Grey’s Anatomy 18×03 – Hotter Than HellTEMPO DI LETTURA 4 min

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Grey’s Anatomy 18x03Kate Walsh: “Dr. Addison Montgomery is coming back to Grey-Sloan Memorial Hospital and I’m so excited to be home again, joining Shonda, Ellen and the rest of the incredible cast.”

3 Settembre 2021.
Kate Walsh compare a sorpresa sulla pagina Instagram di Grey’s Anatomy annunciando a gran voce una notizia sensazionale: la dottoressa Addison Montgomery sarebbe tornata a Seattle.
Da allora, i fan di Grey’s Anatomy (e i nostalgici di Private Practice, la serie spin-off dedicata a Addison e conclusasi dopo 6 stagioni nel 2013) non aspettavano altro che vedere uno dei personaggi più amati dello show tornare nei corridoi del Grey-Sloan Memorial Hospital (all’epoca ancora Seattle Grace) nel già annunciato terzo episodio di questa stagione.

IL RITORNO DI ADDISON MONTGOMERY


I’m Dr. Addison Montgomery and you must be the group that’s screwing up the program. (Addison – 18×03)

L’attesa non è stata vana: il ritorno di Addison è avvenuto in pompa magna, proprio come ci si aspettava, riportando a galla tante emozioni sopite da tempo.
‘Hotter Than Hell’ è il titolo scelto per l’episodio (diretto oltretutto da Chandra Wilson) e non potrebbe essere più azzeccato: c’è un’ondata di caldo a Seattle e la “Regina degli Inferi” Addison è tornata. Anche con un bel riferimento al passato: la prima frase da lei pronunciata è un chiaro omaggio a uno dei momenti più iconici dello show, durante la sua prima apparizione nella serie.
Ma cosa ci fa Addison a Seattle dopo tutto questo tempo? Prima di tutto, per una sperimentazione clinica relativa ai trapianti uterini, ma anche perché la Bailey e Webber vogliono coinvolgerla nel loro rinnovato programma di istruzione per specializzandi.
E sono proprio gli specializzandi a scambiarsi pettegolezzi sugli eventi che furono che provengono da un passato quasi ‘mitico’ che i fan sicuramente ricordano. E si tratta anche di un modo originale e intelligente per far riaffiorare alcuni aneddoti passati.

I’m Addison Sheperd and you must be the woman who’s been screwing my husband.(Addison – 1×09)

LA SCENA IN ASCENSORE


L’episodio scorre veloce, tra un guasto all’impianto di aereazione e tutte le conseguenze che ne derivano. Tuttavia, il fulcro della puntata si concentra in una singola scena, evocativa e significativa. Meredith e Addison si ritrovano in ascensore, il luogo in cui storicamente è stato scelto di ambientare la maggior parte dei momenti più emozionanti del medical drama.
Per tutto il corso dell’episodio, infatti, non era stato ancora nominato il ‘grosso elefante’ nella stanza, o piuttosto, la sua assenza: Derek Shepherd. E la scena che ne consegue è così ben collaudata e costruita che non avrebbe potuto essere resa in modo migliore.

Addison: “I thought coming back here to Seattle, to Grey-Sloan, that he’d be here… that I’d be able to feel that he was still here, with things that he loved, with people that he loved, but he isn’t, and it’s real. He’s not here. And I’m really sorry to be doing this in front of you because you were the one who had to go through it.
Meredith: “Addison, he is here, and he’s in his children, and they are very real, and I would love for you to come and meet them.

Con questa scena, Grey’s Anatomy dimostra che dopo diciotto stagioni può ancora regalare alcuni momenti epici e può farlo solo ritornando alle origini e ai personaggi più amati in assoluto. Dopo una stagione 17 inchiodata nell’impasse generato dalla ‘bolla Covid-19’, pare che anche gli autori abbiano deciso di rimboccarsi le maniche e darsi di nuovo da fare. Il cambiamento è nell’aria, chiaramente esplicitato già dalla Bailey e da Webber nei primi due episodi della nuova stagione. Ci vuole un ritorno alle origini e alla vera essenza dello show, cosa che non avveniva ormai da anni.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il ritorno tanto atteso di Addison Montgomery
  • La battuta di esordio
  • La scena in ascensore
  • Alcune storyline marginali offuscate
  • Nessun riferimento a Private Practice

 

Grey’s Anatomy continua la sua rinascita dalle ceneri con un episodio Addison-centrico che ha il profumo delle prime stagioni dello show. Le storyline più marginali vengono offuscate, ma per una giusta causa. Questa autocelebrazione e l’esplicitata voglia di tornare alle origini (con le rispettive autocitazioni e dinamiche degli inizi) fa certamente piacere ad un pubblico ormai saturo di scelte scontate, poco interessanti e poco intelligenti. Sembra incredibile che lo stesso team che ha scelto di lasciare Meredith in panchina per una stagione intera (per poi riassumere mesi in un finale di stagione a dir poco imbarazzante) abbia saputo omaggiare in modo così dignitoso il ritorno più atteso. Dopotutto, è il Grey-Sloan, i miracoli possono sempre accadere.

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