Comunicazione di servizio
Fear The Walking Dead è una serie nelle cui recensioni scatta da sempre l’inevitabile paragone con la sua serie madre. Questo particolare (e la serie di commenti probabilmente ripetitivi che caratterizzano il resto delle recensioni) ha spinto la redazione di RecenSerie ad un nuovo sistema di stesura. Lo sparuto team di superstiti che ancora persevera nel recensire suddetta serie svolgerà un lavoro cooperativo. I lettori avranno modo di seguire un’interazione spesso negata dalla scrittura distaccata delle restanti recensioni. I tre recensori (Federico, Fabrizio e Valerio) interagiranno tra loro, instaurando una dialettica che, con la forma del dialogo (anzi, del trialogo), punterà a commentare questa settima stagione di Fear The Walking Dead. Ogni settimana uno dei tre recensori assumerà il ruolo di “intervistatore” stuzzicando gli altri due con tematiche e punti di interesse individuati durante la visione. Oggi però proveremo a sostituire uno degli intervistati. Il nuovo malcapitato sarà qualcuno che non ha mai visto Fear per l’occasione, ma solo l’episodio in esame. Chiamatelo esperimento sociale.
RESET
Valerio: Con l’eliminazione di Howard e John senior, e una Charlie morente, avete anche voi l’impressione di un reset di trame e personaggi, verso una nuova magica era?
Fabrizio: Parto dicendo che pensavo che questa fosse l’ultima stagione di Fear, e invece c’è già un ottavo arco narrativo pronto ad aspettarci, e che tra l’altro vedrà pure il ritorno di Kim Dickens (aka Madison Clark, madre di Alicia data per morta nel corso della quarta stagione) quindi sì, si tratta senza dubbio del solito reset narrativo che avviene praticamente alla fine di ogni stagione di Fear.
Inoltre vorrei che ci stringessimo tutti attorno al personaggio di Howard, letteralmente con Strand fin dal primo giorno e trattato come la peggio merda pure dopo la confessione di John in merito al piazzamento del walkie-talkie. Seriamente, visti i problemi di fiducia di Strand, secondo quale principio logico si sarebbe dovuto fidare più di John che del suo alleato storico? Per forza che poi ti accoppano come uno scemo. E adesso vediamo quanto tempo ci vorrà prima che Wes segua la stessa strada.
Federico Aldo: Quindi poche puntate fa è morto il figlio che viene citato? Che sciagura. Anche lui si è travestito da pirla prima di uscire di scena? Comunque sì, si tratta di un palese tentativo di reset delle trame oltre che di pulizia personaggi. Evidentemente avevano sforato con il cachet.
Valerio: I vari cambi di idea di John confermano che i personaggi di questo show sono volutamente lasciati senza una personalità definita per poter fargli fare quello che vogliono?
Fabrizio: Onestamente credo si tratti solo di pigrizia da parte degli autori, condita anche da un po’ di sano disinteresse nei confronti del progetto.
Federico Aldo: Ho avuto la netta sensazione che il personaggio fosse o bipolare o influenzato dall’esposizione radioattiva. E invece no, era semplicemente scritto male. Prima piazza il walkie-talkie per trarre in inganno Strand e mettere a rischio Howard (senza riuscirci), poi confessa per salvare Howard (senza riuscirci). Ma sono scritti tutti così male i personaggi in questa serie?
Menzione d’onore per la sequenza degli interrogatori, mi ha fatto particolarmente ridere perché le transizioni ed i dialoghi (soprattutto quello con June) non avevano il benché minimo senso. Splendido.
MA COME TI VESTI?
Valerio: Veniamo all’outfit finale di John. Parlatene pure liberamente.
Fabrizio: Tralasciando scolapasta e scomparti segreti porta-bimbi, vorrei soffermarmi sul fatto che John abbia rifiutato di venire cosparso di budella di zombie (sistema che a quanto pare viene utilizzato solo quando fa comodo agli autori) perché a detta sua non c’era abbastanza tempo. Tempo che però l’uomo sembra aver trovato per registrare un’intera canzone per calmare la piccola Mo durante la traversata. Siamo seri? Questi autori vengono pagati per scrivere sta merda. PAGATI.
