Jimmy prosegue nella sua missione per incastrare Larry e finalmente riesce a carpire notizie fondamentali, peccato che nel frattempo inizi a vacillare in preda alla paranoia più totale, situazione che potrebbe mettere in pericolo l’esito della sua azione di persuasione.
MINDHUNTER? NON PROPRIO
Sin dal pilot Black Bird è stata erroneamente tacciata di essere una copia di Mindhunter e al di là di qualche punto di contatto, giunti al quinto appuntamento si può tranquillamente vedere la diversità della serie di casa Apple Tv+. La modalità di fruizione scelta, una miniserie di soli sei episodi, è sicuramente perfetta per raccontare questo tipo di storia, senza appesantire troppo lo spettatore con un numero elevato di episodi pieno di riempitivi per fare minutaggio.
Da segnalare inoltre come un‘ottima regia, la splendida colonna sonora firmata dai Mogwai e una fotografia perfetta per la narrazione, sempre caratterizzata da colori freddi, donano allo show un comparto tecnico degno di nota che esalta al meglio la qualità della storia macabra raccontata.
DOPPIA NARRAZIONE
La scelta di dividere la narrazione in un doppio filone, tra il presente in prigione e la vita passata di Jessica, risulta sicuramente vincente e dona dinamicità alla narrazione, per una storia che nelle scorse puntate spesso era stata caratterizzata da un ritmo narrativo troppo compassato che, in parte, aveva compromesso la piena riuscita della serie.
L’alternanza tra i momenti felici della vittima e il presente dei due detenuti lasciano sicuramente il segno e fanno riflettere lo spettatore su quale sia la vera natura di Larry, ben più pericoloso di quanto possa sembrare dopo un primo sguardo superficiale.
Ma a colpire in particolar modo è il dialogo in falegnameria tra Jimmy e Larry: le splendide prove attoriali di Taron Egerton e Paul Walter Hauser rendono questo momento il più intenso della puntata, dal forte impatto emotivo per lo spettatore che piano piano scopre gli orribili dettagli dello stupro e dell’omicidio di Jessica. Già l’episodio precedente aveva ben chiarito la follia di Larry, derivante in gran parte da enormi traumi famigliari, ma quanto rivelato lascia veramente senza parole visto che il personaggio non sembra nemmeno rendersi conto della gravità delle proprie azioni.
Unica nota negativa di questo quinto episodio risulta essere la storyline dedicata alla indagini di Lauren e Brian che, per quanto collegata per ovvi motivi alla storia principale, non si amalgama bene con il resto della narrazione, risultando quasi una storia a parte e caratterizzata da un ritmo narrativo sempre molto lento, con un minutaggio ridotto che sicuramente non aiuta.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Un altro ottimo episodio per la nuova serie di casa Apple Tv+ che si conferma come una piattaforma di qualità, in grado di produrre ottimi prodotti televisivi anche se in quantità minori rispetto alla concorrenza, ma questo non è per forza un male, anzi. La puntata in questione è caratterizzata da ottime performance attoriali, comparto tecnico degno di nota e una storia interessante, motivo per cui la valutazione non può che essere molto elevata. Si sceglie tuttavia di non attribuire il massimo dei voti perché la storyline dedicata alle indagini di Lauren e Brian non convince, risultando troppo slegata dal resto della trama. Peccato. Non resta allora che vedere il finale di serie che potrebbe essere pieno di rivelazioni e possibili colpi di scena.
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Venera due antiche divinità: Sergio Leone e Gian Maria Volontè.
Lostiano intransigente, zerocalcariano, il suo spirito guida è un mix tra Alessandro Barbero e Franco Battiato.