Billions fa definitivamente iniziare la caccia all’uomo tra Mike Prince e Chuck Rhoades: uno schema che in passato ha fruttato decisamente bene la serie Showtime e che si ritrova in questa sesta stagione in una sorta di impasse narrativa, costretta a rimodellare la narrazione attorno ad un nuovo “antagonista” a cui contrapporre il solito irriverente e ricolmo di metafore Chuck. Come più volte detto nelle passate recensioni, si tratta di un ritorno al passato con lo show che rimodula quanto era stato costruito per Axe attorno al nuovo personaggio interpretato da Corey Stoll. Un mago della finanza che cerca di piegare le leggi per proprio tornaconto personale, mentre ad opporsi c’è un indomabile mostro di legalità (o riscoperto tale). Il vero cambiamento è che Axe poneva come fulcro delle proprie azioni il suo smisurato ego ed il desiderio di arricchirsi a discapito di tutto e tutti. Prince, per ora, continua a mostrare un atteggiamento subdolo prendendo decisioni solo per riuscire ad ottenere le Olimpiadi a New York facendo di conseguenza felice la moglie con cui sta tentando di riallacciare un rapporto vero e significativo.
Una motivazione sentimentale molto lontana dai canoni che lo spettatore è solito aspettarsi in uno show come Billions.
WENDY E CHUCK: DUE CUORI E UNA FRUSTA
Questa puntata, che si conclude con il tanto atteso annuncio della città dove si terranno le prossime Olimpiadi, sfrutta la tematica dell’evento sportivo solo di facciata presentando invece la decostruzione (o ricostruzione) di due precisi rapporti personali: da una parte Prince e sua moglie; dall’altra Chuck e Wendy.
Prince e la moglie vengono mostrati in una fase di riavvicinamento costruita con particolare attenzione da parte del CEO che ha estromesso Axe dalla propria azienda e lo ha aiutato a fuggire in Svizzera. Un riavvicinamento mostrato in fase progressiva, ma di poco interesse per lo spettatore che è entrato in contatto con entrambi i personaggi da relativamente poco.
Chuck e Wendy, invece, rappresentano la colonna portante dello show ed un loro reunion lascia ad ora abbastanza interdetti.
Prima amanti devoti e scrupolosamente attenti nel supportarsi a vicenda; poi la deplorevole scelta di Chuck di uscire allo scoperto andando contro la richiesta della moglie ed il conseguente declino del matrimonio. Entrambi hanno poi cercato affetto (trovandolo in maniera differente) in altri lidi. Wendy, in particolare, è stata mostrata nella passata stagione ad un passo dal diventare la nuova compagna di Axe. Una opzione che si è infranta nel momento in cui Wendy ha rifiutato di spostarsi in Svizzera con l’uomo. Soli ed isolati dal mondo, Wendy e Chuck, sembrano riscoprirsi a vicenda osservando la parte che più amavano l’uno dell’altra. Lo spettatore mangia la foglia e intuisce che qualcosa si sta muovendo nello script, ma proprio a ridosso del finale di puntata la coppia viene messa di fronte ad un nuovo impasse.
Chuck è nuovamente l’uomo integro e retto che il pubblico ha iniziato a conoscere durante le prime stagioni; Wendy è sempre la spalla dell’uomo che Chuck sta cercando di far affondare. Un’eterna lotta tra due animi incompatibili che Chuck, osservando l’ex moglie allontanandosi, sembra accettare definitivamente arrendendosi al suo destino.
Oppure, e questa sarebbe una scelta azzardata ma che potrebbe mettere nuovamente in moto la sceneggiatura in tal senso, si tratta di una semplice tappa di un riavvicinamento che merita maggiore spazio per analisi ed approfondimento dei due personaggi.
DEUS EX MACHINA COME SE PIOVESSE
Fatta esclusione del lato “sentimentale”, “Napoleon’s Hat” è un altro episodio che raggiunge la sufficienza senza troppo impegnarsi: Kate, Taylor, Wags e Scooter continuano a non avere una propria definizione all’interno dello show svolgendo mansioni similari a quelli del deus ex machina necessario e nulla di più. Peccato per tutti e quattro visto il carisma, il passato (per i primi tre) all’interno dello show ed il potenziale che non si sta esprimendo. Questa seconda metà di stagione di Billions si apre esattamente come si era chiusa, ossia con un episodio che convince per certi versi (prettamente fuori dal campo di Billions) ma che fatica ad intrigare per il resto (corsa alle Olimpiadi già conclusa, lotta tra Chuck e Prince che manca di verve, deus ex machina a più riprese). C’è molto lavoro da fare per salvare a tutti gli effetti questa stagione.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Essere privi di Axe già di partenza era una cosa complicata a cui far fronte, ma Mike Prince continua a non mostrare la verve del buon vecchio CEO del fondo d’investimento. I margini di miglioramento ci sono, l’importante è abbandonare la tematica soft-sentimentale per riabbracciare quella puramente economica e crudele (finanziariamente) a cui Billions ha abituato il proprio pubblico.
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.