Federico Aldo: Copricapo militare simile ad uno scolapasta; guantoni da box; armatura; maglia di ferro; ed una bambina nascosta. Non mi viene in mente un’altra scena pensata talmente male. E di serie scritte veramente da cani ne ho viste. La cosa ancora più assurda è che sia riuscito a superare indenne tutti gli zombie. E che nessuno abbia pensato che, magari, lo si poteva aiutare sparando qualche colpo per abbattere gli zombie. Nonsense puro.
Valerio: Ci si sbrigherà a far svolgere questa benedetta battaglia tra Morgan e Strand, oppure c’è da aspettarsi un ulteriore insieme di episodi soporiferi?
Fabrizio: Di sicuro non nella prossima, ma con 16 episodi totali mi aspetto che quantomeno la battaglia cominci al termine della stagione. Mi aspetto inoltre un testa a testa finale tra Morgan e Strand oltremodo deludente.
Federico Aldo: Dal teaser della prossima puntata sembra che non si sbrigherà affatto. Tra l’altro sarà una puntata con un visibilissimo filtro rosso che potrebbe non poco infastidire le persone fotosensibile. Ma mettono dei disclaimer prima dell’inizio della puntata?
MA SI PUO’ TIFARE PER MORGAN?
Valerio: Ma, in ogni caso, quanto è legittimo tifare per Morgan? Considerando che preferisce togliere una bambina da un luogo sicuro per poi distruggerlo e mettere a rischio tanta gente che ci vive con sicurezza.
Fabrizio: Io è da almeno quattro stagioni che tifo per gli zombie. Poi Morgan è un altro Rick: un portatore di pace e democrazia che di solito finisce col fare una strage distruggendo ogni posto in cui mette piede. Almeno Strand con la sua politica “tutti giù dal tetto” è riuscito a mantenere la sua amata torre al sicuro. Almeno fino all’arrivo di Morgan il conquistatore…
Federico Aldo: Messa così la questione risulta difficile tifare per Morgan. Anche se tra un pazzo invasato che non si fida di nessuno ed un tizio armato solo di bastone che vaga da solo durante una apocalisse zombie…non saprei proprio chi scegliere. E la cosa che mi domando è per quale motivo un sacco di gente sembra schierarsi apertamente con uno dei due quando è chiaro quanto la situazione sia precaria. Finirà malissimo per tutti.
Valerio: Che piano di merda è colpire Victor alla testa con una pistola che comunque aveva un colpo solo? Quanto erano basse le probabilità di far sì che June e Grace rimanessero al sicuro?
Fabrizio: Più che altro, a cosa è servito sottolineare il fatto di avere un solo proiettile rimasto se poi non lo usi quando ce n’è bisogno? John avrebbe risolto i problemi di tutti e tutta sta pagliacciata della traversata con in testa uno scolapasta si sarebbe evitata.
Federico Aldo: Ancora mi chiedo il motivo in realtà. Perché non eliminarlo e, magari con l’aiuto di Morgan, prendere possesso delle Torri? Era più scenografica la camminata in mezzo agli zombie? Sicuramente sì.
Valerio: Tra quanto tempo ci dimenticheremo del personaggio di John?
Fabrizio: Suppongo al termine della stagione, come accade sempre con ogni personaggio “stagionale” di Fear.
Federico Aldo: Ho già resettato la mente e mi ero scordato della sua esistenza. Però bella uscita di scena, anche se morire conciato in quel modo è veramente troppo per chiunque. Cosa ha fatto di male Keith Carradine per ritrovarsi a dover accettare una sceneggiatura di questo tipo? Ha perso tutto alle slot machine?
Valerio: Il copricapo di Strand sparirà prima o poi?
Fabrizio: Magari per il finale di stagione sfoggerà un bel cappello da Napoleone.
Federico Aldo: Fa molto Black Panther Party quindi spero di no. Anche perché entra bene in contrasto con il cappello da sceriffo di Rick ben più noto.
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Voto leggermente più generoso per l’effetto comico palesemente involontario dell’armatura fatta in casa sul finale.
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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.