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Mentre nella rete spopolano gli scioccanti spoiler sul season finale, Marlene, quatta quatta, ne approfitta per rifilarci la solita fregatura di sempre. Ovviamente parliamo di Mike, il sospettato n°1 degli ultimi 3 episodi. Noi l’avevamo detto. Del resto, ancora una volta si è seguito il solito schema: si insinua un piccolo dubbio, si creano circostanze ambigue e, nel giro di un giorno, Mike si è trasformato da povero agnellino da proteggere a spietato assassino. L’odore di bufala era forte e chiaro e infatti, in altrettanto breve tempo, Mike è ritornato al suo ruolo di vittima innocente.
Tuttavia, non tutto il male vien per nuocere. Finalmente, dopo episodi di aria fritta, la confessione di Mike ci offre un’importante rivelazione su Mona e sul suo (presunto?) omicidio. Come sempre, Mona era milioni di anni luce avanti alle Liars e a Alison stessa e aveva escogitato il piano perfetto scendendo a patti direttamente con il terribile -A. Purtroppo, a quanto pare, qualcosa è andato storto anche se, considerando il ritorno di Alison più o meno dal nulla, ora si sono gettate buone basi per un’eventuale ricomparsa anche di Mona.
L’episodio avrebbe potuto essere molto più scoppiettante se solo avessero evitato di immergere la grande scoperta nel solito calderone di eventi insignificanti.
In cima a tutti il grande dramma di Hannah. Ora, non vorrei essere tacciata di insensibilità, ma già risulta poco credibile che una che fino a 3 stagioni fa aveva grosse capacità di comprensione di termini lievemente complessi abbia superato Spencer La Cervellona nelle selezione dei college; inoltre, tutta questa disperazione per l’impossibilità di andare al college è totalmente fuori luogo considerando che tutte le Liars si stanno lentamente prenotando un caldo posto in prigione. E non era davvero il caso di ritirare fuori la triste storia della sorellastra cattiva e del padre che non la ama abbastanza. A questo punto sarebbe stato più interessante capire se il pastore Ted era riuscito a perdonare la sua pecorella smarrita.
Decisamente evitabile anche tutta la scena del balletto e di “Cavolo, Emily è meglio di me”. Certo, che Emily è una gran gnocca lo sappiamo tutti, ma no, nessuno ha voglia di vederla impegnarsi a vincere un premio che al massimo potrebbe servire a pagarvi la cauzione.
Sempre in tema di inutilità, dopo Toby, alle cui apparizioni ormai si assiste con la stessa gioia di quelle dell’herpes, il personaggio che si conquista il titolo di “comparsata meno sensata” è sicuramente Andrew, il secchione affamato alla ricerca di donzelle ignoranti e depresse. Nel corso delle stagioni era stato il cagnolino di Spencer, ora è quello di Aria. Poverino, fa proprio pena: massimo sforzo, nessunissima resa.
Di scarso successo anche i tentativi di Spencer di attirare l’attenzione di Toby. Ormai per parlare con il suo ragazzo, è costretta a tentare la strada del furto con scasso, ma lo zelante Toby è più freddo dell’intero Polo Nord e così la povera Spencer è costretta a consolarsi limonando con l’affascinante vicino artista che sicuramente finirà nel dimenticatoio a far compagnia a tutte le altre cottarelle della ragazza. Speriamo che, ora che la sua distrazione se n’è andata, Spencer torni a guidare le altre e, in generale, a dare un senso alla sua vita, smettendo di correre dietro a Toby e a tutti gli uomini che vede.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Dopo episodi di soffocante inutilità, questa puntata si presenta come una ventata di aria fresca, ma appesantita dai soliti prevedibili cliché.
Out Damned Spot 5×19 | 1.77 milioni – 0.8 rating |
Pretty Isn’t The Point 5×20 | 2.4 milioni – 0.9 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.