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Mrs. America 1×09 – ReaganTEMPO DI LETTURA 5 min

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“Tonight we celebrate not only the end of the ERA, but the end of an era.

Mrs America è un coro polifonico in cui le diverse voci femminili risuonano simultaneamente e, pur procedendo in direzioni opposte, risultano perfettamente in armonia,  dando vita a una narrazione omogenea e completa che lascia spazio alla realtà storica senza dimenticare nessuna voce.
Eppure in questo racconto polifonico una voce si erge con prepotenza al di sopra di tutti, dettando i ritmi della narrazione e le regole del gioco politico ed è quella di Phyllis Schlafly, o meglio, quella di Cate Blanchett.

La Parabola Di Phyllis Schlafly
La serie ha ben messo in luce il complesso personaggio di Mrs. Schlafly, narrandone il forte carisma e le contraddizioni, gettando luci e ombre su una personalità machiavellica che non si è mai risparmiata, lavorando silenziosamente e con costanza per raggiungere i propri obiettivi.
La sua brillante personalità viene in luce grazie al gruppo di piccoli api operaie che è riuscita a tessere intorno a sé e che ha manipolato per più di dieci anni, convincendole di star lavorando per un ideale, illudendole di far parte di qualcosa. Il modus operandi di Phyllis è subdolo e perfido: ella si appropria del lavoro della sua squadra senza riconoscere i meriti altrui, ma relegando le sue compagne del movimento a collaboratrici illustri. 
Phyllis detta legge all’interno del suo piccolo gruppo e non ammette visioni discordanti (emblematica la scena dello scorso episodio in cui Alice inizia a realizzare il dispotismo di Phyllis, vedendo Gloria Steinem chiedere a ogni donna il proprio parere). Lo stesso trattamento è riservato alla famiglia che sfoggia con orgoglio, vantandosi di aver accudito da sola con la forza e l’amore che solo una donna conservatrice è in grado di mettere, dimenticando il prezioso aiuto della cognata e delle inservienti.
La realtà è che a Mrs. Schlafly non interessa nulla della ratificazione dell’ERA finché lei è e continuerà ad essere una donna libera.
Dall’alto della sua libertà Phyllis finge di ringraziare un marito che le concede la partecipazione alla res publica sentenziando sulla vita delle donne americane: con una mano pretende di spiegare a tutte l’importanza del ruolo femminile nella vita domestica, mentre con l’altra afferra e tiene ben salde le proprie ambizioni di carriera.

Phyllis&Cate
Superfluo dire che non esiste personaggio senza il suo interprete. La narrazione della leadership di Mrs. Schlafly, la sua forte personalità, la sua spregiudicatezza e disonestà nel gioco politico non sarebbero state possibili senza la bravura di Cate Blanchett che è riuscita a dare vita a un personaggio ambiguo e talmente controverso che non risulta certo semplice da far proprio.
La pluralità di voci trova il suo direttore d’orchestra nella punta di diamante che rende vivido il racconto e lo arricchisce con una Phyllis infida e ipocrita, resa in maniera eccezionale anche con un solo sguardo. Mrs. America è Cate Blanchett: è lei che scandisce la narrazione che, pur sempre ottima, trova dei punti morti nell’assenza della Blanchett, la cui presenza scenica sovrasta tutti.

1980. Reagan Diventerà Presidente? 
Phyllis non è certo l’unica a considerare l’ERA un mezzo politico per raggiungere i propri scopi. Tra le mura della Casa Bianca e nei salotti dei lobbisti americani, l’Equal Rights Amendment ha il volto di un cospicuo corpo elettorale in grado di fare la differenza. Siamo nel 1979 e le elezioni sono sempre più vicine, cosicché non si tratta più di donne, ma di elettrici.
Carter pubblicamente appoggia il movimento femminista, salvo congedare Bella Abzung dal ruolo di presidente presso l’Osservatorio sulle questioni femminili, colpevole di apparire troppo indipendente e non in linea con il governo. Lo stesso farà Reagan. Il prezioso contributo di Phyllis Schlafly non le permetterà di arrivare a Washington, dove il neo eletto presidente non vuole rogne con l’elettorato femminile.
L’episodio mette in luce, per l’ennesima volta, la verità più triste di tutte: nessuno tra gli alti piani della politica ha mai preso seriamente in considerazione la proposta di emendamento o l’attivismo delle donne, siano esse pro o stop ERA. Non si tratta di diritti, si tratta solo di potere.

The End Of An Era
L’episodio ci trasporta nel 1980 dove si conclude la passeggiata nel controverso decennio americano in compagnia delle donne che lo hanno animato.
La serie chiude un cerchio e mette in scena la fine di un’era, non senza un pizzico di malinconia: Shirley Chisholm dubita di ricandidarsi di nuovo; Bella si domanda se non sia arrivato il momento per un viaggio nella costiera amalfitana; Gloria fa le valigie, abbandonando formalmente il movimento da lei stessa fondato dieci anni prima.
E con la stessa malinconia di chi si è sentito parte di qualcosa che è finito, si assiste all’emozionante video finale che raccoglie dieci anni di lotte femministe in cui si trovano tutte le donne che hanno fatto compagnia allo spettatore in questo viaggio e a cui non è certo rimasta una sensazione di sconfitta, ma più la consapevolezza di aver preso parte a qualcosa di realmente significativo.
E cosa è rimasto a Phyllis? La serie ha narrato in maniera ineccepibile quella che è stata la parabola di Phyllis Schlafly partendo dagli albori, passando per l’apice del suo successo, fino a descriverne la crudele disfatta con una delle scene più belle viste in questa stagione in cui a Phyllis non rimane altro che fare quello che ha sempre promosso e per cui si è battuta con tanta tenacia: preparare la cena.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Cate Blanchett è divina. Un gradino sopra tutti
  • Cast eccezionale
  • Regia e fotografia: ogni scena in Mrs America racconta molto più di interi dialoghi
  • Sigla e soundtrack, elementi preziosi nella serie
  • La scena in cui tutte le femministe si dimettono a sostegno di Bella Abzug è davvero commovente
  • La scena finale è forse la più bella della serie: non chiude solo un racconto ma rappresenta la fine della parabola di Phyllis Schlafly 

 

Dahvi Waller e Mrs. America hanno senza dubbio vinto la scommessa del narrare le lotte femministe per la parità di genere tramite la voce di chi le ha ostacolate con tutte le sue forze. Quello che ne viene fuori è un bellissimo racconto in cui, in fin dei conti, l’unica voce che emerge distintamente è quella delle donne.

 

Houston 1×08 ND milioni – ND rating
Reagan 1×09 ND milioni – ND rating

 

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