Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. 6×09 – Collision Course (Part II)TEMPO DI LETTURA 4 min

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Marvel's Agents Of S.H.I.E.L.D. 6x09 - Collision Course (Part II)Se la costruzione della tensione narrativa, avvenuta tra “Toldja” e “Collision Course (Part I)“, aveva dato i suoi frutti, risollevando in qualche modo l’imbarazzante avvio stagionale di Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D., con questo “Collision Course (Part II)” la nostra valutazione subisce nuovamente un’inversione di rotta.
L’episodio si muove attraverso il consueto schema a tre: Fitz e Simmons alle prese con la loro fuga/ritorno alla Terra; May e Daisy intrappolati su un camion destinato a (non) esplodere; gli altri membri dello SHIELD impegnati a rincorrere i due gruppi sopracitati allo scopo di portare tutti in salvo. Il minutaggio è ben ripartito tra le tre trame, perfettamente amalgamate all’interno dei consueti 40 minuti di puntata; il ritmo è buono, l’episodio scorre abbastanza velocemente e in maniera piacevole; e l’azione non manca, tra bombe che non esplodono per un soffio, scazzottate, pipistrelli mutanti vaporizzati e bombe che invece esplodono e fanno anche un bel botto nello spazio profondo. Insomma, un bel salto nel passato ai tempi in cui Marvel’s Agents Of SHIELD era considerata una delle serie più interessanti concepite all’interno del MCU perché effettivamente interconnessa con la saga cinematografica, oltre che estremamente vicina allo stile di quest’ultima e non soltanto perché una delle poche sopravvissute alla mattanza di supereroi televisivi vista negli ultimi tempi. Un salto nel passato che però deve fare i conti anche con una lunga lista di vaccate aspetti negativi che la serie si porta dietro da un po’ e che, volenti o nolenti, finisce per invalidare il buon lavoro compiuto da episodi buoni come quello di questa settimana.
Se possiamo considerarci soddisfatti per quanto concerne la creazione dell’atmosfera che precede i momenti di massima tensione all’interno dell’episodio, lo stesso non può dirsi dei momenti in cui suddetta tensione giunge al suo culmine. Daisy sembra infatti scordarsi ciclicamente della portata dei suoi poteri – in realtà anche noi vorremmo capire cosa può ma soprattutto non può fare la ragazza grazie alle sue abilità – per poi ricordarsene, in maniera piuttosto comoda, all’ultimo secondo, sfondando porte, disinnescando bombe, disintegrando parassiti alieni, ma soprattutto vaporizzando il nostro stupore e il nostro desiderio di assistere ad un salvataggio che non avvenga per mano dell’unico (o quasi) supereroe di turno.
La seconda magagna riguarda invece l’arco narrativo dedicato a Fitz-Simmons, trasposizione televisiva del disagio che sta dietro alle coppie col profilo Facebook condiviso -questi hanno deciso direttamente di diventare un profilo Facebook condiviso vivente, inutile negarlo- e personaggi forse più bistrattati a livello di scrittura in questa sesta stagione. Basti pensare alla qualità dei dialoghi che le brillanti penne di MAOS hanno ideato per questi due character in queste nove puntate, qualità che può essere brillantemente riassunta con la battuta più casuale della storia (“You smell nice.“), pronunciata da Fitz (versione maniaco che si denuda del proprio cappotto al parco) alla sua compagna Simmons (che ride solo perché non ha con sé un fischietto anti-stupro) dentro una scatola di metallo mentre cercano di fuggire dai membri dell’equipaggio posseduti. Stacco. Astronave nello spazio. Faccia basita (F4) dello spettatore. Si riparte con le scazzottate.
L’ultima nota negativa, forse la peggiore ma sostanzialmente della stessa tipologia della seconda, riguarda Deke. Potremmo entrare nel merito del personaggio e sciorinare una lista infinita delle ragioni per cui questo character abbia oramai esaurito il suo potenziale diventando una mera macchietta comica (comicità d’altissima caratura, tipo Colorado per intenderci), completamente inutile in situazioni d’emergenza -come un cucciolo non svezzato di Labrador (cit.)- e buono solamente a limonare donne improbabili e a imbastire teatrini imbarazzanti che terminano sempre con qualcuno che lo insulta o lo riempie di botte. Bene, potremmo entrare nel merito di tutto ciò e soffermarci sulla sua completa inutilità, ma abbiamo già perso troppo tempo delle nostre vite guardando le sue mirabolanti avventure televisive per perderne altro ad esaminarle. Vi basti ricordare che dopo Sequoia, l’asiatica vegana influencer che alla fine si porta a letto l’agente Khan, ora Deke sta uscendo con una serial killer galattica che si chiama Fiocco di Neve. Saranno pur sempre passi avanti, no?

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Buon ritmo di puntata
  • Buona progressione narrativa
  • L’episodio intrattiene nonostante le vaccate
  • Gli amichetti dello SHIELD sono tutti riuniti
  • Deke Shaw 
  • Scene random e comicità becera
  • Daisy salva sempre tutti all’ultimo secondo perché si scorda sempre di farlo prima
  • You smell nice.
  • Deke Shaw, perché una volta sola non bastava

 

Dopo un paio di puntate che ci hanno ricordato i bei tempi andati, Marvel’s Agents Of SHIELD abbassa un po’ il tiro, intaccando un ottimo ritmo narrativo e una buona costruzione della tensione con una marea di vaccate aspetti negativi che in più di un’occasione ci hanno fatto alzare il sopracciglio in segno di scetticismo (il più grande eufemismo coniato all’interno di questo sito). L’episodio ad ogni modo fa il suo lavoro, intrattiene senza troppe pretese e compie qualche passo avanti in termini di narrazione. Diciamo che senza umorismo becero, scene random e Deke forse la valutazione avrebbe acquisito qualche tonalità di verde in più.
Ah, un minuto di silenzio per il povero Keller, morto giusto una manciata di episodi fa e completamente dimenticato da Yo-Yo e Mack, che decidono così di limonare duro probabilmente per onorare la sua recente dipartita. Quando si dice l’amore ed il sentimento, quello vero.

 

Collision Course (Part I) 6×08 1.79 milioni – 0.3 rating
Collision Course (Part II) 6×09 2.30 milioni – 0.4 rating

 

 

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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.

2 Comments

  1. Che poi la sesta stagione (a leggere anche altri siti e altre opinioni) l’avvio imbarazzante lo ha avuto solo secondo voi.

  2. Ciao Alessandro, ogni sito a suo modo ha evidenziato pro e contro della stagioni e nel nostro piccolo, confrontandoci sia all’interno del gruppo relativo alle recensioni di MAOS, sia sulla pagina Facebook nei commenti ai post delle nostre recensioni l’impressione è circa stata del nostro stesso avviso. E’ chiaro (e giusto) che vi siano opinioni differenti in merito così da poter portare avanti una discussione, comunque. Nelle nostre recensioni con voto decisamente negativo (3 su 8) abbiamo appuntato gli elementi che più ci hanno fatto storcere il naso e meno convinto, riguardo a questi tu cosa ne pensi?

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