I Am The Night 1×01 – PilotTEMPO DI LETTURA 4 min

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C’è sempre qualcosa di strano nel momento in cui una rete televisiva via cavo mette sotto contratto un attore di grande calibro per recitare in una mini-serie. Nel caso specifico di I Am The Night probabilmente i nomi suonano in maniera ancora più particolare in quanto a produrre lo show è TNT, senza dubbio non un’emittente conosciuta per gli ottimi show, e a recitarci è Chris Pine, star consolidata apparsa nel reboot di Star Trek, nell’adattamento di Wonder Woman e in Hell Or High Water.
Purtroppo il rischio che lo show si trasformi in una passerella per l’attore principale, senza dubbio il personaggio più interessante e particolare presentato nel pilot, pare molto alto dopo i primi cinquantacinque minuti messi in scena. La concentrazione sulla sua figura raggiunge a tratti livelli di centralità eccessivi, la recitazione rimane a livelli molto buoni ovviamente, ma al momento è difficile inquadrare l’anima dello show, più concentrato sulle peculiarità di un personaggio molto anni ’90 come impostazione.
Il riferimento alla sua storia ad opera di uno dei suoi colleghi, a dire il vero abbastanza sbrigativo all’interno della puntata tra l’altro non lascia ben sperare per il futuro, il suo coinvolgimento in un affare lungo e complicato suggerisce un ulteriore distacco dalla vicenda e una concentrazione ancora più spiccata nei confronti del protagonista, già catalizzatore di una grande percentuale di attenzione.
Il resto della puntata si concentra sulla figura di quello che dovrebbe essere il vero main character Fauna Hodel, interpretata da India Eisley. Una backstory non troppo affascinante la sua a dire il vero, molto concentrata su problematiche razziali già riviste e oggetti di riferimento in tantissimi show presenti sulla scena attuale, il contesto cambia nel momento in cui la ragazza, inizialmente introdotta col nome di Pat, scopre la verità sul proprio conto.
La madre, una modesta lavoratrice del Nevada le confessa in un momento di ubriachezza il suo vero nome e il suo legame di parentela con un ricco dottore di Los Angeles. La ricerca della ragazza dunque ha inizio, più o meno consapevole del fatto che suo nonno Goerge Hodel, personaggio ben conosciuto nella cultura pop americana, ha già messo sul piatto le sue risorse per fare la stessa cosa.
La fuga di Fauna verso Los Angeles per certi versi spezza l’equilibrio della storyline, fino a quel momento una sorta di minestra riscaldata sulle problematiche razziali troppo concentrata su scene già proposte in altri ambiti e ormai poco interessanti come l’integrazione scolastica e i problemi con la polizia. Il fatto che lo show sia ispirato alla vera storia di Fauna Hodel probabilmente non aiuta in questo caso gli sceneggiatori, più o meno costretti ad impiegare un lasso di tempo comunque non così ampio sulla fase della crescita di una normale ragazza nera figlia della working class. Nelle stesse parole della Hodel, riprese dal libro dall’emblematico titolo “One day she’ll darken”, l’idea fondamentale dietro alla sua storia è proprio l’idea di far capire quanto la vita di una semplice ragazza possa cambiare dopo una simile rivelazione.
Per ora comunque la scrittura rimane il punto debole dello show, troppo concentrata su dei cliché della working class nelle scene in Nevada, tra l’altro decisamente indietro dal punto di vista dello sviluppo di quelle stesse problematiche, affrontate in un modo per niente nuovo e interessante. Le scene girate a Los Angeles aggiungono qualche spezia al piatto, niente di particolarmente eclatante al momento, specialmente perché la storia di Fauna sembra passare in secondo piano rispetto al ruolo molto dominante che ricopre la star principale dello show.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Le scene di Los Angeles
  • La recitazione dei protagonisti
  • La fuga di Fauna che rompe l’equilibrio creatosi
  • Episodio troppo preparatorio
  • Eccessiva concentrazione sul personaggio di Chris Pine
  • Poca attenzione al cambiamento di Fauna
  • Scrittura molto povera
  • Le scene in Nevada

 

In attesa di sviluppi sul fronte Goerge Hodel, accusato a più riprese dell’omicidio di Elizabeth Short e in seguito anche di diversi delitti ascritti al nome del celeberrimo Killer dello Zodiaco, I Am The Night presenta un primo episodio non perfetto.
Lo scenario proposto in Nevada e la concentrazione eccessiva su Chris Pine tolgono minuti ad una storia che avrebbe potuto svoltare immediatamente senza bisogno di una fase preparatoria così lunga. Pare comunque possibile vedere un miglioramento nelle settimane successive. Nonostante i soli sei episodi la vicenda di Fauna sembra pronta per prendersi la scena.

 

Pilot 1×01 0.89 milioni – 0.17 rating

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