La morte di un personaggio amato in una serie tv può turbare gli spettatori, farli “soffrire” insieme ai personaggi dello show, può addirittura sconvolgerli nel profondo a tal punto da scatenare reazioni di odio nei confronti degli autori dello show. Ci sono show i cui autori non si fanno nessun problema a far fuori i personaggi prediletti dal pubblico, (primo fra tutti Game Of Thrones ma anche Grey’s Anatomy), ci sono show i cui autori osano meno, rendendo almeno i protagonisti intoccabili, e poi c’è The Vampire Diaries che, insieme forse a Pretty Little Liars, ha fatto resuscitare cani e porci, togliendo alla morte la sua caratteristica principale: il suo essere definitiva. Quindi assistere a una morte umana, causata da un Male umano come il cancro, restituisce alla morte il suo giusto valore e forse si può piangere la dipartita di Liz come non si sono potute piangere le innumerevoli morti degli altri personaggi che sono via via ritornati alla vita.
E se da un lato è assolutamente apprezzabile il pathos provocato dalla morte di un personaggio, seppur secondario, molto amato, con devastanti ripercussioni sui suoi cari (Caroline in primis), altrettanto non si può dire per altri elementi presenti in quest’episodio. Innanzitutto era totalmente evitabile la decisione di Caroline di spegnere l’umanità. Dire che sa di già visto è un eufemismo, perché ci sono passati praticamente tutti i vampiri dello show e una scelta del genere ormai non sconvolge più soprattutto perché finiscono per propinarci la solita solfa. Si potrebbe concedere il beneficio del dubbio se si pensa al fatto che Caroline è sempre stata una control-freak e forse per un paio di episodi potrebbe essere interessante vederla perdere il controllo. così come fu per Elena, certo è che se la cosa si prolungasse oltre diventerebbe irreparabilmente noiosa, perdendo quel poco di appeal che ha.
Ma veniamo all’evento “clou” della puntata: il ritorno di Bonnie. Finalmente, dopo mille peripezie, la Bennet riesce a uscire dal Prison World per tornare in quello reale. Lo si può definire un lieto evento perché la sua storyline di povera vittima intrappolata in un mondo parallelo aveva decisamente stancato, ce la trascinavamo da inizio stagione e non se ne poteva più. L’evento in sé non può essere definito positivo, perché la strega ormai è morta e resuscitata millemila volte e, in più, il suo è uno dei personaggi peggio trattati della storia di The Vampire Diaries, usato solo quando la trama richiedeva l’intervento della magia ma poi lasciato ricadere nel dimenticatoio. Volendo vedere il lato positivo della cosa, bisogna sottolineare il fatto che la strega abbia deciso di mostrarsi prima a Damon, e non alle sue migliori amiche. Questa scelta è indice dell’enorme evoluzione del rapporto tra i due e sarebbe bene che la Plec abbia deciso di approfondire il discorso.
Sempre legato al sovracitato significato della morte in TVD menzione d’onore al colpo di scena dell’episodio: Mamma Salvatore non è morta, ma è rimasta intrappolata anche lei in un Prison World ed è l’ulteriore (e forse assolutamente non necessaria) dimostrazione che i morti non sono mai davvero morti in TVD. Bisogna vedere cosa comporterà questa scoperta, se porterà a qualcosa di buono o se sarà l’ennesimo filone narrativo dallo sbadiglio facile.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Stay 6×14 | 1.52 milioni – 0.7 rating |
Let Her Go 6×15 | 1.41 milioni – 0.7 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.