“Siyo ginali.”
Per analizzare al meglio una serie e il conseguente sviluppo degli eventi in essa, occorre prima di tutto avere una panoramica completa sul numero degli episodi che compongono una determinata stagione. Outlander si propone, da un paio di anni, con i suoi canonici 13 episodi: un numero non esagerato ma neanche estremamente limitato, che permette in ogni caso di sviscerare in modo tranquillo la trama e, all’occorrenza, prendersi anche delle pause per rallentare la corsa.
L’inizio della quarta stagione si è presentato sin da subito in maniera “tranquilla” non per gli eventi in sé (dopotutto alcune scene significative con tanto di morti annesse ci sono già state) ma perlopiù per il modo in cui la narrazione continua a procedere; in quattro episodi i coniugi Fraser hanno già percorso kilometri, cambiato più di un alloggio temporaneo e incontrato diversi nuovi personaggi, ma il tutto continua a sembrare “trascinato” come una lunga introduzione che funge da fattore determinante per dar modo ai protagonisti di adattarsi al nuovo scenario. E in tutto ciò non ci sarebbe niente di male, soprattutto perché gli episodi continuano sempre ad essere ben strutturati, gli scenari rimangono un punto fondamentale dell’intera serie e, nonostante questo periodo di ambientazione, rimane difficile annoiarsi durante il procedere della pur impegnativa oretta di visione.
Tuttavia, se Outlander si ritrova a soffrire di qualcosa, quel qualcosa riguarda la sua fonte madre. Essere un prodotto basato su un romanzo comporta sempre una certa difficoltà, sia per quanto riguarda il dover mantenere le aspettative per la storia in generale o per i singoli avvenimenti, sia per il centellinare e mostrare, nel modo e al momento giusto, determinate situazioni che il lettore conosce già in anticipo. Accade che spesso e volentieri però, determinati fatti nella rivisitazione televisiva non riescano a trovare posto o, subiscono addirittura un cambiamento importante, per far si che l’evento si adatti al meglio alla rappresentazione. Così, in “Common Ground” si assiste ad una rivisitazione impegnativa di un avvenimento a lungo atteso dai lettori: Jamie Fraser vs l’orso. Mentre nel romanzo, infatti, la lotta vedeva Jamie impegnato contro un vero e proprio orso, il twist presentato sullo schermo trasforma l’animale in una persona travestita da tale, seppur con tanto di elementi mistici del caso. Una scelta questa che, stando agli autori, si è trattata di un twist importante per riequilibrare la narrazione ed amalgamarla al meglio con l’intero sfondo mostrato finora.
Tuttavia, in qualsiasi modo avvenga, questo avvenimento si pone inevitabilmente come un importante passo in avanti ai fini della storia, dato che permette a Jamie, o meglio al nuovo Bear Killer, di tendere la mano ai suoi nuovi vicini, i Cherokee, la cui collaborazione risulterà sicuramente importante nel corso della stagione ma che, per ora, apre una nuova ed interessante finestra su questa affascinante tribù che porta con sé storia, tradizione e quel tocco in più di misticismo che con loro raggiunge livelli decisamente più alti.
“You must not be troubled. Death is sent from the gods. It will not be your fault.”
E dal punto di vista mistico, assume sicuramente una valenza particolare quanto viene detto a Claire dall’anziana dei Cherokee, un messaggio criptico che non fa altro che aumentare sia la curiosità sia l’aura di mistero che inizia a riflettersi sempre più insistentemente intorno a Fraser’s Ridge.
Da questo punto di vista poi, fondamentale risulta la scoperta avvenuta per mano di Roger nel 1971. Dopo l’episodio della scorsa settimana che era servito a riportare nella mischia i personaggi di Brianna e Roger, seppur alle prese con situazioni più personali e punti di vista estremamente diversi, in “Common Ground” entrambi si riconnettono alla trama principale della serie, legandosi ai destini di Jamie e Claire. La scoperta di Roger è senza dubbio un passo fondamentale in avanti per entrambe le trame e, infatti, il finale di puntata con la rivelazione della partenza di Brianna pronta a “far visita alla madre” prepara scenari nuovi, entusiasmanti e pieni di aspettative.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The False Bride 4×03 | 0.86 milioni – 0.1 rating |
Common Ground 4×04 | 0.96 milioni – 0.1 rating |
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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.