Con l’avvento dei prodotti originali Disney+ ambientati nell’MCU, i Marvel Studios hanno pensato bene di integrare tali progetti con una serie documentaristica che andasse a mostrarne i retroscena.
Il primo episodio di Assembled è ovviamente incentrato sull’ultima (nonché unica ormai dal 2019) aggiunta a questo già ampio universo condiviso: WandaVision. Sicuramente vedere svelati i dietro le quinte di una serie come questa è un’esperienza interessante, considerando anche la sua natura citazionista nei confronti delle vecchie sitcom americane.
Il documentario comprende interviste al cast (Elizabeth Olsen, Paul Bettany, Kathryn Hahn, Teyonah Parris, Kat Dennings, Randall Park, Debra Jo Rupp e Evan Peters), alla showrunner Jac Schaeffer, il regista Matt Shakman e altri membri dello staff, per raccontare ogni dettaglio della realizzazione della serie sotto tutti i punti di vista.
FILMED BEFORE A LIVE STUDIO AUDIENCE
“Filmed Before A Live Studio Audience” non è solo il titolo del primo episodio di WandaVision, ma va anche a spiegare al pubblico a casa come l’episodio stesso sia stato realizzato. Se non attraverso appunto un documentario che vada a trattare i dietro le quinte della serie, il videospettatore può capire solo in parte come veramente sia stata l’esperienza di registrare con un pubblico dal vivo.
Assembled infatti spende una parte consistente dell’episodio per andare a mostrare come questa realizzazione sia stata portata avanti sia dal punto di vista degli sceneggiatori che degli attori che ovviamente del pubblico stesso.
“The Dick Van Dyke Show was theater. They put it up. They shot it once in front of the audience, like a play, all the way through. And you can feel it when you watch that show: the audience is in it, like when they’re in the theater. The adrenaline, the audience and the actors feed off of each other and that creates something you can’t imitate.”
E’ innegabile che quella di proporre il primo episodio come una vera e propria sitcom anni ’50 (e dunque con un pubblico in studio) sia una delle scelte più interessanti riguardanti WandaVision. Un’esperienza di certo molto particolare anche e soprattutto per gli attori coinvolti, che si sono ritrovati a dover recitare in una sorta di spettacolo teatrale più che in un prodotto registrato.
Questa è una delle proposte più audaci da parte Jac Schaeffer e Matt Shakman e anche parte del motivo per cui il primo episodio della serie è risultato così caratteristico e innovativo.
IL LINGUAGGIO DELLA TELEVISIONE
Altro punto su cui Assembled si sofferma è il lavoro compiuto dietro il citazionismo televisivo all’interno della serie stessa. Questo in merito tanto a elementi più palesi quanto a dettagli meno in vista.
Una delle costanti dei vari episodi di WandaVision è stata la presenza di una sigla di apertura. Ognuna delle canzoni utilizzate andava a riprendere elementi delle sitcom di ispirazione, ma, come spiegano i compositori Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez, condividono tutte lo stesso motivetto, sempre riadattato e mescolato all’interno della melodia generale.
Kristen: “You look at the period, the influences of the period and the instrumentation of the period and the language of the period…”
Robert: “We talked a lot with Matt and Jac about our favorites: the things that we were all drawn to. (Those) became the things that we tried to emulate the most.”
Non solo questi lavori più evidenti però si vanno a rifare alla storia della televisione, ma anche dettagli più apparentemente insignificanti rimandano minuziosamente al linguaggio televisivo.
Un esempio viene fornito dalla resa visiva della barriera dell’Hex. Il risultato finale è stato frutto di un lavoro di accurata ricerca e ha portato alla riproposizione di un’inusuale analogia. Il contatto di una persona all’Hex viene infatti accostato all’avvicinamento di un magnete a un vecchio schermo televisivo, riproducendo il medesimo effetto ottico. Questo sempre per alimentare le corrispondenze tra la realtà creata da Wanda nella serie e il mondo della televisione.
“We looked at the different manners of film boundaries in the past and decided that we wanted our Hex to have the language of television. So we studied how magnets were drown on old CRT televisions and the magnetization you would get across the screen. […] And so we went to photography and we found our favorite images for what this boundary could be, using the language of television.”
DA “SITCOM WORLD” A “MCU STYLE”
“What’s fun is just the contrast. We started in this very, sort of, light sitcom world […] but then, to dive right into straight-ahead MCU style, visual style, acting style, script and all that.”
L’ultima parte del documentario affronta il passaggio da WandaVision-sitcom a WandaVision-film. Un contrasto evidenziato sicuramente dal cambiamento nel formato ma anche dal diverso approccio registico e che ovviamente vede coinvolti anche i reparti costumi ed effetti speciali.
Costumi d’epoca e abbigliamento moderno, effetto “freeze” e magie realistiche: il passaggio tra le diverse epoche ha portato a diversi approcci e diversi focus per la produzione. Molte chicche e dettagli interessanti vengono svelati a riguardo nella parte finale di questo primo episodio di Assembled. A partire dall’utilizzo del trucco blu invece che rosso per rendere meglio Visione negli episodi in bianco e nero, fino al mostrare i retroscena del finale di stagione, in cui vengono realizzate il maggior numero di scene d’azione in aria in sequenza nella storia dell’MCU.
Scoprire tutti i dietro le quinte, le curiosità, i pareri e i commenti degli attori nei confronti di una delle serie più innovative e particolari degli ultimi anni è sicuramente un’esperienza interessante. Quello di WandaVision è stato un viaggio spettacolare sicuramente dal lato dello spettatore, ma anche da quello dei realizzatori. Avere la possibilità di godere di entrambi grazie al riassunto dettagliato fornito da Assembled è di certo un piacere.
Chiaramente buona parte della godibilità e dell’interesse verso “The Making Of WandaVision” risiede proprio nella natura della serie di riferimento. Una serie che ha visto una riproduzione fedele degli scenari tipici di sitcom di altri tempi e uno stile atipico rispetto agli altri prodotti a cui i fan sono abituati. Marvel Studios: Assembled continuerà a trattare anche i prossimi progetti del Marvel Cinematic Universe (tra cui gli ormai prossimi The Falcon And The Winter Soldier e Black Widow), ma è possibile (seppur non auspicabile) che i prossimi appuntamenti possano non essere ricchi e interessanti quanto questo episodio d’esordio.
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.