Miracle Workers 1×02 – 13 DaysTEMPO DI LETTURA 5 min

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Dopo la prima puntata lo show sembra aver trovato la sua struttura nel proseguo in parallelo di due storyline: quella di Dio alle prese con i suoi capricci giornalieri e quello di Eliza e Craig che devono far baciare i due umani Laura e Sam per salvare la Terra. Trovandoci solo alla seconda puntata non è detto che questo schema si mantenga invariato: lo sviluppo della trama orizzontale potrebbe anche procedere alternando le due storyline tra un episodio e l’altro ma l’equilibrio raggiunto dall’amalgama dei personaggi fa sperare in una struttura più simile a questo secondo episodio. Tanto più che questo non toglie la possibilità di siparietti non solo auto-conclusivi (Craig e Eliza che verosimilmente dovranno in ogni episodio trovare un nuovo modo per far incontrare Sam e Laura) ma anche, come in questa puntata, totalmente separati dalla storyline orizzontale come quello di Bill Maher.
Per chi non lo conoscesse Bill Maher è un irriverente comico satirico americano, al momento conduttore dello show HBO dal titolo “Real Time with Bill Maher” che, oltre a prendere di mira società e politici americani, è apertamente anti-religioso. Chi meglio di un uomo che ha condotto un programma dal titolo Politically Incorrect poteva essere tirato in ballo in una serie che, dipingendo il Paradiso come una grande azienda, Dio come un inetto ed incurante amministratore delegato, le preghiere degli umani lasciate inascoltate? Il climax totalmente assurdo della sua storyline, culminata con l’esplosione di quella che De André chiamava la “virtù più indecente”, ad opera di Dio, ha una ragione ben precisa.
Come espressamente dichiarato dallo stesso creatore della serie e autore del libro da cui è tratta, Simon Rich, l’intento di questo gesto è far capire al pubblico che, nonostante l’atteggiamento scanzonato e irresponsabile, il Dio di Miracle Workers non prende le cose alla leggera ma è in grado di compiere un simile atto anche solamente per un capriccio personale. In questo modo si dovrebbe trasmettere al pubblico la sensazione che la minaccia dell’esplosione della Terra sia più plausibile di quanto l’atmosfera ilare e surreale in cui nasce possa far credere. La sua rappresentazione non può prescindere dall’ovviamente ottima interpretazione di Steve Buscemi, che riesce a essere contemporaneamente leggero e divertente come Mr.Pink ne Le Iene o il Rockhound che “cavalca” ridendo una testa nucleare in Armageddon e serio e sostenuto come nei suoi ruoli più drammatici tipo Nucky Thompson in Boardwalk Empire. 
A sorpresa anche il personaggio totalmente opposto a quello di Buscemi, il pavido e remissivo Craig, è ben interpretato da un Daniel Radcliffe – che si fa ancora difficoltà ad immaginare senza occhiali tondi, bacchetta in mano e cicatrice a forma di saetta sulla fronte. Sarà il tempo che passa, sarà la memoria che si affievolisce, sarà che lo sguardo un po’ stralunato di Radcliffe ben si adatta al personaggio timido e impacciato di Craig, ma l’interprete dell’ex maghetto fa la sua figura all’interno dello show. Un po’ insipida è ancora la sua compagna di scena, l’esuberante Eliza che talvolta risulta fastidiosa nel suo irriducibile entusiasmo tipico di chi approccia un nuovo lavoro in cui crede molto. La loro missione di far baciare Laura e Sam ha trovato un primo intoppo, a dimostrazione di quanto profetizzato da Craig nella prima puntata: le preghiere d’amore non funzionano mai. Anche in un mondo in cui esistono angeli che osservano le vite degli umani e ricevono tutte le loro richieste l’amore sfugge alle regole e al controllo di qualunque agente esterno o – è il caso di dirlo – Deus Ex Machina.
Le premesse farebbero pensare ad un esito romantico anche per Eliza e Craig: niente di più naturalmente televisivo che due personaggi totalmente opposti – lui timido e prudente ma desideroso di essere spronato alle novità dall’entusiasmo di lei, più coraggiosa e istintiva – impegnati a far nascere l’amore sulla Terra che finiscono per innamorarsi tra di loro. Tali congetture sarebbero lecite se fossero umani ma, visto che nonostante lo scenario aziendale tipicamente umano in cui si muovono, restano degli angeli al servizio di Dio…quali leggi della natura li interessano? È qui che finora si percepisce un limite nella trama di Miracle Workers che, se non superato, rischia di trasformarla in una classica comedy ambientata in un ufficio con curiosi dipartimenti e personaggi bizzarri, facendone dimenticare l’ambientazione ultraterrena.
Gli angeli non hanno poteri assoluti ma devono trovare modi alquanto creativi per portare gli umani a compiere determinate azioni e, nonostante queste abbiano delle conseguenze anche negative su altri aspetti terrestri (il tornado del primo episodio, la morte del pizzaiolo in questo) non sembra che questo crei problemi all’interno del Paradiso/azienda. Quali regole, se esistono, guidano il mondo di Heaven Inc.? Anche la “magia” pur non seguendo le logiche del mondo reale, deve costruirsi degli schemi, dei pilastri su cui basarsi. Lo sa bene Daniel Radcliffe che in Harry Potter ha interpretato un mago in un mondo che, seppur fantastico, aveva regole ben precise da cui non si poteva prescindere e sulla base delle quali si dava a tutto una spiegazione.
Fatta salva questa elucubrazione mentale, resta il fatto che a parte l’ilarità insita nei personaggi in sé, non c’è una grande abbondanza di scene divertenti, semmai un lieve ma sarcastico tono che permea la visione senza produrre vere e proprie risate. Ciò non toglie che dopo un assestamento iniziale le cose possano cambiare già dal prossimo episodio. Non resta che…pregare.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Inaspettatamente Daniel Radcliffe
  • Ovviamente Steve Buscemi
  • Irrimediabilmente Bill Maher e l’assurdità della storyline che lo riguarda
  • Eliza e Craig così simili e così diversi; l’amore nascerà prima tra loro o tra Sam e Laura?
  • Poca chiarezza nelle dinamiche che regolano questo Paradiso

 

C’è ancora un po’ di strada da fare per ritagliarsi uno spazio tra le serie tv da vedere per Miracle Workers. Le premesse potrebbero esserci ma le potenzialità sono ancora da sfruttare.

 

2 Weeks 1×01 1.20 milioni – 0.39 rating
13 Days 1×02 1.03 milioni – 0.35 rating

 

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