Outlander 4×05 – SavagesTEMPO DI LETTURA 4 min

In ogni recensione di Outlander, almeno quelle firmate dal sottoscritto, troverete la frase “belle le nuove location, ma le Highlands scozzesi quanto ci mancano!” Ebbene le tradizioni sono importanti ed è giusto ancora una volta ribadire il concetto, tuttavia la nuova ambientazione dello show di casa Starz in Carolina del Nord sta sorprendendo episodio dopo episodio, con delle location veramente mozzafiato e una certa attenzione per i dettagli storici. Ma è meglio fare un passo indietro e concentrarsi un attimo sui popoli nativi, i quali hanno sempre avuto numerose credenze mistiche legate alla terra e al rapporto tra uomo e natura, basti pensare a quel capolavoro che è Balla Coi Lupi (il film eh non il pezzo dei Colle Der Fomento), dove oltre a essere descritte le usanze degli indiani, in quel caso Sioux, veniva mostrato il disprezzo dei bianchi verso tali popolazioni. Una tematica affrontata in lungo e largo nel mondo cinematografico e riproposta in Outlander tramite la storylines della famiglia tedesca e dei Cherokee, tanto che alla fine, aprendo un libro di storia e scoprendo cosa hanno fatto europei ed americani nei confronti delle popolazioni native, vien da chiedersi chi siano poi i veri Savages.

Leggere i documenti riguardanti la colonia di Fraser’s Ridge fa un certo effetto bisogna ammetterlo, ma l’attenzione dello spettatore era tutta per lo strano sogno di Jamie riguardante la figlia. La scoperta di Roger nel precedente episodio ha sicuramente aperto un nuovo filone narrativo e il misticismo dei Cherokee, con l’immediata empatia tra Claire e Adawehi e le visioni della moglie di  Mac Dubh, non sono certo un caso. La morte della guaritrice indiana, seppur utile per alzare il livello dello scontro tra i proprietari terrieri e gli indiani, rimane un gran peccato, in quanto potenzialmente era un character veramente interessante. Ma a proposito di scontri, si era auspicato a gran voce il suo ritorno già in “The Doldrums” ed ecco che il fabbro rivoluzionario altri non è che Murtagh. Un graditissimo ritorno, che potrà sembrare un pò tirato ad alcuni, ma se ci si ferma a riflettere, vista l’intenzione degli sceneggiatori di reintrodurre il personaggio, la sua comparsa in una cittadina americana popolata di scozzesi non è certo così fuori luogo, anzi.
L’assemblea tenuta dal fedele compagno di Jamie è molto interessante storicamente parlando: infatti l’altissima tassazione da parte della corona inglese e la diffusa corruzione dei suoi funzionari contribuì enormemente a quella voglia di indipendenza da parte delle colonie americane, che sarebbe poi scaturita nella celebre Rivoluzione Americana. Le proteste dei cittadini, guidati ovviamente da Murtagh che di rivolte ormai se ne intende, rappresentano quindi i primi germi della guerra tra la corona inglese e la futura America indipendente. La scena finale dell’episodio invece si commenta da sè, per un evento forse immaginato dai più e sicuramente desiderato da tutti i fan dello show. Un cambiamento enorme per la trama orizzontale se tutto filerà liscio. Non resta che aspettare, winter is coming e pure Brianna.

“Roger, if you’re reading this, it means that I couldn’t make it back. I found out something terrible is going to happen to my mother and Jamie. If I didn’t try to go and help them, I would never have forgiven myself. I need you to know that I cared about you very much. Please don’t try to follow me, Roger. You once told me to think of my mother happily in the past, and that’s how I want you to think of me. Good-bye, Roger.”

Sponsored by Outander Italy