Orange Is The New Black 6×09 – Break The StringTEMPO DI LETTURA 4 min

/
0
(0)
I flashback in Orange Is The New Black non hanno la stessa funzione di quelli, ad esempio, in Lost. Nell’opera di Lindelof, l’approfondimento su singoli personaggi occupava un buon 40-50% del minutaggio, creando un dualismo importante. A questo bisogna aggiungere che la parte di episodio in “tempo reale” aveva una netta focalizzazione nei confronti del personaggio protagonista del flashback. Tutto questo non avviene in Orange Is The New Black – soprattutto in questa stagione – dove l’approfondimento è quasi un cortometraggio sezionato in 2-3 segmenti, in una puntata dal minutaggio titanico dove quasi mai c’è una divisione gerarchica a favore della persona presa in esame.
Perché questa lunga introduzione sull’uso del flashback? Per nessun motivo, visto che neanche in questo episodio ve ne sono, esattamente come in “Mischief Mischief“, recensita dalla stessa persona che sta scrivendo queste righe.
“Break The String”, così come “Mischief Mischief”, è un episodio più corale, nel contesto già abbondantemente corale di OITNB. La palla passa da un nugolo di personaggi all’altro, quasi come se gli sceneggiatori non riuscissero a stare dietro all’altissimo numero di creazioni narrative. Però, “Break The String” è anche quell’episodio che inizia a far sentire stupido lo spettatore (e il recensore) che ha passato gran parte degli episodi ad interrogarsi sull’utilità di alcune storyline. I nodi iniziano a venire al pettine e soprattutto tante micro-storyline iniziano a convergere tra loro. Dove prima vi erano conversazioni futili e problematiche apparentemente autoconclusive, ora tutto inizia a confluire in tre “macro” linee che verosimilmente porteranno ad un unico scatto finale. Può non piacere questo sistema per la dispersività nei precedenti episodi, ma finché il tutto viene ben coordinato, non si può non battere le mani.

Droga


Ci si chiedeva per quale motivo un focus così grande su Aleida, soprattutto quando molti personaggi interni al carcere sono latitanti (hahaha), vedi ad esempio Boo, Yoga Jones o Maritza (è vero, sono state dislocate, ma viene da chiedersi comunque se la scelta su chi lasciare e chi no dipenda da esigenze di cast o dalla pura narrazione). Tanto minutaggio riservato alla vendita di misteriose bevande dietetiche stanno trovando un senso, collegando nuovamente l’ex galeotta alla storyline della figlia, finalmente immersa in un’involuzione convincente.

Gang


Allo stesso modo è interessante notare come Red da un lato e Nicky dall’altro stiano stringendo amicizia con le sorelle boss dei due blocchi, evidentemente andando a modificare poi gli equilibri del blocco C e D, di Badison (convincente) e Daddy (meno convincente), delle partite di kickball di Piper (sempre un po’ fuori dal contesto, soprattutto per la ripetitività dei suoi dialoghi con Alex), della grottesca love story tra Gloria e Luschek, alla ancora più grottesca gelosia di Irene (nome del personaggio appreso in questo episodio da parte dello scrivente).

Taystee


Infine, la tematica inerente l’effettiva “mitologia” di OITNB: Taystee, il processo, la rivolta, la giustizia nel sistema carcerario, il ricordo di Poussey. A questa è riconducibile l’altra storyline esterna al carcere, ovvero quella di Caputo. Insieme ad Aleida, Joe finora sembrava aver dato vita ad uno spin-off interno alla serie, cosa permessa dalla generosità del minutaggio. Anche in questo caso, però, il tutto va a combaciare con il filone giudiziario e aziendale nato in seguito (e insieme) alla rivolta della scorsa stagione.
Cindy sembra fornire una giustificazione anche a quella che sembrava la linea più comica della stagione, ovvero il duo radiofonico con Flaca. Certo, serviranno altre risposte visto che non sembra un minutaggio ben speso se poi la sua unica funzione è quella di fornire a Cindy la possibilità di confessare indirettamente ciò che sta nascondendo. Soprattutto perché poi non dice niente, però la scena della quasi confessione con tanto di pianto è senza dubbio toccante.

Ciò che accadrà lo si saprà meglio con la prosecuzione della visione (e grazie al…) però questa 6×09 ha tratteggiato in maniera veramente buona il marchio stilistico di OITNB, quello stesso marchio che spinge a domandarsi se lo si può classificare come comedy o come drama. Grazie a questo episodio è possibile notare come tante trame al limite del futile, utili a regalare agli spettatori battute e simpatici confronti tra i tanto accattivanti personaggi, subiscano una mutazione/evoluzione tanto da portarle poi a risvolti attinenti per un carcere, di massima o minima sicurezza che sia.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Macro-trame che iniziano a palesarsi
  • Aleida e Caputo entrano nel vivo
  • Evoluzione di Daya
  • Le battute di Blanca
  • Amicizia di Red e Nicky con le due boss
  • Forzata la scena in radio

 

Sicuramente apprezzabile la linea presa dallo show, volta a costruire un climax verso chissà quali risvolti. E’ lecito e scontato aspettarsi che il meglio debba ancora venire.

 

Gordons 6×08 ND milioni – ND rating
Break The String 6×09 ND milioni – ND rating

 

Sponsored by Orange Is the New Black – L’Arancione è il nuovo Nero

Quanto ti è piaciuta la puntata?

0

Nessun voto per ora

Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.

Precedente

Orange Is The New Black 6×08 – Gordons

Prossima

Yellowstone 1×06 – The Remembering