riassunta con l’emblematico titolo “Once Upon A Time In The Caribbean”, citando
la famosa saga sui pirati con protagonista Johnny Depp.
strutturato, anche se non
eccelso e con alcuni momenti degni di un vero e
proprio facepalm. Ringraziamo, però, gli autori per averci regalato un prodotto comunque sopra la media, e con un sorriso speriamo di
andare sempre avanti in questa direzione. Ma ora basta con i complimenti
e parliamo dell’episodio in sé.
introdotto nella scorsa stagione con tante aspettative, ma relegato in breve a
personaggio quasi secondario, rimpicciolito da altre storylines, come quella di
Neal/Baelfire e Cora. Tuffarsi nel passato dell’ex capitano Jones ha fatto
tornare la serie indietro di molti episodi, ma in senso buono, ritrovando, così,
lo smalto perduto.
citazione della saga cinematografica) che prima di trasformarsi nell’attaccabrighe
e tracanna-rum che noi tutti conosciamo, Hook era un soldato della flotta
britannica a bordo di un veliero capitanato da suo fratello Liam. Il veliero
viene mandato, per ordine del Re, alla scoperta di una pianta medicinale che
avrebbe potuto salvare il paese. I due Jones e la ciurma partono e si dirigono a … Neverland! Stendo un velo pietoso
sul fatto che utilizzino una vela fatta con il manto di Pegaso per volare, e da
qui il famoso facepalm che deve avermi lasciato un bel bernoccolo in fronte.
invertiti e le parti ribaltate rispetto alle storie e alla favole: così come
Peter Pan non ci è stato presentato come il classico fanciullo buono e bisognoso
di affetto, anche in questo caso i “buoni” per antonomasia vengono declassati
al ruolo di meschini ingannatori, mentre i “villains” diventano vittime e il
loro operato malvagio viene, in qualche modo, sempre giustificato. La pianta
medicinale, infatti, è proprio la Dreamshade (Sognombra), ovvero il portentoso
veleno prodotto dai rovi dell’Isola Che Non C’è, che sta letteralmente
uccidendo Prince Charming. Hook capisce che la vera intenzione del Re altro non
era che impossessarsi della pianta per distruggere i propri nemici e far perire
molte persone. I due fratelli vengono avvertiti dallo stesso Peter Pan, ma l’obbedienza
e la fiducia cieca di Liam in Sua Maestà hanno come conseguenza proprio la
morte del giovane capitano. Per salvarlo il fratello si appella a Pan, ma il
ragazzo gli ricorda che tutto ha un prezzo e alla fine il risultato non
cambierà per Liam. Hook distrutto e disperato giura vendetta nei confronti di
un Re e di un popolo responsabili di avergli portato via quanto di più caro
avesse.
ritrovare Henry e andarsene dall’isola e David/Charming decide di aiutarlo, ma
solo perché ancora non convinto della sua sincerità e del suo onore. In realtà
il piano non andrà a buon fine e Hook avrà modo di riscattarsi agli occhi del
principe, salvandogli la vita, proprio come fece con il fratello. Ma proprio
come Liam Jones, anche il destino di David sarà legato a Neverland. Come
reagiranno, dunque, tutti quanti quando Charming confiderà loro di dover
restare sull’isola per rimanere in vita?
inviare un messaggio di amore e speranza ad Henry per salvarlo dal diventare un
vero e proprio Lost Boy dal cuore di pietra. Faccio una premessa: apprezzo il
fatto che tutte e tre le donne amino Henry e naturalmente vogliano il meglio
per lui, ma certe volte sembra che lo trattino ancora come un poppante dentro
una campana di vetro. Questi giorni passati con Peter Pan stanno rendendo Henry
meno “principino” e più ragazzo di strada. Tanto meglio, secondo me. La vita è
dura, bello mio.
Voglio, inoltre, spezzare una lancia a favore di Peter Pan.
Durante i primi episodi devo ammettere di non averlo apprezzato fino in fondo e
di non aver valutato attentamente il suo potenziale. Con Regina costretta a
sottostare alle regole della combriccola della giustizia e con Rumple non
pervenuto, tocca a Pan portare in alto la bandiera dei bad guys e devo dire che
ci riesce abbastanza bene. Pollice in alto per la prova di recitazione di
Robbie Kay, dunque. Vedere un ragazzino mettere al proprio posto e minacciare un
pirata sanguinario come Capitan Uncino fa sempre un certo effetto. Un po’ come
il Voldemort bambino all’orfanotrofio. Ma questo lo capiranno solo i veri
potterhead come me.
- Focus sul passato di Hook
- Qualche notizia in più sul rapporto Hook/Pan
- Recitazione di Robbie Kay
- Il ritorno allo stile dei vecchi episodi
- Il bacio che noi tutti stavamo aspettando
- “There were two of you? I can barely stomach one” (Eravate in due? A malapena ne sopporto uno)
- Il povero manto di Pegaso…brutta fine!
- L’ “arrivederci” di David ad Emma e Snow… noooo, non si capiva che stava nascondendo qualcosa, nooo…
- Rumple inesistente
- Ci son voluti cinque episodi per capire che si poteva arrivare a Pan catturando uno dei Lost Boys
Grandi progressi per questo episodio, che riesce a rendere giustizia a due protagonisti (Hook e Pan) che spero siano sfruttati a dovere durante questa terza stagione. Buona, quindi, l’idea di stuzzicare l’appetito dello spettatore, soprattutto grazie al bacio tra Emma e Hook (finalmente oserei dire!) e il conseguente dilemma finale per il pirata: essere o non essere un vero uomo d’onore? Continuiamo così!
VOTO EMMY
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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.
Siiii! Finalmente un episodio degno di nota! Sono felice di come si sta evolvendo la storia di David/Charming, come avevi detto in una precedente recensione era stata molto prevedibile, era ovvio che la freccia era avvelenata e che lui era stato colpito, hanno saputo trovare un modo molto interessante di sviluppare la trama. Ma soprattutto….. Chi c'è nella gabbia vicino a quella di Neal? Questo dubbio mi assilla, ma ne sono più che felice, era dai tempi della seconda stagione che una puntata non mi emozionava così!