Un Ted ormai cinquantenne ci aveva già avvertito alla prima stagione: iniziano ad esserci solo problemi dopo una certa ora. Certo, in quel caso il riferimento andava alla notte in cui provò a tradire l’allora ragazza Victoria con Robin, ma il succo del discorso oggi come ieri è lo stesso: vi sono regole da rispettare se si vuole evitare di finire nei guai.
In particolare, questa quindicesima puntata della nona stagione è suddivisa in due storie che avvengono contemporaneamente e che, appunto, hanno in comune ciò che di brutto può avvenire il mattino presto: la prima riguarda Lily e Marshall, la seconda coinvolge Ted, Barney e Robin.
Mancano poche ore al tanto atteso matrimonio dell’anno (2013, of course) e Marshall e Lily si ritrovano a discutere finalmente sull’immediato futuro. Sappiamo che i coniugi Eriksen hanno un modo tutto loro di litigare: ogni volta che viene detto qualcosa di orribile, o viene ad esserci un imprevisto, dichiarano la “pausa”. Così come avvenne sette anni fa, quando lei doveva decidere se andare o meno a San Francisco (e, nel caso, rompere il fidanzamento) anche stavolta è prevedibile che vi sia un grande litigio in arrivo e, quindi, per iniziarlo, bisognerà pur terminare questa pausa. Dopotutto diciamolo, questa storia dell’Italia-non Italia dura dal Season Finale dello scorso Maggio; Thomas&Bays hanno aspettato fin troppo per mostrarci come va a finire tra i due. Bisogna però dire che il dialogo tra Marshall e Lily è molto realista e, quindi, decisamente apprezzato. Non che sia stato giusto tirare di nuovo fuori dopo sette anni la questione California, però ammettiamolo, tutti noi ci siamo chiesti almeno una volta cosa sarebbe accaduto se la Aldrin avesse ottenuto successo al corso d’arte. Non sarebbe più tornata a New York mettendosi l’anima in pace sulla sua vita privata? Avrebbe continuato a pensare a Marshall? Per questo motivo, e nulla di più -sia ben chiaro- trovo giusto da parte degli autori aver ricordato quella partenza. Per contro, è questo è certo, il motivo che ha spinto Marshall a rimembrare fatti risalenti ad anni fa non è assolutamente onesto: egli ha affermato che le sue esigenze vengono prima delle passioni della moglie in quanto, parole sue, il suo è soltanto un hobby. Ecco, credo che qualsiasi donna a tale parole reagirebbe esattamente come ha fatto Lily: andandosene. L’arte è sempre stato il suo sogno, il marito sa bene che non è soltanto un interesse passeggero e superficiale, e l’aver ripreso in ballo azioni del passato non fa certo onore a quel Marshmallow che noi tutti abbiamo imparato ad amare in questi anni per la innegabile bontà d’animo. Tale meschinità non è giustificabile nemmeno col fatto che lui davvero ci tenga a fare il giudice per salvare l’ambiente.
È evidente però che tale lite è stata proposta per aprire la strada alla prossima puntata (che si chiamerà How Your Mother Met Me) e che, è evidente, porterà ad un qualche incontro tra i protagonisti. C’è da scommettere, infatti, che Lily abbia chiamato proprio la futura moglie di Ted per venirla a prendere all’hotel anche se, per esserne certi, dovremo attendere un altro po’.
