How I Met Your Mother 9×08 – The LighthouseTEMPO DI LETTURA 6 min

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I Fari: mitologiche strutture che si materializzano praticamente sempre nei momenti clou dei film hollywoodiani e qualche volta, come in questo caso, in qualche serie tv. Nei fari succedono le cose più improbabili: Homer e Marge fanno la pace dopo una delle solite litigate, in The Ring ne viene inquadrato uno per descrivere il luogo della sepoltura di Samara e anche ne “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino -film che ci rappresenterà agli Oscar 2014- uno di essi viene reso parte di un ricordo d’infanzia.
Un faro però può anche essere preso a pretesto dagli autori di un serial come HIMYM per poter simboleggiare (per l’ennesima volta a dir il vero) la solitudine del protagonista che, nonostante ci provi ormai da otto anni, proprio non riesce a incontrare la ragazza giusta. Ted infatti in questa ottava puntata vuole visitare il Lighthouse di Farhampton e viene convinto da Lily a portare anche Cassie, amica d’infanzia di Barney che aveva incontrato la sera prima durante la cena in hotel, senza ovviamente con questa combinare qualcosa. Ebbene, Lily convince Mosby ad “accontentarsi”, ad accettare finalmente ciò che l’Universo gli propone senza essere troppo esigente,  perchè la persona giusta non esiste e quindi tutti ad un certo punto devono prendere la palla al balzo con chi capita. Ovviamente i risultati sono pessimi. Diciamo pure che sotto il profilo della sua storyline, Ted in questo episodio ha replicato il lagnoso uomo che si piange addosso per la non riuscita vita privata, vittimizzando sull’essere un povero ragazzo sfortunato che a 34 anni ancora non è riuscito a trovare l’anima gemella. Ergo, niente di nuovo sotto il sole. È sul finale però che noi spettatori capiamo finalmente il perchè di questa ennesima manfrina: il Lightouse di Farhampton sarà il posto in cui lui farà la proposta di matrimonio alla futura Mamma. Ecco perchè questo si rivela un episodio importante sotto il punto di vista narrativo.
Qualche passo in avanti lo troviamo anche andando a parlare di Robin, che in tutti questi anni ha citato poco e nulla la propria madre. Difatti, se del padre sappiamo molto, della madre l’unica cosa che conosciamo è che giungerà a momenti all’hotel. Dopo qualche minuto scopriamo però che  per una tremenda paura di volare, la stessa preferirà evitare di presenziare al matrimonio della figlia. Il tutto narrato per confrontare il genitore naturale della Scherbatsky con Loretta, sua futura mother-in-law, che ha sempre rappresentato per noi la tipica madre-amica dei figli, quella libertina che anche se ti trova con uno spinello in camera non dice niente anzi, magari ti fa compagnia. Da come noi spettatori eravamo rimasti (in particolare, dalla 9×05, “The Poker Game“), lei e Robin a poche ore dalle nozze hanno avuto qualche incomprensione, e da una semplice partita di poker si era scatenata una guerra. Guerra che qui continuerà a suon di uova strapazzate ma poco importa, la cosa essenziale è il messaggio che ne deriva, ovvero che Robin, nonostante i suoi mille problemi dovuti alle figure genitoriali potrà sempre contare su Loretta come se fosse sua madre, e non soltanto una suocera. (Comunque sia tranquilli, gli autori hanno più volte affermato che prima della conclusione del serial vedremo finalmente il volto della sua madre naturale.)
Sarebbe inoltre opportuno sottolineare la grande ombra che copre l’intera cerimonia di nozze: l’impossibilità da parte dei futuri sposi di avere dei figli. Seppur narrata con lo spirito comico che contraddistingue questo show, la parentesi che viene fatta a proposito della sterilità di Robin è più seria di quanto sembri. Perchè fino ad ora non sapevamo come Barney ne era venuto a conoscenza e che, per amore della propria donna, aveva deciso di rinunciare alla paternità. Che lui non sia più il rimorchiatore assennato di qualche tempo fa è un dato di fatto, ma gli autori riescono comunque a mantenerlo ad un livello più che discreto (grazie comunque ad una magnifica interpretazione di Neil Patrick Harris), trasformandolo nell’uomo innamorato e capace di sacrificarsi per la propria amata. Insomma, sicuramente un cambio di rotta per questo personaggio, che però non dispiace affatto.
Un altro siparietto abbastanza divertente è quello tra Marshall e Daphne che, seppur conduce ad un maggior rapporto tra i due che nelle ultime puntate si era un po’ affievolito, li porta a ritrovarsi nei pressi di quel di Cleveland per passare la notte a casa della madre di Ted. Il giorno dopo alla coppia si aggiunge Clint, che li accompagnerà per qualche tempo in macchina. Essendo mai stata una grande estimatrice di quest’ultimo personaggio, sinceramente non ho capito quale potesse mai essere l’utilità di inserirlo in una puntata del genere. Tuttavia, come abbiamo già detto, in questa stagione c’è una continua presenza dell’addio imminente che questo telefilm darà a tutti noi a Maggio, ed è anche comprensibile che Cristine Rose (Virginia) e Harry Groener (Clint) abbiano voluto salutarci a modo loro. Altra ragione per la loro presenza mi dispiace, ma non riesco proprio a trovarla.
Permettetemi di concludere con quel faro che solo due anni più tardi sarà scenario della proposta di matrimonio di Ted alla futura Mamma. È possibile in questo periodo leggere il commento di molti che credono che una volta incontrati i due, il telefilm non avrà altra scelta che terminare. Ebbene, Thomas e Bays hanno appena dimostrato che la presenza della Madre si può verificare in molti modi: non esistono solo flashback insomma, ma anche flashforward. Inoltre, e questo è bene ricordarlo, siamo ormai alla nona puntata su 24 che andranno a comporre la stagione e, per ora, solo Lily tra i protagonisti l’ha incontrata. Insomma, punto positivo è -e sarà per tutto questo anno- la presenza della Milioti nella storyline, perchè se ormai siamo abituati al piangersi addosso di Ted, della futura Sig.ra Mosby sappiamo ancora poco.

