Nella recensione dell’episodio precedente, il recensore ha riportato un estratto di un’intervista di Simon Rich (creatore e showrunner di Miracle Workers), il quale ha detto che “The purpose of the first 7 episodes was making sure we are as invested in these characters as possible”). Per questo motivo, chiunque avesse letto la nostra recensione si è approcciato alla visione della sesta puntata con la consapevolezza che, anche stavolta, degli sviluppi significativi – o anche semplicemente uno sviluppo qualsiasi – nella trama orizzontale non ci sarebbero stati. Infatti, come volevasi dimostrare, anche questa volta gli unici accenni di lungo respiro vanno ricercati nelle vicende di Lord Chauncley The Pretty Cool e, in particolare, nei suoi tentativi di fare colpo su Alexandra e nella sua crescente consapevolezza riguardante le condizioni di vita dei suoi sudditi. Fino a questo momento, dunque, lo sviluppo della narrazione sembra portare verso l’instaurazione di una monarchia illuminata e verso il convogliamento a nozze dell’erede al trono e della figlia di Mikey Shitshoveler. Per realizzare questo scenario, è necessario che si sviluppino delle vicende concernenti il Re e Lord Vexler, i quali sono chiaramente sovraordinati a lui nelle gerarchie reali. Per questo motivo, quando Rich dice che negli ultimi episodi le vite dei protagonisti saranno a rischio, è plausibile attendersi l’arrivo dei Valdrogians.
You son of a bitch. Those peasants are good, hard-wowrking people, who spend all day toiling at their various jobs, doing I’m not exactly sure what.
Nel corso delle varie recensioni, una delle critiche più frequenti è stata quella relativa alla mancanza di una trama. Il motivo per cui questa lamentela è stata reiterata così tante volte è che questo show ha delle potenzialità, in primis un buon cast, delle belle idee e un umorismo particolare (e magari non particolarmente raffinato) ma sicuramente efficace. Tutte queste caratteristiche positive non vengono però valorizzate, vista l’assenza di una storyline coerente e di lungo respiro: in questo caso, infatti, ogni battuta assumerebbe un significato ulteriore, potendo essere collegata allo scenario generale nel quale operano i personaggi. Con una struttura essenzialmente verticale – nel caso di polizieschi procedurali si parlerebbe di caso del giorno – ciò non è ovviamente possibile. In ogni caso, non si tratta di un ostacolo insormontabile, e Miracle Workers rimane comunque un prodotto apprezzabile e i cui episodi scorrono piacevolmente. Concentrandosi su questa sesta puntata, le storyline principali sono – come al solito – due, una con protagonista Alexandra e l’altra con protagonista Lord Chauncley; questa volta, però, esse sono più interconnesse tra loro rispetto al solito. L’ambientazione principale, infatti, è quella del festival musicale organizzato dall’erede al trono per migliorare la qualità di vita dei propri sudditi e, soprattutto, fare colpo sulla giovane Shitshoveler. Lei, d’altro canto, deve affrontare un fenomeno abbastanza comune per le persone della sua età: vedere i propri amici sempre più coinvolti nelle proprie mansioni lavorative, mentre non si è ancora riusciti a trovare la propria strada nel mondo. Nel caso di Alexandra, poi, bisogna anche aggiungere che, fino a poco tempo fa, lei e Maggie passavano il tempo a considerarsi migliori e superiori rispetto al resto della popolazione; una volta divenuta adulta, però, la sua amica è diventata meno idealista ed è divenuta definitivamente come tutti gli altri abitanti del borgo, iniziando anche ad apprezzare il suo lavoro e le sue colleghe. Chauncley, invece, sta muovendo i suoi primi passi verso una sorta di monarchia illuminata dato che, a differenza del padre, si preoccupa delle condizioni di vita dei sudditi. Particolarmente significativo, inoltre, è il momento in cui costringe a suon di minacce il cantante a esibirsi seriamente. Certo, la rottura del cranio non è stata ai livelli di Re Cragnoor, ma la strada è quella giusta. Chissà che nei prossimi episodi non diventi molto più deciso e risoluto.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Holiday 2×05 | 0.95 milioni – 0.3 rating |
Music Festival 2×06 | 0.85 milioni – 0.3 rating |
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Romano, studente di scienze politiche, appassionato di serie tv crime. Più il mistero è intricato, meglio è. Cerco di dimenticare di essere anche tifoso della Roma.