Per quanto riguarda il secondo racconto di questo episodio, anche se Barney non era il fulcro della puntata, è certo che sia comunque riuscito a catalizzare su di sé l’attenzione per metà del tempo. Dopotutto con un personaggio del genere si cade sempre in piedi, e gli autori lo sanno bene; ecco spiegato perchè se anche non si possono più citare le varie tattiche di rimorchio (causa fidanzamento di Mr. Stinson), basta mutare di poco le caratteristiche del personaggio per portare il divertimento al pubblico. Tutto parte dal fatto che, se nel corso degli anni egli ha bevucchiato (e parecchio), questa volta riesce a raggiunge un nuovo stadio: il Truth Serum Drunk. Basta dunque fargli una qualsiasi domanda e lui non può che rispondere con la verità. Occasione che viene subito presa al volo da Ted e Robin che quindi ne approfittano per chiedergli cose a cui in otto anni non hanno ricevuto risposta. Soprattutto l’attenzione viene attirata sul tipo di lavoro che Barney svolge che, come sappiamo, non è mai stato chiarito a noi spettatori attenti. Anche qui, come per Marshall e Lily, arriva il tempo di una reminiscenza: si è ricordato di quel 1998, ovvero l’anno in cui il ventitreenne-hippie Barney veniva scaricato da Shannon, suo primo amore, per un uomo d’affari più grande. Fu allora che decise di “diventare fantastico” e di chiedere proprio al business man in questione (che di nome fa Greg) come vivere la vita. Iniziò dunque a lavorare per la GNB avendo, si viene a sapere oggi, funzione di prestanome per attività poco lecite dell’azienda, ovvero PLEASE (Provide Legal Exculpation And Sign Everything). Ringraziamo gli autori per questa perla che, assieme ad altri elementi, ci permettere di credere che davvero tutto nella vita abbia un senso, anche se in quel momento non sembra. Verrà difatti spiegato poi il vero motivo per cui Barney va a lavorare proprio dall’uomo che gli ha causato tanti problemi, andando a chiudere un cerchio con una spiegazione che noi aspettavamo da un bel po’ di tempo.
Ricapitolando, entrambe le avventure principali dell’episodio si rifanno a puntate della prima stagione; difficile non cogliere l’adulazione -di chi scrive- per un pubblico fedele da ben nove anni e che, attraverso giudizi non sempre positivi (soprattutto negli States), continua a criticare la scrittura degli episodi degli ultimi periodi, tirando proprio ad esempio i primi anni, in cui al posto di addii e malinconie (che ci sono ora), si rideva e ci si divertiva. HIMYM è un serial mutato, ciò è visibile, e c’è chi apprezza di più e chi di meno. In questo caso, sembra che riportare in auge frasi e storie di anni fa sia stato un accordo tra chi ama il vecchio e chi ama il nuovo.
Infine, bisogna sicuramente dare nota a quel flashforward con la Mamma che apre e chiude l’episodio: l’entrata in travaglio del secondo figlio. Da un po’ di tempo gli autori avevano detto che questa sarebbe stata la puntata in cui avremmo conosciuto i nomi dei ragazzi, di quei poveri teenager che da tempo indefinito ascoltano le storie del padre seduti sul divano. Promesse rispettate dunque: Penny e Luke ci sembrano un buon compromesso rispetto alle aspirazioni che Ted aveva (di chiamarli Leila e Luke, per riprendere il film che più di tutti ama) e le aspettative della madre, che sembra alquanto saggia. Inoltre, in America, c’è chi ha già affermato un riferimento, per quanto riguarda il nome della figlia, a quell’episodio della seconda stagione chiamato “Lucky penny”, in cui un Ted ancora giovane perde il volo necessario ad un colloquio di lavoro fuori città. Dopotutto, se lui avesse ottenuto quell’incarico non avrebbe mai incontrato la Madre, stravolgendo dunque i piani del destino. Ovviamente, queste al momento non sono che supposizioni.
- Gli stadi di ubriachezza di Barney.
- La (futura? passata?) vendetta di Mr.Stinson con, sullo sfondo, la canzone del video del Possimpibile.
- ” Oh, please.”
- Finalmente un chiarimento tra Marshall e Lily: c’hanno fatto aspettare fin troppo.
- Il flashforward della nascita del piccolo Luke e il ritorno della Mamma.
- I riferimenti alla prima stagione: un modo da parte degli autori di dare l’addio a quei momenti.
- Ci ha fatto piacere, per carità, ricordare avventure delle passate stagioni. Non era però un po’ troppo? Ci sono episodi di HIMYM che brillano per la novità nella storia.
È ovvio che però l’episodio perde in parte la sua eccellenza perchè si trascorre troppo tempo a ricordare eventi del passato, a dispetto di altre puntate con storie “nuove”, appartenenti a questa stagione.
Slapsgiving 3: Slappointment In Slapmarra 9×14 | 8.57 milioni – 3.0 rating |
Unpause 9×15 | 8.76 milioni – 3.0 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.