Le sitcom sono morte? Senza voler fare alcun gioco di parole con il titolo dell’articolo, questa è una domanda che viene posta sempre più di frequente negli ambienti della critica televisiva. Inserendo una semplice query su Google, ossia “Is Tv Comedy Dead?”, lo spettatore potrà trovare un’ampia gamma di opinioni e articoli a riguardo, pubblicati su prestigiosi giornali e siti di informazione. Ad esempio, nel 2021, il Time parlò della fine delle sitcom e sentenziò che “Its death is the sign of a fragmented society”. In una società iper-polarizzata come quella statunitense, evidentemente, non c’è spazio per show esclusivamente comici, leggeri, basati su battute e situazioni scherzose. L’evoluzione delle comedy, d’altronde, è chiara da anni. Mentre i drama, per essere efficaci, puntano a enfatizzare al massimo gli aspetti drammatici e oscuri, le comedy di successo tendono a seguire la formula opposta, ossia cercare di far ridere il meno possibile. Un prodotto comico, nell’attuale scenario, fatica a emergere. Ovviamente, i prodotti mediali e multimediali riflettono – e, al tempo stesso, contribuiscono a definire – la società all’interno della quale ci si trova. Dunque, questa introduzione non ha alcuna finalità nostalgica. Semplicemente, si tratta di una breve descrizione sistematica del fatto che non si tornerà nel prossimo futuro a un palinsesto televisivo dominato da prodotti come The Office, Parks And Recreation, The Big Bang Theory e How I Met Your Mother. Si potranno, di tanto in tanto, scoprire perle come Abbott Elementary. Per il resto, si guarderanno show appartenenti ad altri generi oppure si proverà a dare fiducia (mal riposta) a prodotti come Not Dead Yet.
PROTAGONISTA 40ENNE HA UNA VITA CHE È UN DISASTRO
Not Dead Yet è una nuova sitcom prodotta da ABC. Basata sul romanzo Confessions of a Forty-Somethin F**k Up della scrittrice britannica Alexandra Potter, questo adattamento televisivo è stato realizzato da Casey Johnson e David Windsor. Prima di questo progetto, entrambi hanno lavorato come produttori in quattro show televisivi: This Is Us, Galavant, Don’t Trust The B*tch in Apartment 23 e The Real O’Neals. Windsor e Johnson si sono occupati anche della sceneggiatura del pilot, mentre la regia è stata affidata a Dean Holland (Entourage, The Office, Parks And Recreation).
La protagonista è Nell Serrano, interpretata da Gina Rodriguez (Jane The Virgin). Cinque anni fa, Nell era una giornalista di punta del principale quotidiano di Pasadena, ma lasciò tutto per trasferirsi a Londra con il suo fidanzato inglese. Cinque anni dopo, Nell rappresenta il classico personaggio da sitcom: il suo fidanzamento è naufragato, vive in un bilocale condiviso e ha qualche problema con l’alcol.
Riprendendo il suo vecchio lavoro, Nell non è più la giornalista di punta; al contrario, è in fondo alla catena alimentare del quotidiano, mentre tutti i suoi colleghi sono diventati i suoi superiori. Assegnata alla sezione necrologi, Nell scopre di avere il potere di entrare in contatto con i defunti su cui sta scrivendo l’articolo.
DEAD MAN TALKING
Il mondo della televisione e quello del cinema possono vantare un numero considerevole di prodotti in cui alcuni personaggi sono in contatto con le persone defunte. Dunque, non si tratta di una scelta particolarmente innovativa o rivoluzionaria.
Nonostante ciò, la capacità di Nell di entrare in contatto con i protagonisti dei necrologi va sottolineata, in quanto rappresenta l’unico aspetto positivo del pilot. Molto dipenderà, ovviamente, dalla qualità dei personaggi (e dagli attori) che, di puntata in puntata, rappresenteranno i defunti di cui Nell dovrà scrivere. Nel caso del pilot, questa funzione è stata correttamente svolta da Martin Mull (Arrested Development, Veep).
Grazie al dialogo con i defunti, infatti, lo show migliora nella capacità di creare situazioni comiche e anche di dar vita a quei momenti leggeri, ma al tempo stesso toccanti, che per decenni hanno fatto la fortuna di innumerevoli sitcom.
UNO SHOW CHE CERTIFICA LO STATO DELLE SITCOM
Il problema del pilot, però, è che tutto il resto non funziona assolutamente. La sceneggiatura è anonima, le battute sono semplicemente molto poco divertenti (e la scelta di ricorrere a una serie di fraintendimenti sulla Sindrome di Asperger testimonia anche una mancanza di idee).
Inoltre, nessuno degli attori protagonisti – inclusa Gina Rodriguez – riesce a emergere grazie alla performance o ai tempi comici. Una trama largamente già vista, attori nella media (e sotto la media) e battute che non fanno ridere. Forse le Sitcom sono davvero morte; quello che è certo è cheNot Dead Yet non sarà lo show che le riporterà in vita.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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La comicità è morta, le sitcom pure, e anche noi non ci sentiamo molto bene.
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Romano, studente di scienze politiche, appassionato di serie tv crime. Più il mistero è intricato, meglio è. Cerco di dimenticare di essere anche tifoso della Roma.