Nella recensione del finale della scorsa stagione si faceva notare come Grey’s Anatomy ed il suo pubblico necessitasse di una boccata d’aria fresca, qualcosa di nuovo e di apparentemente lontano dalla pandemia che anche nella vita vera sta permeando la quotidianità di chiunque. Come riuscire a superare un’impasse narrativo di questo tipo?
Krista Vernoff gioca sul semplice e sceglie una linea narrativa interessante e funzionale. Per semplificare la storia, infatti, Grey’s Anatomy si proietta in una realtà dove il Covid-19 è semplicemente un ricordo e i vaccini sono stati di estremo aiuto per debellarlo. Una boccata d’aria fresca, come si diceva, che permette agli sceneggiatori di riprendere sulle problematiche principali dello show senza dover spendere ulteriore tempo parlando del Coronavirus.
NUOVI VOLTI, NUOVI PROGETTI
Il pubblico si ritrova di fronte, infatti, a diversi elementi interessanti: Meredith è in visita in una struttura medica che ha dedicato un’ala dell’edificio alla madre; Hayes sta venendo lentamente introdotto all’interno delle meccaniche narrative; il Grey-Sloan è alla ricerca di nuovi strutturati per trovare una soluzione all’emorragia medica avvenuta nel precedente finale di stagione; Amelia e Link si ritrovano ad un vero punto di snodo della loro relazione; Jo in versione Britney Spears 2007; Owen e Teddy coppia felice. Una sceneggiatura che stuzzica lo spettatore con questa prima puntata, uno schema che già in passato aveva tradito le attese ed aveva dato solo false speranze al pubblico. Ma volendo dare fiducia per l’ennesima volta allo show della ABC, qualche spunto interessante ci sarebbe.
Meredith non è stata invitata solo perché figlia di Ellis, ma perché David Hamilton sta cercando di convincerla di salire a bordo al suo progetto medico: una cura per il Parkinson. Un progetto avveniristico ed interessante che potrebbe far uscire dal torpore medico Meredith ormai lontana da diverse stagioni dai fasti e dai molteplici premi vinti durante la propria carriera medica.
Volti nuovi al Grey-Sloan significa nuovi personaggi con i quali far entrare in conflitto la trama e creare nuove dinamiche. E, anche qui, si tratterebbe di togliere quella patina di polvere ormai depositatasi su Grey’s Anatomy, fermo da diverso tempo anche sotto questo punto di vista.
Amelia e Link, nonostante la tediosità del continuo tira e molla tra i due, potrebbero portare in scena un arco narrativo interessante se il loro allontanamento non fosse definitivo ma bensì una prima tappa di una evoluzione ben più studiata. Ma c’è diverso lavoro da fare.
I SOLITI DETTAGLI NEGATIVI
Parallelamente agli spunti interessanti ce ne sono altri che lasciano, purtroppo, un po’ allibiti. Il primo riguarda Jo, ridottasi uno straccio nel giro di pochissimo tempo ed occupata a gestire Luna alla bene e meglio. Sicuramente il ruolo di madre è un qualcosa di nuovo per Jo (che ricordiamo aver scoperto prima le origini della sua fortuita nascita e poi essere stata abbandonata da Alex per volere di trama), ma c’è molto da lavorare se non si vuole ridurre il personaggio interpretato da Camilla Luddington una mera macchietta comica all’interno dello show.
Il matrimonio tra Owen e Teddy sarebbe la notizia più bella di questo mondo rappresentando, forse, la fine di una serie di sfortunate scelte personali che hanno coinvolto Owen fin da quando ha messo piede all’interno di Grey’s Anatomy (quinta stagione, giusto per contestualizzare) decidendo che sì, Cristina Yang poteva essere una persona interessante da frequentare. Da lì in poi una caduta nel vuoto all’interno del baratro delle relazioni inutili più profondo che si possa concepire. Tutto bello, quindi, se non venisse trasformato in una sorta di show grottesco e surreale dove un gruppo di ciclisti investe ed uccide il prete che stava celebrando il matrimonio. Se credete che quanto scritto sia senza senso beh, pensate che gli sceneggiatori di “Here Comes The Sun” hanno pensato potesse rappresentare uno spunto narrativo interessante dal quale poter ripartire.
Come detto, c’è molto lavoro da fare, ma sembrano esserci anche alcuni elementi che potrebbero rivelarsi interessanti. Ma si tratta pur sempre di Grey’s Anatomy, quindi sarà molto difficile che tutto fili liscio come l’olio. I primi intoppi sono già all’orizzonte.
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“Here Comes The Sun” è un primo episodio decisamente introduttivo anche per via del suo ruolo, ossia quello di chiudere la porta narrativa della sottotrama “Covid-19” per dare spazio a qualcosa di nuovo. Nuovi volti, nuove dinamiche, nuovi progetti: una ripartenza che ispira fiducia, nonostante tutto.
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.