Fear The Walking Dead 7×07 – The PortraitTEMPO DI LETTURA 5 min

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Fear The Walking Dead 7x07 RecensioneComunicazione di servizio 

Fear The Walking Dead è una serie nelle cui recensioni scatta da sempre l’inevitabile paragone con la sua serie madre. Questo particolare (e la serie di commenti probabilmente ripetitivi che caratterizzano il resto delle recensioni) ha spinto la redazione di RecenSerie ad un nuovo sistema di stesura. Lo sparuto team di superstiti che ancora persevera nel recensire suddetta serie svolgerà un lavoro cooperativo. I lettori avranno modo di seguire un’interazione spesso negata dalla scrittura distaccata delle restanti recensioni. I tre recensori (Martin, Fabrizio, e Valerio) interagiranno tra loro, instaurando una dialettica che, con la forma del dialogo (anzi, del trialogo), punterà a commentare questa settima stagione di Fear The Walking Dead.
Ogni settimana uno dei tre recensori assumerà il ruolo di “intervistatore” stuzzicando gli altri due con tematiche e punti di interesse individuati durante la visione.

ATMOSFERE SUGGESTIVE IN CASA STRAND


Valerio: Considerazioni sparse sulla nuova maniera di diffondere cadaveri: la catapulta.

Fabrizio: Qui ormai siamo giunti al punto di non ritorno. Vale tutto: wrestling con gli zombie, cannonate, catapulte, Strand vestito come un omino della Playmobil in preda a deliri di onnipotenza. Non riesco ad immaginare quali scenari idilliaci potrà mostrarci il prossimo episodio. Sono quasi emozionato all’idea, ma più che altro perché ci avviciniamo alla fine di sta porcata.

Martin: Io continuo ad andare controcorrente qui e trovo in questi nuovi modi il vero motivo per continuare a guardare questa porcata. La catapulta è una naturale evoluzione che arriva dopo le cannonate. Sono piacevolmente stupito da questa riscoperta delle armi medievali e cinquecentesche e rimango in trepidante attesa di nuove porcate.

Valerio: Considerate più divertente o fastidioso il focus sempre caricaturale su Strand, in questo caso maggiormente esteso?

Fabrizio: Assolutamente divertente. È uno spasso vedere quanto poco amore abbiano i creatori della serie per il loro “bambino”, tanto da arrivare a vestire uno dei personaggi come un generale dell’esercito degli Stati Confederati per poi dargli la caratterizzazione di un villain di Shrek. Ovviamente ad essere fastidioso è tutto quello che c’è intorno.

Martin: Da un punto di vista meramente pragmatico, Strand è uno dei migliori character che c’è a disposizione. Tra Strand e Al vince facilmente il generale degli Stati Confederati, e lo stesso facilmente si può dire di tutti gli altri character di cui ora non ricordo il nome. Quindi almeno si guarda uno dei pochi personaggi interessanti.

MORGAN NON FURBISSIMO


Valerio: Quando Victor dice che darà a Mo (o come si chiama) una vita migliore di quella che fino a quel momento gli aveva dato Morgan, ve la sentite di dargli torto?

Fabrizio: Innanzitutto guardando sulla wiki di Fear ho scoperto che Mo sta per Morgan, e tutto ciò mi risulta incredibilmente nuovo, probabilmente perché non me ne frega poi così tanto della serie. Secondo poi, per rispondere alla tua domanda, si tratta di un’affermazione inequivocabilmente vera, che trova inoltre conferma nel fatto che Morgan vive in un sottomarino nutrendo peraltro la figlia con latte in polvere probabilmente radioattivo. Comunque avendo un’idea dell’alternativa, possiamo dire che Victor riuscirebbe a dare una vita (quel tanto che basta) migliore rispetto al suo rivale senzatetto.

Martin: Stiamo veramente cercando di fare un confronto tra un Morgan (e fidanzata) che abbandonano la figlia nel sottomarino per giorni per andare a fare dei video con Al ed un Victor che vive nel Bosco Verticale di Fear The Walking Dead?

Valerio: Quanto era poco efficace e raffazzonato il piano di Morgan?

Fabrizio: Ma soprattutto vogliamo parlare del modo in cui viene scoperto? Il pollicione blu e il super zoom alla Sherlock Holmes. Ma dai.
L’irreprensibile Rupert Sciamenna avrebbe certamente saputo trovato le parole giuste per definire quel mentecatto di Morgan.

Martin: Voleva prendere due piccioni con una fava, probabilmente ha messo un po’ di quel famigerato latte in polvere del sottomarino nel drink. Tra l’altro è un piano veramente frutto del caso perchè per avvelenarlo avrebbe dovuto trovare un’occasione di versare il veleno dentro qualcosa e, fatalità, l’alcolista di Victor gli offre anche da bere. Meno male che Morgan dovrebbe essere uno dei buoni qua…

CHI NON MUORE SI RIVEDE


Valerio: Il ritorno di Alicia verso la fine della metà stagione era telefonato. Quanto sarà telefonato un flashback su di lei nel midseason finale, per poi rimandare tutto lo scontro nel prossimo episodio?

Fabrizio: Beh dai, qualcosa dovrà pur accadere in sto benedetto midseason finale. Mi aspetto almeno uno scontro baionetta vs ascia a due mani tra Victor e Morgan.

Martin: Bè il trailer della nuova puntata mostra esattamente questo…

Valerio: Tornando a Morgan, ma perché gli fa così schifo quella torre e preferisce fare il profugo in posti in cui l’utilizzo della maschera è estremamente variabile?

Fabrizio: Credo che il vero problema stia nelle vibes da dittatore mandate dal portamento alla Francisco Franco che ormai Strand sembra aver completamente abbracciato. Forse l’idea di diventare un coinquilino/schiavo di Victor non andrebbe a genio neppure a me.

Martin: È una gara a chi ce l’ha più lungo, è abbastanza chiaro. Se Morgan può vantarsi di avere un sottomarino, Victor ha un palazzo che sembra abbia delle risorse infinite. È tutta una questione di gelosia…

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Alla fine Victor dà sì fastidio, ma fa anche ridere
  • Alicia
  • Zombie che esplodono male
  • Catapulte
  • Victor resta comunque fastidiosissimo
  • Morgan e i suoi piani discutibili
  • Catapulte
  • Alicia telefonatissima
  • Radiazioni variabili, maschere opzionali

 

Alla fine questa prima metà di stagione si rivela un’enorme ri-organizzazione dei vari personaggi, un temporeggiare inutile e fastidioso che ora rende necessario un focus anche su Alicia.

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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.

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