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“Women on board are bad luck”
I marinai fin dai tempi più antichi hanno creduto in molteplici superstizioni, che spesso hanno condizionato il buon esito della navigazione, portando addirittura a numerosi ammutinamenti nei confronti del Capitano. Queste antiche credenze (donne sgradite a bordo, toccare il ferro di cavallo, tanto per citarne alcune) sono mostrate nel nuovo episodio della serie targata Starz, influenzando notevolmente l’andamento naturale degli eventi. E’ evidente come con il rapimento di Ian nella scorsa puntata si fosse aperto un nuovo filone narrativo tutto da scoprire. Eppure ancora una volta gli autori di Outlander riescono a sorprendere tutti, arrivando in… Giamaica. No non è uno scherzo, i coniugi dai mille cognomi a seconda delle occasioni, si dirigono verso la colonia prima spagnola e al tempo della narrazione inglese, meta che nemmeno lo spettatore più fantasioso avrebbe mai e poi mai potuto immaginare.
Dopo il ricongiungimento dei coniugi Fraser e il superamento dei problemi nati da venti anni di sofferta lontananza, Claire e Jamie iniziano quindi una nuova avventura, lontana più che mai delle location scozzesi e americane tipiche della serie.
“The days became weeks and the wind did not return.”
Fin dall’inizio di questo episodio, con una sigla diversa dalla solita che predeva nuove location e nuove musiche, era intuibile che sarebbe stata una puntata completamente differente dalle precedenti. Infatti l’intero episodio è ambientato in mare, dove Mac Dubh e consorte devono combattere le superstizioni dei marinai, che vedono negativamente la presenza a bordo di ben due donne, Claire e Marsali, figlia di Laoghaire e futura moglie di Fergus a quanto pare. Jamie, cuor di leone ma non certo lupo di mare visto il modo in cui soffre la navigazione, nonostante la sua autorità, non riesce a tenere a freno gli istinti peggiori della ciurma. Infatti la spasmodica ricerca del Giona (figura ebraica di ispirazione biblica presente nell’Antico Testamento), responsabile della mancanza di vento, è il segno della sfortuna che sembra si sia ormai abbattuta sulla nave, ferma da settimane in mezzo al mare.
La lentezza con cui si dipana l’episodio è in pieno stile Outlander, una serie che si è sempre contraddistinta per una narrazione solida e lenta, strutturata su un lungo arco narrativo. Dal rapimento del figlio di Jenny nell’ultima puntata è iniziato un climax ascendente, mai del tutto interrotto, che prosegue in questo episodio con i problemi a bordo, la mancanza di vento e il rapimento finale di Claire, quanto mai inaspettato.
“Someone did not touch the Horseshoe“
Visto i precedenti episodi impeccabili, sarebbe difficile non notare una certa difficoltà nell’evolversi della puntata; nonostante i colpi di scena sicuramente non manchino, la trama risente di una certa frammentarietà narrativa, colpevole di rendere la storia meno appetibile rispetto all’altissimo standard a cui siamo abituati. Allo stesso tempo è sicuramente da apprezzare e lodare la sperimentalità di questi 50 minuti, molto differenti dalle puntate standard di Outlander. La ricomparsa di un personaggio come Fergus, importante nella seconda stagione, con l’affiancamento di un’ipotetica moglie, fa sperare in un maggior minutaggio per uno dei personaggi meglio riusciti proprio della scorsa stagione, almeno fino a quando era un ragazzino. Siccome la speranza è l’ultima a morire, in un progetto come Outlander, è lecito avere ancora molte aspettative anche per il ritorno di Murtagh, uno dei personaggi più amati dell’intera serie, la cui assenza continua ad essere una grande incognita. Si fa sentire inoltre la mancanza di un character negativo di peso, come lo è stato Black Jack Randall nelle prime due stagioni, per equilibrare un team di protagonisti attualmente ridotto ai minimi termini. Dove porterà questo nuovo filone narrativo? Tutte queste novità sicuramente non possono che giovare alla parte finale della seconda stagione, chiamata a confrontarsi con un’inizio di stagione sorprendente e praticamente perfetto sotto ogni punto di vista.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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A soli quattro episodi dal termine, Outlander cambia completamente e si rinnova in vista del finale. Un episodio solido e ben costruito, ma sottotono rispetto alla precedenti puntate. Un Save Them All per mantenere alte le aspettative per l’ultima parte di stagione.
First Wife 3×08 | 1.64 milioni – 0.3 rating |
The Doldrums 3×09 | 1.49 milioni – 0.3 rating |
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Venera due antiche divinità: Sergio Leone e Gian Maria Volontè.
Lostiano intransigente, zerocalcariano, il suo spirito guida è un mix tra Alessandro Barbero e Franco Battiato.