The Flash entra ufficialmente nella sua ultima stagione e c’è un solo quesito che attanaglia la mente del suo pubblico: sarà uno sprint finale o inciamperà prima di raggiungere il traguardo?
Attualmente, non sembra essere cambiata la difficoltà di gestire Barry e Iris come coppia. Finora è andata talmente male che Iris è rimasta bloccata per tutta la settima stagione nel Mirrorverse, mentre l’ottava l’ha trascorsa all’interno della Speed Force.
“Wednesday Ever After” tenta un’inversione di marcia, rendendo letteralmente impossibile la fuga l’uno dell’altra.
TOO LITTLE, TOO LATE
Barry e Iris sono al centro di questo episodio e si ha l’impressione che Grant Gustin e Candice Patton se la siano spassata con l’intera faccenda del loop temporale, così tanto da risultare finalmente credibili in ciò che stanno facendo.
L’idea centrale dell’episodio è buona e sviluppa alcuni dei maggiori problemi della coppia, problemi che ruotano attorno al libero arbitrio da parte di entrambi.
Infatti, ognuno di loro ha una valida ragione emotiva per le proprie decisioni: Barry vuole proteggere Iris da vere minacce. Allo stesso tempo, Iris ha bisogno di poter continuare a vivere la sua vita come una persona completa, prendendo le proprie decisioni e vivendo in tempo reale.
Il tema è importante e necessario, ma forse è stato trattato troppo velocemente e troppo in ritardo. Iris ha avuto un bersaglio su di lei sin dalla terza stagione (considerando l’arco narrativo dedicato a Savitar) e fino alla scorsa. Di conseguenza, un solo episodio è troppo poco per dare un senso completo al suo personaggio ed è anche troppo tardi, considerando che si tratta della stagione finale. Aver costruito il suo character totalmente intorno a situazioni che la mettevano sempre in pericolo con il bisogno di essere salvata è il principale errore degli sceneggiatori, che ora non lasciano ad Iris molto da raccontare.
GROUNDHOG DAY, AGAIN
Nonostante le premesse potessero essere positive sotto certi aspetti, la situazione precipita abbastanza velocemente, cadendo in un baratro di dejà-vu e cliché prevedibili.
È il Groundhog Day (Giorno della Marmotta), di nuovo. Sembra assurdo che sia stato ripetuto l’ennesimo escamotage già utilizzato anni fa nella primissima stagione riproponendolo proprio all’inizio di quest’ultima.
In “Wednesday Ever After” non accade niente di interessante, proprio a causa della trama banale presentata. L’unica modalità utilizzata per rendere l’episodio più interessante è quello di utilizzare movimenti di camera divertenti, ma la sceneggiatura non aggiunge nulla di significativo, risultando piatta e scontata.
Anche i dialoghi risultano poveri e superficiali. Alla fine, tutto concorre, oltre che per la tematica della puntata, alla continua ripetizione di schemi, temi e dinamiche tra i personaggi.
CAPTAIN BOOMERANG, FINALLY
L’unica nota che pone un pizzico di curiosità nell’episodio è l’arrivo di un personaggio importante che entra con il botto: Captain Boomerang.
Ci sono volute infatti ben nove stagioni prima che uno dei personaggi più conosciuti dei fumetti di The Flash approdasse effettivamente nello show televisivo. Non si tratta del Captain Boomerang originale Digger Harkness, morto in Arrow, ma piuttosto di Owen Mercer, suo figlio e secondo Captain Boomerang dei fumetti.
É ancora presto per sapere quanto questa versione sia fedele a quella dei fumetti, tuttavia, risulta abbastanza divertente considerando che fa letteralmente esplodere una bomba atomica a Central City, bomba fermata da Barry che riesce a far vibrare l’esplosione (fa ridere anche solo a pensarci).
Il vero cattivo della stagione (si suppone) appare solo nel finale dell’episodio e si tratta di Red Death. Anche in questo caso è presto per scoprire quanto sarà fedele alla versione dei fumetti, considerato che showrunner e team di sceneggiatori hanno spesso proposto varie rivisitazioni dei personaggi.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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La nona stagione di The Flash inizia con idee poche originali anche se a tratti riescono ad intrattenere. Il divertimento è fondamentale in uno show come questo, tuttavia non è sufficiente quando tutto sa di già visto e nulla viene aggiunto allo scorrere della trama orizzontale, soprattutto dato che si tratta della stagione finale. La serie ha saputo divertire nel corso degli anni ma è sempre caduta con molta facilità nel banale e nell’eccessivamente scontato.
L’arrivo di Captain Boomerang e di un nuovo villain fanno ben sperare, ma saranno sufficienti a condurre il Team Flash (o ciò che ne rimane) verso un degno epilogo?
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.