I misteri s’infittiscono a Rosewood.
Ormai dall’arresto di Ali,
ai fan di questa serie (molto, ma molto coraggiosi e tenaci) è proposta
una trama insipida in salsa filler, che ormai ha la stessa vitalità di
una foglia secca.
Le ragazze si sono finalmente rese conto che non
sarebbero state libere di vivere una normale vita da liceale fatta di
trucchi, vestiti e ragazzi neanche dopo l’arresto di Ali, poiché,
secondo loro, l’ex amica furiosa starebbe facendo di tutto pur di
trascinarle a fondo con lei. E se c’è una cosa in cui le Liars sono
davvero brave – oltre a scegliere mise di abbigliamento imbarazzanti
(sì, Aria, parlo soprattutto di te) – è fare delle supposizioni
assolutamente sbagliate e perseguirle ostinatamente per poi ritrovarsi
con un bel pugno di mosche in mano. Questa volta, fermissime sull’idea
che il grande capo sia Alison (cosa alquanto dubbia), individuano in
Holbroock il cattivone a piede libero, semplicemente basandosi sul fatto
di averlo visto slinguazzarsi Alison al ballo d’inverno (come se anche
Hannah non avesse fatto lo stesso qualche tempo prima). Quindi, parte
l’inevitabile “Caccia a Holbroock” a cui viene attribuito ogni minimo
danno (Piove? Colpa di Holbroock. La madre di Hannah è una milf
arrapata? Chiaramente colpa di Hoolbrock!).
al cielo ad aiutarle nel loro arduo cammino c’è Mona che, persino da
morta, riesce ad essere più utile di loro. La ragazza, tanto perfida
quanto intelligente, aveva capito che c’era ben poco da puntare sulle
Liars e ha disseminato Rosewood di aiuti, creando una sorta di enorme
caccia al tesoro che dovrebbe poi portare alla risoluzione di tutti i
misteri
sostanzioso: grazie al pc di Mona, le ragazze vengono indirizzate ad un
misterioso magazzino contenente un sacco di prove insanguinate un barile
in cui potrebbe trovarsi il corpo di Mona. La scoperta sarebbe a favore
delle ragazze se non fosse che il magazzino è stato misteriosamente
affittato a nome di Hannah mesi prima dell’arresto di Alison. La povera
Hannah impazzisce e corre sul posto per far sparire ogni cosa, barile in
primis, ma qualcuno la precede e lei e Caleb, oltre a non trovare
nulla, si fanno beccare sul luogo del delitto da Toby e dalla Tanner,
non migliorando certo la loro situazione.
Questo
scatena la rabbia di Spencer, già frustrata dall’improvviso richiamo al
dovere di Toby che si sta trasformando in un graduale voltagabbana.
Infatti, se da un lato vediamo un Caleb ultra collaborativo, diventato
ormai a tutti gli effetti la quinta Liar, Toby si sta allontanando
sempre di più tacendo informazioni che potrebbero essere fondamentali
per le ragazze. Toby non è estraneo a improvvise inversioni di rotta
(ricordiamo quando sembrava far parte dell’ A team), quindi è
ragionevole pensare che abbia le sue ragioni per questo suo cambiamento,
ragioni che potrebbero arricchire il suo personaggio e la trama stessa.
Sempre
grazie al famoso pc di Mona, ormai chiaramente caduto nelle mani di A,
Spencer, Emily e Aria rischiano di morire per l’ennesima volta, ma si
salvano grazie all’ingegno (!) di Emily che finalmente fa qualcosa di
utile oltre che attirare a sè tutte le lesbiche della città.
Del
resto, ormai sappiamo che Marlene ama infarcire una trama pressochè
vuota con inutili drammi personali un po’in stile soap opera come
l’ennesimo tiramolla Ezria: lei gli confessa la bravata della lettera di
falso pentimento per farsi ammettere al college e lui inizialmente
prende la notizia con la calma di un monaco tibetano. Peccato che, nel
giro di meno di 24 ore cambia idea e dice per l’ennesima volta che forse
dovrebbero lasciarsi per il bene di Aria e che lei dovrebbe riflettere
sul da fare (insomma, manco le palle per lasciarla una volta per
tutte!).
Se
poco succede nell’episodio 17, ancora meno succede nella puntata
successiva, a cui è stato dato un nome lungo solo per distrarci
dall’estremo nulla che caratterizza la puntata. Persino le storyline dei
singoli personaggi sono più noiose del solito: Emily slinguazza la chef
– What a surprise! – Ezra e Toby desaparecidos (Spencer si consola col
vicino creativo e Aria col leopardato); Ashley Marin non importuna
nessun aitante ventenne. Due le sole note positive della puntata: la
rivelazione della non colpevolezza di Holbrook, passato in poco tempo da
carnefice a vittima di Ali e l’arrivo di una misteriosa, presunta amica
di Mona che sicuramente movimenterà la puntata.
Decisamente
inutile e inappropriato il ritorno di Mike Montgomery, che viene subito
inserito in cima alla lista dei sospetti, ma l’esperienza di cinque
stagioni di Pretty Little Liars ci fa intuire che tali accuse si
riveleranno totalmente infondate o si troverà una qualche
giustificazione assurdamente logica che farà tornare il tenebroso
fratellino di Aria nell’oblio dal quale è arrivato.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Le
puntate passano e il nulla accade. Se intendono allungare ancora il
brodo, gli converrà realizzare episodi di non più di venti minuti.
Over A Barrel 5×16 | 1.72 milioni -0.7 rating |
The Bin Of Sin 5×17 | 2.00 milioni – 0.9 rating |
Oh, What Hard Luck Stories They All Hand Me 5×18 | 1.80 milioni – 0.8 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.