Into The Dark 2×12 – Blood MoonTEMPO DI LETTURA 3 min

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Into The Dark 2x12 recensione“Blood Moon” chiude il secondo ciclo di episodi di Into The Dark, la serie horror antologica prodotta da Jason Blum e disponibile su Hulu. Inizialmente programmata per settembre 2020, la dodicesima puntata vede la luce solo il 26 marzo scorso, dopo lo stop alla produzione per via della pandemia di Coronavirus. Ancora non ci sono news riguardanti un ipotetico rinnovo dello show per una terza stagione, sebbene l’andamento molto altalenante di questa seconda stagione sarebbe sintomo di una mancanza di idee.
Il season finale, infatti, potrebbe essere considerato uno dei worst episode ever per Into The Dark, data la sua prevedibilità, l’elemento horror solo accennato e l’assenza di plot-twist. La trama tremendamente banale e poco approfondita, scene telefonate ed una protagonista con una caratterizzazione mediocre rendono la visione noiosa e poco incisiva.

A WEREWOLF. YOU DON’T SAY!


“Blood Moon” è la storia di Esme/Sarah, donna riservata e misteriosa che, assieme al figlioletto Luna, si trasferisce in una nuova cittadina per scappare da qualcuno o qualcosa. Il pubblico capisce subito, grazie a svariati indizi nemmeno troppo celati, che il problema è proprio Luna: il bambino, infatti, ad ogni luna piena, si trasforma in una creatura assetata di sangue e carne fresca. Il tema del lupo mannaro è stato ormai declinato in tutte le salse in qualsiasi produzione sia apparsa sul grande e piccolo schermo. Come dimenticare Remus Lupin, grande amico di James Potter e professore ad Hogwarts? Oppure Oz, il licantropo fidanzato di Willow nelle prime stagioni di Buffy The Vampire Slayer? Il fulcro della puntata, dunque, è quanto di più scontato possa esistere, ma le banalità non si fermano qui.
L’intero minutaggio (un’ora e ventidue minuti, per l’esattezza) sembra quasi il pilot di una serie tv, più che un episodio a se stante. Questo perché la trama non viene mai approfondita, ma solo accennata e così anche la caratterizzazione della protagonista principale. Il personaggio di Esme/Sarah pecca di bidimensionalità e rimane un character piatto per tutto l’arco narrativo. Anche la tensione e la suspense non riescono a trovare il loro respiro, proprio per via della prevedibilità che accompagna la visione.

UNA STORIA DI SOPRAVVIVENZA E AMORE. NO MATTER WHAT.


Più che una horror story, “Blood Moon” è il racconto di una madre che farebbe qualsiasi cosa per proteggere il suo bambino. Una storia di sopravvivenza e protezione, anche quando le circostanze non lo consentirebbero. Esme/Sarah continua a vedere Luna come suo figlio, nonostante la pericolosità durante la notte di luna piena. Rimasta da sola a difendere il sangue del suo sangue, la donna dedica la sua vita a nascondere questo tremendo segreto, ma le conseguenze sono inevitabili. L’interpretazione di Megalyn Echikunwoke non sarebbe nemmeno da cestinare totalmente, ma la scrittura del suo personaggio lascia il tempo che trova. “Blood Moon” è un episodio che inizia bene, ma si perde strada facendo, mettendo da parte tutti gli elementi che, invece, avrebbero reso più interessante la visione.
Le scene finali, inoltre, smorzano del tutto la componente horror (centellinata già di suo), preferendo una chiusura più zuccherosa. Anche la resa estetica della creatura stessa lascia alquanto delusi: nessun lupo mannaro gigantesco e dalle zanne grondanti sangue, ma un lupo bianco che sembra essere uscito direttamente da Twilight!

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Nulla da segnalare, purtroppo
  • Prevedibilità della trama
  • Poca caratterizzazione della protagonista principale
  • Scene e risvolti telefonati
  • Elemento horror poco sviluppato
  • Poco approfondimento di trama e personaggi

 

Il sipario cade sulla seconda stagione di Into The Dark, creatura supportata da Jason Blum, il re dell’horror a basso budget. Un vero peccato concludere il ciclo con un episodio piatto, banale e scontato. Le idee sembrano scarseggiare, quindi non stupirebbe un mancato rinnovo per lo show. Meglio andarsene a testa alta!

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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.

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