Episodio curioso questo “Broken Promises” ma non per questo meno interessante. La mid-season premiere della quarta stagione si potrebbe definire la quint’essenza di una delle caratteristiche che il serial ha imparato a trasformare in una delle sue armi più affilate: l’imprevedibilità.
La crew dietro il serial ABC/Marvel Studios ha preso una certa confidenza e gli sceneggiatori hanno capito cosa questo telefilm può dare e cosa il pubblico vuole, sfornando sempre un giusto compromesso. Questa confidenza si evince dalla disinvoltura con cui il serial ogni volta si fa trovare migliorato anche dove sembrava aver dato tutto quello che poteva dare. Un valido esempio è la regia dell’episodio, estremamente curata nei dettagli, fatta di inquadrature ricercate e una fotografia dal gusto raffinato, cosa che ha permesso al prodotto in questione di crescere ulteriormente. Lontana, insomma, dai tempi della prima stagione dove l’obiettivo – sempre in termini di regia – era semplicemente quello di riprendere. E giusto per non far mancare nulla, nel minutaggio disponibile (egregiamente riempito con il suo riconoscibile stile spy) la storia raccontata vede anche l’apprezzato inserimento di prese in giro/dissacrazioni di alcuni stilemi narrativi ormai diventati classici dello storytelling sci-fi.
Essendo il villain di questa puntata l’LMD Aida, l’episodio guarda e si rifà alla storica tradizione che il cinema ha sui personaggi sintezoidi. Vedendo i protagonisti presi abbastanza contropiede dalla ribellione dell’androide, alcuni personaggi – Mack ed Elena su tutti – si lamentano della poca cultura dei propri colleghi in materia di film come Terminator, dove tutta la premessa narrativa giocava sulla ribellione delle macchine contro l’uomo. Se ci si ferma un attimo a pensare, fa effettivamente sorridere il fatto che un sacco di scrittori si sono arrovellati per creare storie con scenari apocalittici come quello di un The Machine o un The Walking Dead. E l’hanno fatto con così tanto impegno e cura, da aver involontariamente regalato un manuale su come affrontare situazioni di questo tipo. È quasi stupido non pensare a film che trattano il tema come riferimento o, addirittura, proprio come guida per poter affrontare un possibile attacco di una intelligenza artificiale ribelle. E Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. ci pensa e non si fa attendere troppo a portare questo simpatico, ma geniale, ragionamento all’attenzione dello spettatore.
“Broken Promises” continua poi con un senso di suspense e azione sempre crescente. Per usare due celebri film come esempio, parte dalle premesse di un Terminator (con l’LMD che si aggira ribelle come un T1000) per poi andare a parare su note più thiller con Aida rinchiusa nella base, sfiorando l’ansia provocata da un Alien (con l’androide che gira per la base tipo Xenomorfo). Il tutto è poi impreziosito dall’interpretazione di Mallory Jansen, che nella parte di Aida ha dimostrato una padronanza dell’espressività facciale impressionante: l’inespressività e le movenze mostrate sembrano davvero quelle di un essere sintetico incapace di padroneggiare la naturalezza dei movimenti umani, facendo dei piccoli tentativi di imitarli con esito inquietante.
Quello che però suona strano e curioso, non è la parte della Jansen, ma il piglio intero dell’episodio. Il “problema” (?) è che “Broken Promises” sembra una stagione compressa in una sola puntata. Nonostante la narrazione si sia dimostrata estremamente scorrevole e godibile, durante la visione si avverte la strana impressione che si stiano bruciando le tappe e ogni scelta narrativa è accompagnata da una doppia reazione: una positiva e una negativa. Per fare un esempio, quando Radcliffe e Fitz giungono nell’appartamento per resettarle la memoria, Aida reagisce rivelando il suo cambiamento. Nonostante la scena di combattimento ben coreografata, l’esaltazione per una Aida più prepotente e più incisiva come villain viaggiava di pari passo con la “delusione” di aver subito svelato la doppia natura dell’androide, quando questa avrebbe potuto esser sviluppata maggiormente nei successivi episodi della stagione. E bene o male l’episodio continua così, fino a quando si arriva alla rivelazione finale.
Il colpo di scena si presenta come un trollone cliffhanger di classe che (per certi versi) ricorda il trucco utilizzato da Nick Fury in Captain America: The Winter Soldier, rincarando così la dose di mistero. In più, il debutto di una Aida 2.0 sottolinea la diversità del personaggio rispetto a tutti gli altri affrontati finora. Prima non c’era nessuno in grado di essere sostituito, non c’era modo per i villain precedenti di essere rimpiazzati così facilmente da una copia uguale identica. Ciò fa diventare inutile tutto il ragionamento di cui sopra sul bruciare le tappe, facendo capire allo spettatore che, avendo come avversario un personaggio che può tornare con così tanta facilità, deve aspettarsi l’impensabile.
L’unico difetto in tutto ciò è che, se negli episodi precedenti si cominciava a sviluppare una certa consapevolezza delle intenzioni della stagione, dopo “Broken Promises” ci si trova nuovamente in una valle di interrogativi sugli obiettivi della serie per questa annata 2016-2017.
- Terrence Shockley e Vijay Nadeer sono personaggi appositamente inventati per il serial.
- Simmors chiama l’Agente Burrows “the Director’s Mr. Smithers”, citando il mitico segretario di Mr. Burns nei Simpson.
- Mack paragona Aida a Roy Batty, l’antagonista del film Blade Runner interpretato da Rutger Hauer. Il personaggio è conosciuto al grande pubblico per questo monologo, trasformando poi l’inizio della frase (Io ho visto cose che voi umani) in un modo di dire molto utilizzato.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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L’unica cosa che lascia tra l’incuriosito e il perplesso, sono alcune scelte narrative che, ora come ora, si possono solo etichettare come “enigmatiche”. Per fare un esempio, la scelta di presentare in pompa magna il nuovo Inumano Vijay Nadeer, per poi ucciderlo sul finale. Sacrificio narrativo dovuto a sottolineare la spietatezza dei Watchdogs, oppure la sua morte è un passaggio necessario ad una successiva resurrezione per sottolinearne, al contrario, l’importanza? Al momento la risposta a tutto è 42 “boh”. Nel dubbio diamo un Thank Them All perché, stavolta, ci teniamo ad andare coi piedi di piombo.
Laws Of Inferno Dynamics 4×08 | 2.37 milioni – 0.7 rating |
Broken Promises 4×09 | 2.72 milioni – 0.8 rating |
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Vijay non è morto! Non so se hai notato, ma ha subito una nuova terrigenesi quando ha toccato il fondo del mare (dove si erano disperse delle polveri dei cristalli di terrigenesi).
E’ sicuramente vivo, com’è ancora vivo Blizzard, che si è autoibernato nella puntata 3 della seconda stagione.
Ne vedremo delle belle nella sesta!!