Into The Dark 2×01 – Uncanny AnnieTEMPO DI LETTURA 3 min

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La serie antologica horror Into The Dark, prodotta dalla Blumhouse Television, torna sulla piattaforma Hulu con la sua seconda stagione e lo fa nel momento più pauroso dell’anno, ovvero Halloween. Questa season premiere, infatti, trova il suo svolgimento durante la notte horror per antonomasia e lo fa assestando subito un bel colpo, con il classico episodio per gli amanti del genere che non vedono l’ora di gustarsi momenti di tensione e paura, possibilmente al buio.
“Uncanny Annie” si presenta da subito come un Jumanji in versione horror: un gruppo di amici si riunisce ad Halloween per giocare ad uno strano gioco da tavolo che trasformerà gli incubi in realtà. Uncanny Annie, questo è anche il nome del gioco, ha, difatti, il potere di intrappolare i protagonisti all’interno di esso e di rendere reale qualsiasi attività scritta sulle carte del gioco. I ragazzi, quindi, avranno poco tempo per vincere e cercare di salvare la propria pelle.
La puntata è diretta da Paul Davis, stesso regista del pilot della scorsa stagione, “The Body” , ambientato anch’esso durante la notte di Halloween; la sceneggiatura, invece, è affidata ad Alan e James Bachelor, già autori di diversi cortometraggi prevalentemente horror. La passione per questo genere da parte del regista e degli sceneggiatori si evince da subito, soprattutto per molti richiami a produzioni cult, come “The Cabin In The Woods” (la ripresa della casa che si fa sempre più piccola nell’oscurità), “Stay Alive” ed il più recente “Escape Room”.
Regia, sceneggiatura e fotografia sostengono brillantemente i protagonisti, creando un’ottima atmosfera da film dell’orrore, nonostante i soliti cliché cinematografici, come due ex che si ritrovano, il nerd e la coppia apparentemente perfetta.
“Uncanny Annie”, diversamente dalle scorse puntate, non ha nessun altro obiettivo se non quello di intrattenere, ma soprattutto spaventare. Non vuole far riflettere, non vuole porre quesiti esistenziali o lanciare implicite critiche ed un inizio così frivolo e leggero (per quanto frivolo e leggero possa essere un prodotto horror) ma era quello che ci voleva.
Certo, non si è davanti alla puntata del secolo o ad innovativi elementi per quanto riguarda il genere dell’orrore: si poteva, in effetti, calcare un po’ di più la mano e regalare qualche momento splatter più estremo, per non parlare della raffigurazione del master del gioco, ovvero Annie in persona, la quale assomiglia più a Mirtilla Malcontenta sotto acidi, che non ad un’entità malefica e sadica.
Nonostante queste pecche, l’episodio scorre liscio, grazie ad un ritmo sostenuto e jumpscare ben piazzati, almeno fino alla risoluzione del gioco, che rappresenta lo scivolone più grande per gli autori. Un finale scontato, flebile e telefonato, poteva benissimo essere evitato e magari proprio sul finale sarebbe stato giusto pensare “out of the box”, in tutti i sensi.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Atmosfera tipica di un film horror da guardare con gli amici
  • Attimi di tensione
  • Regia che riusciva a trasmettere le sensazioni del momento
  • Un prodotto diretto ed efficace, senza troppi fronzoli e messaggi di fondo
  • Un pizzico di splatter in più avrebbe giovato
  • Uncanny Annie in versione Mirtilla Malcontenta
  • Finale troppo telefonato

 

Con questo primo episodio Into The Dark parte subito con il piede sull’acceleratore e regala un’ottima puntata che non pretende nulla dallo spettatore, se non la voglia di vederne subito un’altra.

 

Pure 1×12 ND milioni – ND rating
Uncanny Annie 2×01 ND milioni – ND rating

 

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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.

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