Con “Familiar By The Side” Agatha All Along fa un passo indietro per spiegare la non più tanto enigmatica identità di Teen, alias William Kaplan, alias Billy Maximoff, alias uno dei due figli di Wanda.
La rivelazione ufficiale del legame tra Teen e Wanda aveva sollevato non poche domande nel finale della scorsa puntata, e questo episodio offre finalmente delle risposte, immergendo lo spettatore in un viaggio nella memoria wandavisioniana e nelle origini del personaggio.
È un flashback che cambia le carte in tavola, regalando una nuova prospettiva su un protagonista che ora assume contorni più complessi e carichi di significato, specialmente considerato il “come” sia sopravvissuto agli eventi di WandaVision e anche l’altro ovvio elefante nella stanza, ovvero dov’è Tommy Maximoff.
Billy: “My name is William Kaplan.”
Agatha: “Say again.”
Billy: “I’m Billy Maximoff.“
“Familiar By The Side” non è solo un flashback ben piazzato a tre episodi dalla fine della stagione serie, ma anche un cambio di ritmo e di tono per Agatha All Along. Finora la serie aveva mantenuto un’impronta più episodica, con puntate a trama autoconclusiva/verticale, ma qui si rompe finalmente la struttura, aprendo la narrazione a una nuova dimensione più personale e drammatica che giova moltissimo alla serie. È un segnale che il DNA dello show sta evolvendo anche se non è ancora chiaro dove voglia andare a parare.
La puntata non rallenta mai, mantenendo un ritmo che non è elevato ma crea così tante domande da tenere incollati allo schermo. Gli sceneggiatori e il regista dimostrano grande abilità nel bilanciare il ritmo dell’azione con la profondità emotiva. La storia è fluida e il modo in cui le scene si susseguono crea una progressione naturale, quasi inevitabile, che porta lo spettatore a immergersi senza sforzo in questo viaggio nelle origini di Billy. Ogni dettaglio è studiato per aggiungere un tassello alla trama, stimolando domande e nuove aspettative per i prossimi episodi in un ottimo lavoro di ret-con.
UN FLASHBACK CHE FA BENE ALLA SERIE
Il flashback comincia con un’immagine devastante e inaspettata: nel momento in cui l’incantesimo di Wanda si dissolve, l’anima di Billy è costretta a lasciare il suo corpo e, come un’anima errante, trova rifugio nel corpo di William Kaplan, morto durante un incidente d’auto accaduto in contemporanea. È una scena potente e simbolica che non ci si aspettava di vedere, ma è anche quella che spiega il perché del nuovo aspetto di Billy e delle sue moltissime domande.
Questo trasferimento non è solo una rinascita, ma anche una condanna a vivere con l’identità di qualcun altro. Così, Billy Maximoff diventa William Kaplan, portandosi dietro il peso della sua storia (che non si ricorda) e la consapevolezza di non appartenere completamente a quel corpo.
L’episodio è anche un’occasione per comprendere il motivo per cui Billy è così disperatamente alla ricerca di Agatha: non è solo per trovare risposte sul suo passato, ma anche, se non soprattutto, per ritrovare suo fratello Tommy. La possibilità che anche Tommy abbia subito una sorte simile rende l’episodio ancora più intrigante ma è anche molto probabile che si dovrà attendere la serie tv su Vision per vedere l’altro figlio di Wanda. Questo tema della ricerca e della perdita dei propri cari (assolutamente non nuova per il MCU) diventa centrale e, ad occhio e croce, continuerà ad esserlo.
“What does Billy Maximoff want at the end of the Road?”
Joe Locke offre una performance eccellente in questo episodio. Il suo Billy/William è un ragazzo dilaniato dalla consapevolezza di essere fuori posto, diviso tra la propria natura e la nuova identità. Locke riesce a trasmettere una gamma di emozioni che va dalla vulnerabilità alla determinazione, rendendo il suo personaggio autentico e intenso rispetto ad una versione molto più fanciullesca e naive dei primi episodi. La storia di William Kaplan Billy Maximoff ora ha una chiarezza che aggiunge valore a tutto ciò che è accaduto finora.
L’EASTER EGG CHE NON CI SI ASPETTAVA
Ralph “Peter Maximoff” Bohner: “I remember everything…“
C’è poi un momento particolarmente interessante che coglie di sorpresa il pubblico e che coinvolge Quicksilver Ralph Bohner, interpretato da un Evan Peters che ritorna come guest star dopo WandaVision.
Qui il personaggio non è più solo una comparsa comica, ma un esempio tragico delle cicatrici che l’incantesimo di Wanda ha lasciato sulle persone coinvolte, cosa che è stata mostrata in qualche modo all’inizio della serie ma senza mai addentrarsi troppo nei dettagli. Ralph non è più il “finto fratello” spensierato, ma un uomo segnato da un’esperienza che lo ha reso vulnerabile e incapace di ritrovare se stesso.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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“Familiar By The Side” si rivela un episodio essenziale per Agatha All Along, uno dei migliori della serie senza ombra di dubbio. È un esempio di come uno show possa sorprendere, offrendo qualcosa di diverso e profondo nel momento giusto. La puntata non è solo un racconto sul passato, ma una base solida per il futuro della serie, lasciando aperti scenari interessanti per ciò che potrebbe accadere con Tommy e il suo possibile destino.
Bravi gli sceneggiatori, la showrunner Jac Schaeffer e la penna dell’episodio Jason Rostovsky, per aver scelto di dedicare un episodio intero a questo personaggio e alle sue origini. Il risultato è una puntata che intrattiene e commuove, rivelando le origini e le motivazioni di Billy che a conti fatti rappresentano un’ottima ret-con.
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.