Truman Capote è stato un artista a 360°, riuscendo a diventare, negli anni sessanta/settanta, il centro della cultura newyorkese ed hollywoodiana dell’epoca. L’immensa personalità del vero protagonista di questa nuova stagione di Feud lo ha portato ad avere enormi alti e bassi nella vita, realizzandosi con un’incredibile successo lavorativo attanagliato, tuttavia, da enormi problemi nella sfera personale e nella gestione dei propri demoni interiori. Feud: Capote vs. The Swans, più che raccontare una vera e propria rivalità storica, racconta la vita di questa importante figura dell’epoca della società di New York e il suo complesso rapporto con i suoi “cigni”: le persone a lui più care. Nonostante il tema tracciato dal primo ciclo di puntate del lontano 2017 non stia venendo seguito come come si supponeva avvenisse, lo show di FX non ha ancora sbagliato nulla e continua, nonostante il tema non proprio adatto a tutti i palati, ad essere una serie che vale sicuramente la pena seguire.
“Something happened when John’s daughter came to me asking for help. I had made her life harder and suddenly I got her a modeling agent right away and she’s got jobs. […] I don’t know if there’s hope for me. The only hope I have is finishing this cocksucker of a book, and that’s a very hard redemption. I’m being punished. I’m being punished for stealing fire from Zeus to give to mankind. Chained to a rock. Every day, an eagle comes to eat part of my liver. The eagle’s called vodka in my case. Then it grows back at night and on it goes. And this is my eternity.”
IL CIGNO PIÙ BELLO
Sulle note di It’s Impossible di Perry Como si apre il quarto episodio di questa nuova stagione di Feud. Per chi non viene dall’alta società e non ha idea di come possa essere la vita in quel tipo di mondo, sarà sempre strano vedere quanta importanza viene data all’apparenza. Eppure Gus Van Sant, regista di questa 2×04, è riuscito nell’intento di trasmettere la difficoltà di Babe Paley nel dover essere sempre al massimo, anche quando il proprio corpo sta per spegnersi. La moglie del fondatore della CBS sta realizzando ciò che importa davvero nella vita e ciò che, alla fine, è futile e ci si può anche passare sopra per raggiungere la fine più soave possibile. Lo stile e la classe con cui avviene l’accettazione di ciò che le succede anche nella vita privata rende la prova attoriale di Naomi Watts un piccolo gioiello. Babe, infine, si dimostra un vero e proprio cigno che sta terminando il suo ultimo ballo. Nei prossimi episodi si prospetta una conclusione molto delicata che farà scendere il sipario in un modo unico e che nessun altro personaggio potrebbe replicare.
L’ALLEVATORE
Nel corso di queste puntate, e verosimilmente delle prossime, Truman ha avuto molti alti e bassi. Il suo alcolismo l’ha portato ad avere gravi problemi di salute, allontanandosi da chi veramente lo ama per avvicinarsi a persone pericolose e nocive. Questa forma di autosabotaggio e di nichilismo rallenta il suo estro finendo per bloccarlo e limitarlo, fino all’arrivo di Kerry Harrington che finalmente lo scuote dal torpore in cui era finito. La conclusione del suo ultimo grande libro ora sembra essere sempre vicina e sarà davvero molto interessante comprendere come cambierà il rapporto con i suoi cigni ora che, a poco a poco, sembra si stia ricucendo in qualche modo la ferita dei primi episodi. Una rivalità che potrebbe riaprirsi nuovamente e che andrebbe a dare senso, finalmente, al titolo di questa nuova stagione.
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Il lato tecnico, la recitazione, il modo in cui la storia viene narrata, la profondità dei personaggi e gli intrecci narrativi. Tutti punti di forza di questo gradito ritorno di Feud. Anche se sette anni sono un po’ troppi, meglio tardi che mai.
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Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.