazioni e le tematiche principali e le caratteristiche dei personaggi sono i tratti comuni ed i segni distintivi della serie creata da Noah Hawley.
“The Law Of Vacant Places” introduce i protagonisti della stagione come ogni buona season premiere dovrebbe fare ed i protagonisti sono i fratelli Ray ed Emmit Stussy, entrambi interpretati da un ottimo Ewan McGregor. Emmit è il fratello “fortunato”, ricco e potente, e con potere anche sul fratello, ma il lato oscuro della sua fortuna viene subito rivelato quando Emmit decide di ripagare un benefattore che due anni prima gli aveva prestato dei soldi; Ray invece è un agente di custodia che ha una relazione con una sua “detenuta” con la libertà vigilata, Nikki Swango (Mary Elizabeth Winstead), ed è innamorato pazzo di lei tanto da ingaggiare un altro suo detenuto, Maurice Le Fay (Scoot McNairy), per rubare al fratello un francobollo (ultima eredità lasciata dal padre ai figli) per comprarle un anello di fidanzamento.
Proprio dal tentativo di furto del francobollo viene mostrato uno dei temi ricorrenti della serie: un’azione stupida che porta atroci e inaspettate conseguenze che servono inoltre da svolta per tutto ciò che accadrà in seguito. Infatti Maurice, sotto effetto di droga, sbaglia casa e bersaglio per il furto del francobollo e finisce per uccidere un anziano, che si rivela essere il nonno del figlio dell’agente di polizia Gloria Burgle (Carrie Coon), che subito inizia ad investigare. Ecco quindi che viene a ripetersi quella ciclicità degli eventi tanto cara a Fargo ed al suo showrunner: un omicidio, il tentativo di passarla liscia ed un agente di polizia che, imperterrita, conduce le indagini. A Fargo funziona così ed è infatti un altro dei tratti caratteristici che Hawley fa ritrovare.
Nella puntata, come da buon pilot, vengono dunque introdotti tutti i personaggi ma si dà maggior rilievo a quello di Ray, soprattutto in coppia con quello di Nikki, anche perché sono le loro vicende/azioni (e conseguenze delle loro azioni) che fungono da punto di partenza degli avvenimenti al centro della stagione e della loro violenta ed “assurda” escalation.
C’è però una innovazione in questa stagione e si trova tutta nello stile: tutte le scene sono caratterizzate da un tono più leggero, più ironico e con meno tensione per quello che sta per accadere. Inoltre non vengono mostrati il sangue e la violenza a cui Fargo ha sempre abituato i telespettatori e che, ad ogni modo, ci si aspetta molto presto di vedere nelle prossime puntate.
Come d’abitudine, il casting per i nuovi protagonisti è stato perfetto e in particolare Mary Elizabeth Winstead e Carrie Coon (apprezzabili in BrainDead e The Leftovers) riescono ad immedesimarsi molto bene nei ruoli di Nikki e Grace. Ewan McGregor conferma la sua bravura e ci si aspetta di veder approfondito in seguito anche il personaggio di Emmit.
Va però fatta una doverosa premessa vista la recente intervista (da cui prendiamo un estratto) rilasciata dallo stesso Hawley: “There are going to be connections, the way the first year was connected to the movie and the second year was connected to the first“. Anche se (al momento) non ci sono collegamenti tra i personaggi delle precedenti stagioni di Fargo, le ambientazioni e le tematiche principali e le caratteristiche dei personaggi sono i tratti comuni ed i segni distintivi della serie creata da Noah Hawley.
“The Law Of Vacant Places” introduce i protagonisti della stagione come ogni buona season premiere dovrebbe fare ed i protagonisti sono i fratelli Ray ed Emmit Stussy, entrambi interpretati da un ottimo Ewan McGregor. Emmit è il fratello “fortunato”, ricco e potente, e con potere anche sul fratello, ma il lato oscuro della sua fortuna viene subito rivelato quando Emmit decide di ripagare un benefattore che due anni prima gli aveva prestato dei soldi; Ray invece è un agente di custodia che ha una relazione con una sua “detenuta” con la libertà vigilata, Nikki Swango (Mary Elizabeth Winstead), ed è innamorato pazzo di lei tanto da ingaggiare un altro suo detenuto, Maurice Le Fay (Scoot McNairy), per rubare al fratello un francobollo (ultima eredità lasciata dal padre ai figli) per comprarle un anello di fidanzamento.
Proprio dal tentativo di furto del francobollo viene mostrato uno dei temi ricorrenti della serie: un’azione stupida che porta atroci e inaspettate conseguenze che servono inoltre da svolta per tutto ciò che accadrà in seguito. Infatti Maurice, sotto effetto di droga, sbaglia casa e bersaglio per il furto del francobollo e finisce per uccidere un anziano, che si rivela essere il nonno del figlio dell’agente di polizia Gloria Burgle (Carrie Coon), che subito inizia ad investigare. Ecco quindi che viene a ripetersi quella ciclicità degli eventi tanto cara a Fargo ed al suo showrunner: un omicidio, il tentativo di passarla liscia ed un agente di polizia che, imperterrita, conduce le indagini. A Fargo funziona così ed è infatti un altro dei tratti caratteristici che Hawley fa ritrovare.
Nella puntata, come da buon pilot, vengono dunque introdotti tutti i personaggi ma si dà maggior rilievo a quello di Ray, soprattutto in coppia con quello di Nikki, anche perché sono le loro vicende/azioni (e conseguenze delle loro azioni) che fungono da punto di partenza degli avvenimenti al centro della stagione e della loro violenta ed “assurda” escalation.
C’è però una innovazione in questa stagione e si trova tutta nello stile: tutte le scene sono caratterizzate da un tono più leggero, più ironico e con meno tensione per quello che sta per accadere. Inoltre non vengono mostrati il sangue e la violenza a cui Fargo ha sempre abituato i telespettatori e che, ad ogni modo, ci si aspetta molto presto di vedere nelle prossime puntate.
Come d’abitudine, il casting per i nuovi protagonisti è stato perfetto e in particolare Mary Elizabeth Winstead e Carrie Coon (apprezzabili in BrainDead e The Leftovers) riescono ad immedesimarsi molto bene nei ruoli di Nikki e Grace. Ewan McGregor conferma la sua bravura e ci si aspetta di veder approfondito in seguito anche il personaggio di Emmit.
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“The Law Of Vacant Places” introduce al pubblico i nuovi personaggi della stagione e mostra come l’intenzione sia quella di far convivere delle innovazioni con i tratti caratterizzanti e tipici di Fargo. Le aspettative e le potenzialità di questa stagione sono (al solito) molte e si ripongono molte speranze soprattutto nelle capacità degli attori e nella tagliente scrittura di Hawley: ci teniamo il Bless Them All per il futuro glorioso che verrà.
Palindrome 2×10 | 1.82 milioni – 0.5 rating |
The Law Of Vacant Places 3×01 | 1.42 milioni – 0.4 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.