Miracle Workers: Dark Ages 2×04 – InternshipTEMPO DI LETTURA 4 min

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“No, it wasn’t his fault. I was just really, really bad at it. Yeah, I-I burned down several structures, I got myself stuck in my smock, and I humiliated myself in public. Yes. In many ways, it was the worst day of my life.”

Ci si è interrogati più e più volte se avesse senso una seconda stagione di Miracle Workers ma giungere ad una risposta unanime che metta tutti d’accordo è perlopiù impossibile. E’ invece molto più probabile che tutti, o perlomeno la maggior parte delle persone, possano trovare inutile questa seconda stagione. Se per l’ipotetico ritorno dello show si fosse costruita una trama principale solida e decisa, come quella dei primi 7 episodi usciti nel 2019, avrebbe avuto tutto un altro effetto sugli spettatori, invece i primi quattro capitoli usciti in questo 2020 sono stati scialbi, caratterizzati da un main plot praticamente inesistente. Sembra quasi che il prodotto sia stato rinnovato inaspettatamente e che gli sceneggiatori si siano trovati a dover pensare alla seconda stagione in tempo zero.

FIDARSI E’ BENE, NON FIDARSI E’ MEGLIO


Le storyline che coinvolgono il ritorno di Miracle Workers, a differenza di quanto visto nel debutto televisivo, sono pressoché verticali senza veri collegamenti tra di loro. Un esempio perfetto è tutto ciò che riguarda Mikey che da quando è apparso in “Graduation” è stato coinvolto in più vicende ma il suo background è rimasto praticamente lo stesso. I writer fanno leva sulla sua ingenuità, la sua unica caratteristica principale, per creare sottotrame divertenti ed a tratti quasi toccanti perché il personaggio ha evidentemente problemi in quanto non è altro che un bambino in un corpo di un adulto. Nella società moderna si vedono spesso questi atti di bullismo e pare che l’intento degli sceneggiatori sia proprio di parlare di queste tematiche con il personaggio di Jon Bass. Durante questo quarto capitolo stagionale Mikey si è ritrovato coinvolto nel terrore di tutti i genitori del mondo: si è unito ad una brutta compagnia. La Marry Band, fantomatico gruppo dei Robin Hood dei drogati che rubano ai ricchi per dare ai spacciatori, è un’idea geniale per rappresentare questo incubo genitoriale in cui gli ingenui ragazzi possano vedere un determinato gruppo di persone come una fonte di ispirazione mentre in realtà non sono altro che un conglomerato di disadattati. La spensieratezza con cui lo Shitshoveler si innamora dei suoi nuovi amici è quasi tenera come la sua vendetta organizzata con Alexandra.

ALLA RICERCA DI UNO SCOPO


Se proprio ci si vuole sforzare nel trovare un punto di congiunzione tra tutti gli episodi usciti in questo 2020 l’unico punto rimasto costante è il focus sul lavoro. Essendo la serie intitolata Miracle Workers, il fatto che si parli di lavoro non dovrebbe sorprendere ed infatti non è così, ciò che stupisce in realtà è che di miracoloso qui non ci sa proprio nulla. In ogni caso in questo capitolo il tema principale della serie viene trattato dallo uno strano duo: Prince Chauncley “The Pretty Cool”, il principe viziato ed infantile, & Edward Shitshoveler, lo spalatore di letame. Se i due famosissimi attori nella prima stagione hanno lavorato molto assieme, in questa nuova serie di episodi collaborano per la prima volta. “Internship” parla, ovviamente, del tirocinio del principe con il vecchio lavoratore. La morale di questa sottotrama è, presumibilmente, che ognuno deve trovare la propria strada nella vita ed, evidentemente, il personaggio di Daniel Radcliffe non è portato per spalare feci in quanto ogni cosa che tocca prende fuoco ed esplode. Alexandra e Chancley in questo si assomigliano perché entrambi non hanno ancora trovato la loro vera vocazione lavorativa e questa è una cosa che li sta tormentando. Fatto che purtroppo capita anche nella vita reale con persone insoddisfatte del proprio lavoro e che li porta a  continuare a cambiarlo oppure di persone che se lo tengono stretto per paura di non trovare un altro impiego.
Per tirare le somme questa quarto appuntamento stagionale preso come episodio a se stante non sarebbe nemmeno così malvagio, per i modi e i temi trattati, ma l’assenza di un main plot solido alla base pesa moltissimo sulla valutazione generale dello show.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La comicità
  • Le morali delle sottotrame
  • Il regista è per caso Michael Bay?
  • Assenza di una trama principale

 

Riuscirà a trovare la retta via Miracle Workers in questo suo secondo anno? In casa RecenSerie si comincia ad essere pessimisti ma mai dire mai.

 

Road Trip 2×03 ND milioni – ND rating
Internship 2×04 ND milioni – ND rating

 

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Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.

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