Grey’s Anatomy 10×05 – I Bet It StungTEMPO DI LETTURA 4 min

Si può dare il 100% di noi stessi sempre, in ogni occasione, in qualsiasi cosa facciamo? È un problema che chiunque si pone prima o poi. Un po’ tutto l’episodio di questa settimana sembra girare intorno a questo quesito, persino il caso medico del giorno. È impossibile rimanere impassibili di fronte a una donna che è pronta a dare il 100% di se stessa alla sorella malata e senza rispetto per la propria incolumità. Questo è stato, finora, il caso medico che mi ha toccato di più. Insomma, è disumano non far andare una bambina in bicicletta perché rischia di rovinare parti del corpo che potrebbero servire alla sorella!

Ma ci sono due personaggi su cui mi vorrei concentrare: Meredith e la Bailey. La Grey si trova ad affrontare un problema che tutte le donne in carriera che sono anche madri si trovano ad affrontare: come conciliare un lavoro a tempo pieno e l’accudimento dei figli. Meredith vuole fare tutto, vuole essere sia un ottimo chirurgo che un’ottima madre. La tematica affrontata è piuttosto delicata e importante, che mi tocca in prima persona in quanto donna. È assurdo e vergognoso che, ancora oggi, siamo noi donne a dover fare delle rinunce in campo lavorativo per stare dietro ai figli. Non è questo il luogo dove discutere di questo genere di cose, sicuramente, ma non ho davvero mandato giù il fatto che è stata Meredith a dover rinunciare a un’operazione alla quale voleva partecipare e non Derek.
La Grey giustamente si arrabbia con Derek, per questo, colpita anche da quello che le ha detto Cristina che aveva tutte le ragioni del mondo a volere un chirurgo concentrato al 100% sull’operazione, ma che ho trovato un po’ troppo dura nei confronti dell’amica. È giusto anche che Meredith riveda le sue priorità ed è giusto che voglia stare vicino ai figli allo stesso modo in cui vuole essere un chirurgo all’avanguardia, quello che non trovo giusto è che, nella coppia, sia stata l’unica a doverlo fare. Se Meredith è chirurgo e madre, anche Derek è chirurgo e padre.
Potrei aver interpretato male, sicuramente, ma da Shonda mi aspettavo di vedere la questione trattata in modo diverso. Ciò nonostante sono particolarmente apprezzabili le scene dedicate all’organizzazione familiare dei McDreamy, che sopravvivono grazie al fondamentale aiuto di Callie. Ora come faranno senza la Torres, che ha finalmente deciso di riprendere a vivere la sua vita? Certo è che fa un certo effetto vedere Meredith alle prese con merende da principesse e pannolini, quando nelle prime stagioni a malapena riusciva a portare avanti una relazione, spaventata dal troppo impegno. Meredith, come Cristina e Alex, è maturata in modo incredibile. Uno dei più grandi meriti di Shonda è l’aver creato dei gran bei personaggi.

L’altra riflessione che vorrei fare riguarda un’altra donna che, un tempo, era di carattere (e che carattere!): Miranda Bailey. Sto facendo, in questi giorni, una “Grey’s Maratona” e mi sono resa conto che un po’ tutti i personaggi sono cambiati nel corso delle stagioni, tutti in meglio. Tranne la, ormai non più, Nazista, che non ha più il polso che aveva una volta, sia come medico, che come persona. Mi dispiace dirlo, perché è un pilastro importante per Grey’s Anatomy, ma non è più la Bailey di una volta, in senso negativo. È completamente succube di Richard, che sicuramente non è il miglior paziente del mondo. È accondiscendente, asseconda il suo mentore in tutto e per tutto, non riuscendo a dare il 100% come medico. Capisco le esitazioni degli specializzandi, intimoriti dall’autorità che Richard ancora esercita nell’ospedale, ma la Bailey che mi ricordo avrebbe preso a calci in culo (scusate il francesismo) Richard, se fosse servito a convincerlo a collaborare per la sua guarigione.

La parte divertente dell’episodio, invece, riguarda Jackson e Stephenie, che vengono beccati da Catherine in atteggiamenti piuttosto intimi nella stanza del medico di guardia. Catherine è un personaggio che mi è indigesto, ma è stato piuttosto divertente vederla torturare la povera Stephenie, che, pur in soggezione, non si è fatta mettere completamente i piedi in testa dalla signora Avery.

Siamo alla decima stagione, quindi tanto di cappello ad autori, sceneggiatori e cast. Mi piace l’attenzione che riservano alle storyline dei personaggi. Mi è piaciuto molto come il caso medico del giorno si sposasse perfettamente con la tematica affrontata dell’episodio: Donna donava tutta sé stessa, in senso fisico, alla sorella, in quanto nata per assisterla, mentre Meredith si chiede come fare per dare il 100% come medico e come madre. Si storce il naso, però, nel vederla annaspare. Sarò di parte, ma vedere che lei si preoccupa dei figli, mentre il marito sta in sala operatoria proprio non mi va giù! Shonda, questa non te la perdono!