Godfather Of Harlem 2×08 – Ten HarlemsTEMPO DI LETTURA 4 min

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Godfather Of Harlem 2x08 RecensioneDopo il freddo ritorno di “Man Of The Year” lo show di casa Epix torna a macinare pagine di sceneggiatura e storia. La creatura di Brancato e Eckstein riprende a raccontare i giochi di potere tra la Commissione delle Cinque Famiglie di Cosa Nostra e la nuova Ten Harlems, decisamente meno longeva della Commissione. Sullo sfondo c’è un ritrovato Malcolm X, abbastanza assente nell’episodio precedente, che torna sugli scudi a combattere la guerra dell’ipocrisia con la Nation of Islam.
In una puntata abbastanza lunga (55 minuti) c’è spazio anche per il ritorno di una preziosa storyline secondaria troppo accantonata finora: la morte di Lorenzo Bonanno. In casa Gigante i problemi sono infatti all’ordine del giorno, date le intercettazioni telefoniche che riceve la giovane Stella da parte dell’FBI. Tanta carne al fuoco nell’attesa di due episodi molto densi, aspettando il rinnovo per una terza stagione che tarda ad arrivare.

DOPPIO GIOCO E TRIPLO GIOCO


La trama principale dell’episodio riguarda il tradimento delle Ten Harlems a Bumpy Johnson, pre-annunciato nella cold open di puntata. I rapporti tra l’organizzazione di Bumpy e gli italiani sono ormai deteriorati. La Commissione, invidiosa del ricco accordo di Harlem con i francesi, trama di mettere l’uno contro l’altro tutti i boss membri delle Ten Harlems. Per raggiungere quest’obiettivo Bonanno convoca Sam Christian (Method Man) che, tradendo i suoi soci di colore, si sottomette ai bianchi rievocando analogie storiche di razzismo e schiavitù.
Dall’altra parte invece Nat Pettigrew (Elvis Nolasco) sta provando a vendere informazioni all’FBI riguardo l’organizzazione delle Ten Harlems. Bump sfrutta i due problemi che gli si pongono davanti per risolverli insieme. Ancora una volta si esaltano le qualità strategiche di Johnson, coadiuvato dal suo gregario Del Chance. Il tutto collima nel finale mozzafiato, in cui l’intero piano del personaggio interpretato da Forest Whitaker si rivela in tutta la sua brutalità, ponendo fine al patto delle Ten Harlems e lanciando un avvertimento agli italiani.

BENVENUTO, CAPITANO OMAR


Sul fronte NOI entra in scena un nuovo gradito personaggio, Captain Omar (Maurice Jones). Malcolm si trova al centro di una disputa legale, in quanto la sua abitazione è di proprietà della Nazione, con cui i rapporti sono ai minimi storici. La sua volontà di non abbandonare la sua dimora lo porta a parlare davanti alle telecamere, in diretta TV, quando lancia definitivamente una bomba contro il Primo Ministro Elijah Muhammad, accusandolo di avere figli da donne diverse (tra cui minorenni). Le accuse, veritiere, gli costano però la rottura definitiva e in sostanza una taglia sulla sua testa.
Il fratello Henry, in primis, sarebbe ben lieto di raccogliere tale taglia se non fosse per il Capitano Omar. Un vecchio amico di Malcolm chiamato dall’ambasciata di Chicago per indagare su colui che un tempo era il primo profeta della NOI, ed ora è un povero eretico rinnegato. Il dialogo tra i due è un gioco di sguardi e microespressioni, in cui due vecchi amici divisi dagli avvenimenti si ricordano di combattere dalla stessa parte. Il finale lascia presagire che Malcolm abbia comunque i giorni contati (o forse no), a causa delle scottanti verità rivelate. Una perdita, che se mostrata sul grande schermo, potrebbe costare molto all’economia dell’intera serie, date le splendide interpretazioni fornite da Nigél Thatch.

VECCHIE RUGGINI


Dietro le grandi macchinazioni delle Ten Harlems e la Nation of Islam si muove qualcosa di grosso. Come Costello confessa a Bumpy la Commissione è sul punto di sgretolarsi, nonostante la pace (apparente) tra Chin e Bonanno. Ciò che però nessuno sa è che in realtà Joe Bonanno non ha mai perdonato a Gigante la morte del piccolo Lorenzo e medita vendetta, la quale sarà più fredda del previsto. Le rivelazioni della morte di Lorenzo Bonanno risalgono addirittura alla prima stagione, in cui Chin aveva addirittura provato ad incolpare Bumpy.
La realtà è che tutto ciò non è mai andato giù a Bonanno, e presto si scatenerà un putiferio nel clan Gigante, che deve far fronte anche alle stupidaggini commesse da Stella. Mandato via il povero Ernie, Stella rimane da sola a cercare di mettere involontariamente i bastoni fra le ruote a Chin, che adesso avrà alle calcagna anche l’FBI e Morgenthau.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Filmati di repertorio di Malcolm X
  • Finalmente torna in auge la morte di Lorenzo…
  • Doppio e triplo gioco nel piano di Bumpy
  • Il Capitano Omar con Elise
  • Nigél Thatch è il valore aggiunto che non ti aspetti
  • Finale al cardiopalma: addio Ten Harlems
  • …  finita troppo tempo nel dimenticatoio
  • FBI fin troppo puntuale nel cercare Stella dopo che si è sporcata le mani: forzatura?

 

Dopo una ripresa abbastanza sottotono Godfather Of Harlem torna ai livelli di sempre, preannunciando grandi cambiamenti nel rush finale.

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Giovane musicista e cineasta famoso tra le pareti di casa sua. Si sta addestrando nell'uso della Forza, ma in realtà gli basterebbe spostare un vaso come Massimo Troisi. Se volete farlo contento regalategli dei Lego, se volete farlo arrabbiare toccategli Sergio Leone. Inizia a recensire per dare sfogo alla sua valvola di critico, anche se nessuno glielo aveva chiesto.

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