 

PRO:

  • Mom’s back and Ted’s proposal: “è come tornare indietro nel tempo”.
  • Lo sguardo di Ted alla risposta “Nessun tipo di musica mi piace” di Cassie.
  • “Thank you, Linus!”
  • Il modo in cui si parla dell’infertilità di Robin.
  • Maggiore interazione Marshall-Daphne.
  • Il ritorno di “I’m gonna be (500 miles)” dei Proclaimers.
  • “Wow… Questo posto è bellissimo… Non so come si possa migliorare una vista del genere…”
    “Beh, io ci provo..”
CONTRO:
  • Ennesima scena di Ted e di una ragazza qualunque e sua successiva lamentela sull’aver “già utilizzato con ragazze sbagliate i fari che gli sono stati assegnati in questa vita”. Ci sono state ben 8 stagioni su questi suoi pensieri, ora andiamo oltre.
  • Clint: non avendo mai particolarmente amato questo personaggio, trovo inopportuna la sua presenza nella storyline di Marshall.

 
Una puntata, in conclusione, divertente e che fa impiegare bene quei venti minuti di visione. Certo, non siamo ai livelli di qualche stagione fa e in molte scene è visibile l’addio dato dagli autori e dagli attori ad un serial che ha reso loro tanto successo, ma comunque rimane sopra la sufficienza perchè riesce a emozionarci come pochi telefilm fanno al giorno d’oggi.
La proposta di Ted è stato sicuramente un grosso punto a favore di questa puntata: ci piace sapere, dopo otto lunghi anni, come andranno le cose tra lui e quella fantomatica Mamma. È giusto dare anche a lei, dopo tutto questo tempo, l’attenzione che merita.

 

VOTO EMMY

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